Al via la 31ª edizione del MedFilm Festival, di scena a Roma dal 6 al 16 novembre. Il festival, dedicato alla cinematografia del Mediterraneo, rappresenta un crocevia di incontri culturali e industriali, celebrando la vitalità cinematografica di 33 paesi. Nel 2025 il tema centrale è la “Speranza”, un richiamo a un futuro di pace e collaborazione tra le diverse culture che si affacciano sul Grande Mare.
Un festival inclusivo e internazionale
Dal 6 al 16 novembre, la città di Roma diventa il palcoscenico del MedFilm Festival 2025, un evento che da oltre tre decadi riunisce le cine-maestrie del bacino del Mediterraneo. Questa 31ª edizione si prospetta ricca di novità, mettendo in scena 83 titoli che abbracciano i generi di fiction, documentario e produzioni sperimentali. Il festival, fondato e diretto da Ginella Vocca, non si limita a celebrare i successi passati ma rinnova il suo impegno verso un dialogo interculturale, supportato da sinergie con partner come Made in Qatar Shortcuts e Cabriolet Film Festival.
La sezione MedMeetings, ormai alla 9ª edizione, continua a rappresentare un punto di riferimento per i professionisti del settore. Con oltre 50 ospiti internazionali, il festival offre una piattaforma per la coproduzione e lo scambio industriale, con l’obiettivo di rafforzare la posizione dell’industria italiana nel panorama delle produzioni euro-mediterranee. I MedMeetings propongono eventi come MedPitching e MedTalents, il cui scopo è quello di facilitare la collaborazione tra i produttori italiani e le controparti internazionali.
Omaggi e premi al MedFilm Festival
Quest’anno, il MedFilm Festival rende omaggio a voci significative del panorama cinematografico. Ron) un dittico dedicato alla Palestina, con due pellicole che narrano le complessità di quei territori. Gli spettatori potranno immergersi nelle storie raccontate da “Gli ingannati” di Tewfik Saleh e “Il tempo che ci rimane” di Elia Suleiman, opere che analizzano la storia palestinese dal 1948 in poi. Un altro tributo speciale va al regista francese Paul Vecchiali, con un documentario che ne celebra l’eredità cinematografica.
Grandi riconoscimenti verranno conferiti anche a personalità di spicco come Aya Ashour, giornalista e attivista palestinese, e Tony Gatlif, regista algerino di origini rom. Ashour sarà insignita del Premio Koinè per il suo contributo al dialogo interculturale, mentre Gatlif riceverà il Premio alla Carriera per il suo approccio umanista al cinema.
Cinema e partecipazione sociale
Il MedFilm Festival non si limita a proiezioni e premiazioni, ma estende i suoi orizzonti verso progetti a forte impatto sociale. Uno di questi è “Voci dal carcere”, una storica collaborazione che permette ai detenuti italiani di esprimersi attraverso il cinema. In quest’edizione, 13 cortometraggi realizzati negli istituti penitenziari italiani verranno presentati al pubblico, ribadendo il potere dell’arte come veicolo di riabilitazione.
Non meno significativo è il progetto “Sguardi dal futuro”, dedicato ai talenti emergenti provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo. Giovani studenti parteciperanno attivamente al festival, sia attraverso sessioni di giuria che in masterclass con artisti affermati. Questa integrazione di nuove voci e prospettive rafforza il MedFilm Festival come piattaforma per lo scambio di idee innovative e per il rinnovamento continuo del panorama cinematografico.
Info utili
Il MedFilm Festival si svolgerà dal 6 al 16 novembre presso sedi prestigiose come il The Space Cinema Moderno, il Teatro Palladium e la Casa del Cinema. L’evento gode dell’adesione del Presidente della Repubblica Italiana e si avvale del sostegno della Commissione Europea, e del Comune di Roma, tra gli altri. Sarà possibile seguirne alcuni appuntamenti online su MYmovies ONE. Il festival è stato reso accessibile a tutti, con spazi dedicati per persone con mobilità ridotta nelle varie location.
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