Proverbi romani

E’ noto che per conoscere un popolo lo studio della sua lingua è un percorso obbligato. Tanto più se questa lingua è un dialetto come il romano. I proverbi romani ma anche i modi di dire e le frasi in romano sono un mezzo privilegiato per conoscere la “filosofia” locale, che trova origine in secoli lontani. Diventa più facile così capire le origini della scanzonata serenità da una parte e dell’amara rassegnazione dall’altra dei romani.

Er carbone o tigne o scotta

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Ovvero: Il carbone o tinge o scotta Il senso di questo proverbio si può riassumere più o meno così: un delinquente o ti fa diventare come lui o ti punisce. E’ uno dei proverbi meno noti. Un modo di dire che raramente si sente. Eppure il concetto che esprime è semplice e molto efficace, colpisce con precisione nel segno, come …

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Chi mena pe’ pprimo mena du’ vorte

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Ovvero: chi picchia per primo picchia due volte. Di questi tempi, i tempi del polically correct e del fair play, non è nemmeno concesso dirla una cosa come questa: è rude e … maleducata! Certo, le buone maniere, le convenzioni e, soprattutto, le ipocrisie a cui siamo ormai più che assuefatti, impongono di mostrare il contrario. Eppure, proprio di questi …

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Chi sparte c’ha la mejo parte

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Ovvero: chi fa le parti si prende la parte migliore Evidentemente il tristemente noto conflitto di interessi è antico quanto il mondo! Sembra infatti proprio parlare di questo il vecchio proverbio romano sopra citato. L’istinto alla sopravvivenza da cui prende origine l’egoismo è radicato come, appunto, solo un istinto può essere nella natura umana. E’ perciò naturale conseguenza che chi …

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Fidete der ricco impoverito e nun te fidà der povero arricchito

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Ovvero: fidati del ricco diventato povero e non del povero diventato ricco Non è uno dei proverbi più noti, ma non per questo è meno vero. Spesso il ricco diventato povero dimostra generosità, forse mantenuta dai bei tempi, a volte magari un po’ azzardata, ma comunque sempre molto apprezzata. Viceversa chi è stato povero, una volta cambiato stato di censo …

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Poco a gniente j’è parente

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Ovvero: poco a niente gli è parente, o poco e niente sono parenti. E’ questa la risposta che con assoluta semplicità e schiettezza si può dare al detto “meglio poco che niente”. O anche al modo di dire, questo sempre in dialetto romanesco, “mejo de gniente”. A quest’ultimo motto è stata persino dedicata una strada di Roma nel quartiere Colle …

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Cent’anni de pianti, nun pagheno un sòrdo de debiti

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Ovvero: cento anni di pianti non pagano un soldo di debiti Siete indebitati fino al collo? Avete un passivo colossale? Non sapete più a chi chiedere un prestito? Inutile piangere o lamentarsi: siete nei guai e dovete trovare una soluzione… senza lacrime! E’ così da sempre e, per quanto banale, esplicitarlo in una semplice frase aiuta a circostanziare il problema. …

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Panza piena cerca riposo

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Ovvero: Pancia piena ha bisogno di riposo Un proverbio da tenere presente in vista della vicinanza delle festività natalizie! In un periodo così buio dell’anno, in cui le ore di sole si riducono di giorno in giorno e il freddo aumenta, portando pioggia, umidità e, talvolta, neve, si ha necessità di “consolarsi” un po’ con qualcosa di buono e anche, …

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Perdonà è dda omo, scordassene è dda bbestia!

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Ovvero: perdonare è da uomo, dimenticare è da animale! Due bellissimi concetti in un solo proverbio: il perdono e la memoria. Due principi costituenti della persona come essere umano a tutto tondo. Due assiomi che spesso vengono confusi. Si tende a credere che chi dimentica conseguentemente perdona, o che comunque per perdonare si deve dimenticare un torto, un’ingiustizia subìta, una …

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