- Cosa: Il decennale di Officina Pasolini e la programmazione artistica completa di dicembre tra teatro, musica e cinema.
- Dove e Quando: Roma, Teatro Eduardo De Filippo (Viale Antonino di San Giuliano 782), dall’1 al 22 dicembre 2025.
- Perché: Per celebrare un polo d’eccellenza culturale gratuito diretto da Tosca, che lancia nuovi talenti e offre spettacoli di alta qualità lontano dalle logiche del profitto.
Dicembre 2025 segna un traguardo fondamentale per la cultura romana e laziale: Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini festeggia i suoi primi dieci anni di attività. Non si tratta di una semplice ricorrenza, ma della celebrazione di un modello pedagogico e artistico che ha saputo imporsi nel panorama nazionale. Nato come laboratorio di Alta Formazione artistica e Hub culturale della Regione Lazio, sotto la sapiente direzione artistica di Tosca, questo spazio si è trasformato in un punto di riferimento per la canzone, il teatro e il multimediale.
Il mese di dicembre diventa quindi il palcoscenico ideale per una “festa lunga un mese”, dove la celebrazione del decennale si intreccia con una programmazione fitta di eventi, concerti e spettacoli. La filosofia che ha guidato questo decennio, come sottolinea la stessa Tosca, è stata quella di privilegiare “il tempo e la cura”, andando in controtendenza rispetto alla frenesia del mercato discografico e teatrale odierno. L’obiettivo non è mai stato il successo effimero, ma la costruzione di carriere solide e consapevoli, basate sul talento e sulla profondità espressiva. Questo approccio ha permesso a numerosi diplomati di avviare percorsi professionali significativi, confermando la validità di un progetto lungimirante sostenuto dalle istituzioni.
Il cuore della festa: il decennale e la musica d’autore
Il momento clou delle celebrazioni è fissato per martedì 9 dicembre con la serata evento “Officina Pasolini compie 10 anni”. Il palco del Teatro Eduardo De Filippo accoglierà una vera e propria riunione di famiglia artistica. A fare gli onori di casa ci saranno Tosca e i coordinatori delle tre sezioni chiave dell’hub: Niccolò Fabi per la Canzone, Massimo Venturiello per il Teatro e Simona Banchi per il Multimediale. La serata non sarà solo un momento istituzionale, ma uno spettacolo vivo con incursioni artistiche, testimonianze e performance di ex allievi ormai affermati e studenti in corso. Tra i momenti più attesi, la proiezione del corto Manolo di Simone Cignitti e un estratto dalla pièce Polvere di stelle, a dimostrazione della trasversalità delle arti coltivate in Officina.
La musica, tuttavia, permea l’intera prima settimana del mese. Dal 5 al 7 dicembre ritorna il festival “Futuro Presente”, quest’anno dedicato specificamente alle nuove generazioni di cantautori sotto l’egida di Niccolò Fabi. La formula è quella vincente dell’Officina Aperta: tre serate di concerti alle ore 21 che offrono al pubblico una panoramica sulle voci più interessanti del domani. A corollario di ciò, domenica 7 dicembre, un talk d’eccezione vedrà protagonista Margherita Vicario, artista poliedrica capace di muoversi agilmente tra recitazione e musica, intervistata da Carolina Di Domenico. È l’occasione per riflettere sulle “Costruzioni per l’uso”, ovvero su come si edifica una carriera artistica oggi. Inoltre, l’11 dicembre spazio al cantautorato internazionale con Cesare Augusto Giorgini e il suo album Mondovecchio, un progetto nato proprio grazie al supporto produttivo del bando Labor Work.
Labor Work: quando la formazione diventa professione
Uno degli aspetti più interessanti della programmazione di dicembre è il focus sul progetto “Labor Work”. Non si tratta di semplici saggi di fine anno, ma di vere e proprie produzioni professionali supportate economicamente e creativamente da Officina Pasolini per favorire l’ingresso dei diplomati nel mondo del lavoro. Dal 12 al 16 dicembre, il Teatro Eduardo De Filippo ospiterà le restituzioni sceniche dei vincitori delle borse di studio della sezione Teatro. Si inizia venerdì 12 con Inventario per un corpo eretico del collettivo Noctua, una drammaturgia potente firmata da Martina Badiluzzi che esplora la stregoneria come forma di resistenza e conoscenza femminile, arricchita dalle musiche dal vivo di Kyoto.
La rassegna prosegue sabato 13 con Il buco dell’aux, uno spettacolo dall’anima generazionale scritto e diretto da Manuel Ficini, Erich Lopes ed Edoardo Trotta. Qui il registro vira sull’ironia amara, raccontando i sogni e le disillusioni di chi cerca di farsi ascoltare in un mondo assordante. Domenica 14 è il turno di Quelli che restano, un’opera prima che indaga le dinamiche dell’amicizia e del dolore di fronte alla perdita, con la regia di Davide Celona. La varietà delle proposte testimonia la libertà espressiva lasciata agli artisti: si passa dal dramma intimista al “poliziesco visionario” di Beng (lunedì 15), un omaggio irriverente ai generi americani degli ultimi decenni, fino alla chiusura del 16 dicembre con Algo Ceiba – La singolarità, un progetto di ricerca sociale e psicologica che ha già ottenuto riconoscimenti in rassegne prestigiose come Pillole 2025.
Cinema, sperimentazione e il gran finale natalizio
Oltre alla musica e al teatro di prosa, dicembre si apre e si chiude con eventi di grande impatto visivo ed emotivo. L’inizio del mese (1 e 2 dicembre) è affidato alla decima edizione di Afrodite Shorts, il festival dedicato al cortometraggio d’autore al femminile. Una vetrina internazionale che spazia dalla finzione all’animazione, confermando l’attenzione di Officina Pasolini verso le tematiche di genere e il linguaggio cinematografico. A metà mese, mercoledì 10, il format Superficie Live Show condotto da Matteo Santilli porterà in scena un esperimento ibrido: attori sul palco “a portata di video”, un contenitore fluido di monologhi e anteprime che rompe la quarta parete e dialoga direttamente con il pubblico.
La chiusura dell’anno, lunedì 22 dicembre, è affidata a un doppio appuntamento che traghetta gli spettatori verso le festività. Alle 20:30 va in scena l’anteprima di Belle Époque e Polvere da Sparo, un noir brillante scritto e diretto da Paolo Coletta, che mescola il fascino del varietà italiano d’inizio Novecento con misteri e inganni alla vigilia della Grande Guerra. A seguire, alle 21:30, il saluto al 2025 diventa un rito collettivo con la Scostumatissima Tombola di Gino Curcione. Un viaggio nella tradizione partenopea più verace, dove la numerologia e la cabala si fondono in una performance teatrale che coinvolge direttamente il pubblico, trasformando il gioco in uno spettacolo esilarante e antropologico. Un modo perfetto per chiudere dieci anni di successi e guardare al futuro con il sorriso.
Info utili
- Ingresso: Tutti gli eventi sono gratuiti.
- Prenotazione: Obbligatoria tramite il profilo Eventbrite di Officina Pasolini.
- Indirizzo: Teatro Eduardo De Filippo, Viale Antonino di San Giuliano 782 (angolo Via Mario Toscano), Roma (zona Ponte Milvio).
