La cornice di Cybertech Europe 2025 ha ospitato a Roma, presso il Centro Congressi La Nuvola, un evento di due giorni focalizzato sui temi cruciali della cybersecurity e dell’intelligenza artificiale. Un evento che si è confermato, ancora una volta, come il principale appuntamento europeo dedicato alle innovazioni digitali e alla sicurezza informatica, riunendo esperti di tutto il mondo per delineare le prospettive del settore.
Cybersecurity e AI: i pilastri della sicurezza digitale
Cybertech Europe ha evidenziato come la cybersecurity sia diventata un elemento strategico fondamentale della trasformazione digitale. L’ottava edizione di questo evento ha sottolineato l’importanza della sicurezza come leva di resilienza economica e sociale, non più un ambito tecnico a sé stante, ma un pilastro integrato nel tessuto digitale globale. Le discussioni tenutesi durante le sessioni tematiche hanno messo in luce il modo in cui l’intelligenza artificiale e le tecnologie quantistiche si stiano trasformando negli elementi cardine della sicurezza digitale moderna.
Le tecniche basate su AI stanno cambiando le strategie di difesa e generando nuove vulnerabilità. L’intelligenza artificiale, infatti, consente di migliorare significativamente gli strumenti di rilevamento, ma, se usata impropriamente, può anche creare nuove criticità. L’accento posto sulla sicurezza digitale riflette un mondo in cui attacchi cyber sempre più sofisticati richiedono risposte altrettanto all’avanguardia e integrate.
Le dichiarazioni di rilievo a Cybertech Europe 2025
Tra gli interventi di spicco della manifestazione, quello di Mike Pompeo, ex Segretario di Stato degli Stati Uniti, ha destato particolare interesse, offrendo un’analisi approfondita della cyber sicurezza nella realtà geopolitica attuale. Pompeo ha sottolineato come gli Stati Uniti, pur riconoscendo alcune differenze con l’Europa, vedano nella collaborazione transatlantica una strategia chiave per affrontare minacce globali. Inoltre, ha indicato l’intelligenza artificiale come un punto focale dal potenziale enorme nei settori strategici, influenzando profondamente dinamiche di potere e sicurezza.
Dal palco di Cybertech, molti hanno sollecitato l’Europa a ridimensionare la burocrazia e incentivare l’innovazione. Un grido di incoraggiamento a premiare l’eccellenza tecnologica italiana, rendendo il paese leader nel panorama della cybersecurity attraverso il miglioramento delle politiche e delle collaborazioni sia pubbliche sia private.
L’importanza di una cultura cybersecurity condivisa
La manifestazione ha offerto ai partecipanti una prospettiva unica sul futuro della sicurezza informatica. Michele Lamartina di Palo Alto Networks ha sottolineato l’importanza dell’adozione e integrazione di tecnologie avanzate, non solo come priorità aziendale, ma come responsabilità condivisa per garantire un progresso digitale sicuro. Più di un semplice obiettivo tecnico, la cybersecurity è stata rappresentata come una questione globale che coinvolge ad ogni livello, dal singolo dipendente ai CEO e ai decisori politici.
Dalle parole di Fabio Buccigrossi di ESET Italia, emergevano forti richiami alla consapevolezza e all’evoluzione continua nel contesto di minacce sempre più avanzate, mentre Salvatore Frosina di DGS ha evidenziato la necessità di un approccio collaborativo grazie alla CyberMesh Architecture. Visioni che puntano a una mesh network di servizi gestiti e resilienza alla portata di tutte le organizzazioni, promuovendo una cultura della sicurezza informatica radicata e costruita su solide fondamenta.
Info utili
Cybertech Europe 2025 si è tenuto il 21 e 22 ottobre presso il Centro Congressi La Nuvola di Roma, attirando migliaia di visitatori da tutto il mondo. La partecipazione al forum ha fornito l’opportunità di partecipare a decine di sessioni specializzate e networking di livello internazionale, rendendolo un appuntamento imprescindibile per professionisti e appassionati del settore.
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