L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena si distingue come un centro d’avanguardia nella chirurgia toracica oncologica grazie all’adozione del robot Single Port (SP), che sta ridefinendo il modo in cui vengono eseguiti interventi chirurgici sui pazienti più fragili. Attraverso un sistema mininvasivo, il Regina Elena non solo migliora i risultati clinici, ma si fa anche portavoce della diffusione di nuove competenze chirurgiche in tutta Europa.
Un passo avanti nella tecnologia chirurgica
L’innovazione principale introdotta dall’Istituto è l’uso del robot Single Port, una tecnologia che consente di eseguire operazioni complesse attraverso un’unica incisione di appena 3-4 centimetri. Questo metodo rivoluzionario prevede l’impiego di una telecamera 3D ad alta definizione e tre strumenti flessibili dotati di gomito e polso robotico, controllati con precisione dal chirurgo attraverso una console. La possibilità di operare con una visione ingrandita e stabile del campo operatorio rappresenta una svolta fondamentale che riduce significativamente il trauma sui pazienti, permettendo loro di recuperare più rapidamente rispetto alle tecniche tradizionali.
Edoardo Mercadante, direttore dell’équipe che guida questi interventi all’IRE, sottolinea come il beneficio del Single Port non sia solo estetico. L’obiettivo reale è minimizzare il trauma sulla parete toracica, con effetti positivi sulla meccanica respiratoria dei pazienti. Molti di essi sono grandi fumatori o soffrono di malattie polmonari come l’enfisema, rendendo indispensabile una soluzione meno invasiva per evitare complicanze post-operatorie.
La multidisciplinarità come chiave del successo
All’Istituto Regina Elena, la tecnologia trova il suo massimo potenziale attraverso un approccio multidisciplinare. Chirurghi, oncologi, radioterapisti e ricercatori collaborano per sviluppare strategie terapeutiche su misura per ciascun paziente. Questo approccio integrato è essenziale per trattare con successo i tumori del polmone e del mediastino. Le terapie neoadiuvanti, l’uso di farmaci mirati e le immunoterapie svolgono un ruolo cruciale nel ridurre la dimensione dei tumori prima dell’intervento, aumentando le possibilità di guarigione anche per quei pazienti che un tempo non erano considerati operabili.
Livio De Angelis, Direttore Generale degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (IFO), evidenzia come l’eccellenza dell’IRE nasca da un lavoro di squadra che unisce tecnologie avanzate a innovazioni terapeutiche. L’obiettivo è non solo curare, ma esportare questo know-how al di fuori del centro stesso, formando nuovi professionisti e condividendo esperienze a livello nazionale ed europeo.
Formazione avanzata: la prima Masterclass europea
L’IRE assume un ruolo di rilievo anche nella formazione di nuovi chirurghi attraverso l’organizzazione della prima Masterclass europea di chirurgia toracica in Live Surgery con la piattaforma SP. Questo evento, svoltosi a Roma, ha coinvolto specialisti italiani ed europei in due giorni dedicati alla chirurgia in diretta e al confronto sulle nuove tecnologie. L’iniziativa si propone di trasferire competenze fondamentali, aprendo nuove strade per il trattamento di pazienti particolarmente fragili o anziani, che in passato avrebbero avuto possibilità limitate di cura.
Diffondere la conoscenza e l’innovazione è visto come un imperativo per generare un valore reale per la salute pubblica. Condivisione delle competenze e collaborazione internazionale vengono dunque promosse come strumenti per rendere l’innovazione un patrimonio comune.
L’innovativa chirurgia toracica con robot Single Port è parte del programma dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, situato a Roma.
(in foto: Prof Mercadante Dir. Chirurgia Toracica e membri della sua equipe)
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