- Cosa: Un’installazione artistica partecipativa che prevede il dono di 150 scatole create dagli studenti.
- Dove e Quando: Cortile della Chiesa di Santa Barbara dei Librari, Roma – 4 dicembre 2025, dalle 10.00 alle 15.00.
- Perché: Per celebrare la resilienza e la forza interiore attraverso un gesto di condivisione tra generazioni.
Il 4 dicembre non è una data casuale nel calendario liturgico e popolare romano. È il giorno dedicato a Santa Barbara, protettrice contro i fulmini e il fuoco, simbolo di una forza che resiste alle intemperie della vita. Quest’anno, nel cuore del centro storico di Roma, questa ricorrenza assume una forma inedita e tangibile grazie al progetto 150 scintille: le Scatole di Santa Barbara. L’iniziativa, che gode del patrocinio del Municipio I Roma Centro, trasforma lo spazio antistante la Chiesa di Santa Barbara dei Librari in un palcoscenico di scambio umano e artistico, dove la creatività giovanile incontra il tessuto urbano in un dialogo aperto e poetico.
L’evento nasce da un’idea dell’artista e insegnante Barbara Lalle, sviluppata in sodalizio con la collega Barbara Visca e curata da Roberta Melasecca. Al centro di tutto, però, non ci sono solo le figure professionali dell’arte contemporanea, ma una comunità vibrante e attiva: gli studenti del Liceo Scientifico Statale Nomentano. L’obiettivo è ambizioso e necessario: unire spiritualità e laicità, ecologia e arte, memoria storica e proiezione verso il futuro, dimostrando che la cultura può essere un potente veicolo di coesione sociale.
L’arte del dono: gli studenti come creatori di senso
I veri protagonisti di questa performance collettiva sono i ragazzi e le ragazze di cinque classi del Liceo Scientifico Nomentano. Sotto la guida attenta della professoressa Barbara Visca, a partire dal mese di ottobre, gli studenti hanno lavorato alacremente per dare vita a 150 piccole opere d’arte. Non si tratta di semplici manufatti scolastici, ma di scatole realizzate attraverso il riutilizzo di materiali. Questo gesto assume una duplice valenza: da un lato è un atto ecologico concreto, che nobilità lo scarto trasformandolo in risorsa; dall’altro è una metafora potente della rinascita.
Ogni scatola è concepita come uno scrigno prezioso. Al suo interno, i giovani autori hanno inserito frasi, piccoli oggetti o simboli che evocano concetti di protezione, luce e, soprattutto, resilienza. Il 4 dicembre, queste scatole non saranno esposte in una vetrina passiva, ma verranno donate direttamente dagli studenti ai passanti, ai turisti e ai cittadini che attraverseranno Largo dei Librari. In un’epoca spesso segnata dall’individualismo e dalla velocità, il gesto gratuito del dono costringe a fermarsi, a guardarsi negli occhi e a riconoscere nell’altro una responsabilità reciproca. Come sottolineato dai curatori, in ogni scatola è impressa l’anima del suo creatore, smentendo la narrazione superficiale che spesso dipinge i giovani come distaccati o disinteressati alla vita comunitaria.
Santa Barbara: tra fede e simbologia laica
La figura di Santa Barbara funge da architrave concettuale per l’intero progetto. Vissuta nel IV secolo d.C. a Nicomedia, la storia della santa è intrisa di dramma e miracolo: rinchiusa in una torre dal padre Dioscoro per la sua fede cristiana, sopravvisse illesa a un incendio nella sua prigione e, dopo il martirio, il padre fu colpito da un fulmine divino. Da allora, Barbara è invocata contro i pericoli del fuoco e delle morti improvvise, patrona di chi svolge mestieri rischiosi. Tuttavia, 150 scintille propone una lettura che va oltre l’agiografia tradizionale, offrendo uno spunto di riflessione inclusivo.
Per chi crede, la santa rimane un faro di fede incrollabile. Per chi vive in una dimensione laica, Barbara diventa l’archetipo universale del coraggio e della capacità di affrontare le avversità senza scampo apparente. La sua “torre” non è solo prigione fisica, ma simbolo delle difficoltà che ogni essere umano incontra. Uscire vivi dalle fiamme, metaforicamente, significa trasformare il dolore e la paura in energia vitale. Il progetto invita dunque a dialogare con quelle forze invisibili — siano esse intese come divinità, natura o forza della comunità — che ci permettono di restare in piedi durante le tempeste della vita.
Un dialogo tra generazioni e territorio
L’installazione si configura come un’esperienza di arte partecipata, un ambito in cui Barbara Lalle e Roberta Melasecca operano da anni con successo. L’arte esce dai musei e dalle gallerie per scendere in strada, facendosi strumento di indagine sociale e psicologica. Le emozioni scaturite durante la preparazione delle scatole — risate, commozione, stupore — raccontano di una generazione che ha voglia di mostrarsi nella sua autenticità, con le proprie vulnerabilità ma anche con una sorprendente forza interiore.
Le “scintille” del titolo non sono solo i riferimenti al fuoco di Santa Barbara, ma sono metaforicamente gli studenti stessi. Sono loro a portare luce in un angolo di Roma, riattivando la memoria di un luogo storico attraverso la contemporaneità dei loro pensieri e delle loro speranze. La collaborazione con l’Associazione culturale Blowart e il supporto istituzionale confermano l’importanza di creare reti stabili tra scuola, associazionismo e amministrazione locale. In questo scambio, l’arte diventa il linguaggio comune per parlare di futuro, offrendo ai ragazzi lo spazio per sentirsi parte attiva e preziosa della cittadinanza.
Info utili
- Titolo evento: 150 scintille: le Scatole di Santa Barbara
- Data: 4 dicembre 2025
- Orario: Dalle ore 10.00 alle ore 15.00
- Luogo: Cortile antistante Chiesa di Santa Barbara dei Librari, Largo dei Librari, Roma
- Ingresso: Libero e gratuito
- Promotori: Liceo Scientifico Statale Nomentano, Associazione culturale Blowart

