- Cosa: Una banda di improbabili criminali tenta il “colpo del secolo”: il rapimento del Papa.
- Dove e Quando: Teatro de’ Servi, Via del Mortaro 22, Roma. Dal 18 al 21 dicembre.
- Perché: Una commedia che mescola la tradizione de “I Soliti Ignoti” con i ritmi de “La Casa di Carta”.
L’atmosfera natalizia a Roma si tinge di giallo, o meglio, di risate tinte di noir, con l’arrivo sulle scene di una nuova, esilarante proposta teatrale. Il Teatro de’ Servi, storico baluardo della commedia nel cuore della capitale, si prepara ad accogliere uno spettacolo che promette di scardinare le convenzioni del “colpo grosso”. Si tratta di Attacco al Vaticano, un testo scritto da Gianmarco Crò che vede alla regia l’affiatata coppia composta da Roberto Ciufoli e Simone Colombari.
In scena per un solo fine settimana pre-natalizio, questa pièce si presenta come un meccanismo comico ad orologeria, dove l’ambizione criminale si scontra inevitabilmente con l’inadeguatezza umana. La promessa è quella di ottanta minuti di ritmo serrato, in cui il pubblico viene trascinato all’interno di un piano folle, tanto ambizioso quanto destinato a incontrare imprevisti surreali. Non si tratta solo di una rapina, ma di un viaggio nelle dinamiche di gruppo di quattro personaggi che, pur nelle loro assurdità, finiscono per diventare specchio delle nostre piccole e grandi debolezze quotidiane.
Il piano perfetto e la banda degli improvvisati
Al centro della narrazione troviamo quattro figure che sembrano uscite da un manuale del “vorrei ma non posso” criminale. L’obiettivo è di quelli che fanno tremare i polsi: rapire il Papa. A guidare le danze c’è Marco, la mente del gruppo, colui che ha ideato il piano nei minimi dettagli, convinto di aver previsto ogni variabile. Al suo fianco troviamo Giovanni, un napoletano verace che vanta “connessioni ovunque”, l’uomo che dovrebbe risolvere i problemi logistici ma che spesso ne crea di nuovi con la sua esuberanza.
A completare il quartetto ci sono Matteo e Luca. Il primo rappresenta il braccio armato, impulsivo e abile nel combattimento, ma forse non altrettanto rapido nel ragionamento; il secondo è il classico anello debole, proprietario di un garage strategicamente posizionato vicino alle mura vaticane, ma afflitto da un legame ombelicale con una madre invadente che lo chiama costantemente nei momenti meno opportuni. La dinamica tra questi quattro antieroi è il motore della commedia: anni di preparazione sembrano pronti a dare i loro frutti, finché il destino non decide di giocare la carta più imprevista di tutte. Proprio nel momento critico dell’operazione, una notizia sconvolgente rompe gli equilibri: la morte del Pontefice. Come si gestisce un rapimento se l’ostaggio viene a mancare per cause naturali prima ancora di essere preso?
Tra commedia all’italiana e serie TV
La regia di Roberto Ciufoli e Simone Colombari punta a creare un ponte tra generazioni diverse di umorismo. Da un lato, Attacco al Vaticano omaggia esplicitamente la grande tradizione della commedia all’italiana, richiamando le atmosfere de I Soliti Ignoti di Mario Monicelli. In quel capolavoro, la rapina era il pretesto per raccontare l’umanità di personaggi poveri ma belli, disperati ma dignitosi; anche qui, il “colpo impossibile” è la lente d’ingrandimento attraverso cui osserviamo le miserie e le nobiltà dei protagonisti.
Dall’altro lato, lo spettacolo strizza l’occhio alla contemporaneità e ai ritmi serrati delle serie televisive moderne. Il riferimento a La Casa di Carta non è casuale: c’è un “professore” che dirige l’orchestra, c’è un bottino cospicuo che funge da miraggio e c’è la tensione del piano che deve funzionare al secondo. Tuttavia, laddove la serie spagnola punta sull’azione e sul dramma, qui tutto viene filtrato attraverso l’ironia. La caratterizzazione dei personaggi, interpretati da Gianmarco Crò, Simone Gallo, Alessandro Nistri e Federico Maria Isaia, trasforma la tensione in risata, rendendo impossibile per lo spettatore non affezionarsi a questi criminali da strapazzo, ognuno mosso da una motivazione personale che va oltre il semplice denaro.
Un appuntamento da non perdere
La forza di questo spettacolo risiede nella sua capacità di essere trasversale. È una storia avvincente da seguire per l’intreccio narrativo, ma è soprattutto un veicolo per ridere delle sfortune altrui, in un gioco di immedesimazione catartica. Il Teatro de’ Servi conferma la sua vocazione di spazio dedicato alla commedia intelligente, quella che non si limita alla battuta facile ma costruisce situazioni comiche complesse attraverso una drammaturgia solida.
Andare a vedere Attacco al Vaticano significa regalarsi una pausa di leggerezza prima del tour de force natalizio. È l’occasione per scoprire come, anche di fronte al fallimento più clamoroso, l’arte di arrangiarsi e l’imprevisto possano generare situazioni memorabili. Che siate amanti del cinema classico o divoratori di serie Netflix, troverete in questa messa in scena elementi familiari rielaborati con gusto e originalità.
Info utili
- Indirizzo: Teatro de’ Servi, Via del Mortaro 22, Roma (Zona Centro Storico).
- Biglietti: Prezzo unico 25€.
- Orari spettacoli:
- Da giovedì a sabato: ore 21:00.
- Domenica: ore 17:30.
