- Cosa: Lo spettacolo per ragazzi “Il sotto e il sopra di Colapesce” del Teatro Libero Palermo.
- Dove e Quando: Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58), domenica 30 novembre 2025 alle 16.30.
- Perché: Un viaggio poetico tra abissi e terraferma per riscoprire una delle favole più amate del Mediterraneo.
Il teatro ragazzi torna a illuminare i pomeriggi romani con una proposta che profuma di mare, sale e antiche leggende. Nell’ambito della rassegna Infanzie in gioco 2025-26, il Centrale Preneste Teatro accoglie una produzione di grande spessore artistico proveniente direttamente dalla Sicilia. Si tratta di un appuntamento imperdibile per le famiglie che desiderano avvicinare i più piccoli alla magia della narrazione orale trasformata in azione scenica.
Domenica 30 novembre, il palco di Via Alberto da Giussano diventerà il confine liquido tra due mondi grazie a Il sotto e il sopra di Colapesce. Questa produzione del Teatro Libero Palermo, con progetto e regia firmati da Lia Chiappara, porta in scena non solo una storia, ma un pezzo fondamentale dell’identità culturale mediterranea, riadattato per un pubblico di giovanissimi spettatori dai 3 ai 10 anni.
Il mito di Colapesce: radici profonde nel Mediterraneo
La figura di Colapesce non è semplicemente il protagonista di una fiaba, ma rappresenta un archetipo che attraversa i secoli e le culture che si affacciano sul Mare Nostrum. Conosciuta in tutto il bacino del Mediterraneo, la leggenda di Nicola – detto Cola – il giovane che amava il mare più della terraferma, è stata cantata da poeti arabi, trovatori medievali e tramandata oralmente di generazione in generazione. La sua storia è quella di una metamorfosi, di un’unione totale con l’elemento naturale, che lo porta a diventare mezzo uomo e mezzo pesce, custode dei segreti degli abissi.
In questa trasposizione teatrale, la dimensione mitica viene preservata e valorizzata attraverso una sensibilità moderna. La narrazione si concentra sulla generosità del protagonista e sulla sua sete di conoscenza. Colapesce non è solo un abile nuotatore, ma un esploratore di mondi invisibili agli occhi di chi resta in superficie. La sua figura diventa così un ponte ideale per parlare ai bambini di coraggio, di esplorazione e del rapporto profondo che lega l’essere umano all’ambiente che lo circonda, recuperando quel senso di meraviglia che spesso le leggende popolari sanno evocare meglio di qualsiasi altra forma di racconto.
Due mondi a confronto: il silenzio degli abissi e il caos della terra
Lo spettacolo, interpretato da Matteo Contino, costruisce una dicotomia affascinante tra due universi opposti ma complementari: il “sotto” e il “sopra”. La regia di Lia Chiappara lavora sapientemente su questo dualismo, offrendo ai giovani spettatori una chiave di lettura critica della realtà. Da una parte c’è il mondo degli abissi marini: un luogo descritto come silenzioso, misterioso e fantastico. È il regno della pace, della natura incontaminata e della scoperta, dove il tempo sembra scorrere con un ritmo diverso, dettato dalle correnti e dalla vita sottomarina.
Dall’altra parte, in netto contrasto, c’è il mondo di “sopra”, quello degli uomini. Nella visione proposta dallo spettacolo, la terraferma appare spesso come un luogo frenetico, talvolta arrogante e avido. Questa contrapposizione non è fine a se stessa, ma serve a stimolare una riflessione nei bambini – e negli adulti che li accompagnano – su quali siano i valori che davvero contano. Attraverso le avventure di Nicola, il pubblico è invitato a guardare oltre la superficie delle cose, a immergersi nelle profondità dei sentimenti e a riconsiderare il proprio rapporto con il mondo “di sopra”, magari portando con sé un po’ di quel silenzio e di quella saggezza appresi nel mondo “di sotto”.
Un messaggio di fiducia per le nuove generazioni
Al di là della bellezza estetica e narrativa, Il sotto e il sopra di Colapesce veicola un messaggio di forte impatto emotivo e sociale. La scelta di portare in scena questa specifica leggenda risponde a un bisogno educativo preciso: condividere sentimenti forti e vivi con i giovani spettatori. Il lavoro del Teatro Libero Palermo si propone di rendere i bambini partecipi e, in parte, protagonisti della storia, stimolando la loro empatia verso un personaggio che sceglie di sacrificare la propria normalità per una missione più grande o semplicemente per seguire la propria natura.
C’è, in questa rilettura, una profonda fiducia nelle nuove generazioni. Colapesce è un eroe positivo, spinto dalla curiosità e dall’amore, non dalla brama di potere. In un’epoca spesso dominata da messaggi veloci e superficiali, il teatro si conferma uno spazio privilegiato per rallentare e ascoltare storie che parlano di identità e appartenenza. I costumi della Sartoria Teatro Libero e le musiche di Giuseppe Aiosi contribuiscono a creare quell’atmosfera onirica necessaria per trasportare il pubblico in Sicilia, lì dove il mito vuole che Colapesce sia ancora vivo, magari a sorreggere una delle colonne su cui poggia l’isola, in un eterno atto di amore e resistenza.
Info utili
- Biglietti: Prezzo unico 7,00 €.
- Acquisto: Online sul sito ufficiale del teatro o in biglietteria il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 (previa disponibilità).
- Indirizzo: Centrale Preneste Teatro, Via Alberto da Giussano, 58 (zona Pigneto/Malatesta).
- Informazioni: Disponibili telefonicamente dal lunedì al venerdì (10.00–17.00).
