- Cosa: VI Edizione del “Concerto con i Poveri” con la partecipazione straordinaria di Michael Bublé.
- Dove e Quando: Aula Paolo VI, Città del Vaticano – Sabato 6 dicembre 2025.
- Perché: Un evento storico che unisce grande musica internazionale e carità, alla presenza di Papa Leone XIV.
Il Natale a Roma si accende di una luce nuova, vibrante e profondamente spirituale. Domani, sabato 6 dicembre 2025, l’Aula Paolo VI in Vaticano diventerà il palcoscenico di un evento senza precedenti: la sesta edizione del Concerto con i Poveri. Non si tratta solo di una rassegna musicale, ma di un vero e proprio abbraccio collettivo che quest’anno assume un valore storico: per la prima volta, infatti, un Pontefice presenzierà all’evento. Sua Santità Papa Leone XIV siederà in platea, circondato da circa 3.000 ospiti d’onore: i poveri, i senzatetto e le persone fragili assistite dalle associazioni caritative.
L’atmosfera che si respira già dalla conferenza stampa è quella delle grandi occasioni, carica di un’emozione palpabile che ha coinvolto tutti i presenti. Il protagonista assoluto, Michael Bublé, è apparso visibilmente commosso. Lungi dall’essere solo una star internazionale in tour, il crooner canadese ha mostrato il suo lato più intimo e devoto. Durante l’incontro con i media, la sua fede profonda è emersa in ogni risposta, culminando nel racconto, fatto con gli occhi lucidi, della gioia indescrivibile provata nell’incontrare il Santo Padre insieme a tutta la sua famiglia. Un momento privato che ha definito come uno dei più alti della sua vita, non solo come artista, ma come uomo.
Un repertorio tra Swing e Spiritualità su richiesta del Papa
Il programma musicale si preannuncia come un viaggio emozionale che intreccia la tradizione liturgica con il grande repertorio contemporaneo. C’è un dettaglio che rende questa esibizione ancora più speciale: la scaletta è stata in parte influenzata dai desideri del Pontefice stesso. Si parla infatti di una “lista di canzoni richiesta dal Papa”, che Bublé interpreterà con la sua inconfondibile eleganza vocale. Accompagnato dalla Nova Opera Orchestra diretta dal Maestro Nicholas Jacobson-Larson, l’artista alternerà i suoi classici a brani sacri.
L’apertura sarà affidata alla potenza di Feeling Good, per poi passare alla freschezza senza tempo di L.O.V.E. e all’atmosfera festosa di It’s Beginning to Look a Lot Like Christmas. Ma i momenti di più alta intensità spirituale arriveranno quando la voce di Bublé si farà più raccolta: l’esecuzione di Silent Night e, soprattutto, una versione dell’Ave Maria cantata in latino. Quest’ultima, arrangiata appositamente per l’acustica e la sacralità dell’Aula Paolo VI, promette di essere uno dei vertici emotivi della serata. Non mancherà un omaggio al jazz con Don’t Get Around Much Anymore e una rilettura soul di Bring It On Home to Me, dimostrando come la musica possa essere un linguaggio universale che supera ogni barriera.
La tradizione napoletana e la direzione di Mons. Frisina
A fare gli onori di casa e a condurre la serata sarà Serena Autieri, artista poliedrica e voce amatissima dal pubblico italiano. Anche per lei l’emozione è tangibile. In conferenza stampa ha anticipato un momento che toccherà le corde più profonde della nostra tradizione culturale: l’esecuzione di Quando nascette Ninno. Si tratta della celebre pastorale di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, un brano in dialetto napoletano che racconta la nascita di Gesù Bambino con una dolcezza e una “verità” popolare che raramente risuonano in contesti così solenni.
La direzione artistica, come da tradizione, è affidata a Mons. Marco Frisina, che guiderà il Coro della Diocesi di Roma e l’orchestra nella prima parte del concerto. L’accoglienza del Santo Padre avverrà sulle note di Tu sei Pietro, seguita da antiche antifone natalizie come Puer natus est nobis. È questa la cifra stilistica dell’evento: un dialogo continuo tra il sacro liturgico e la musica pop di alto livello, dove ogni nota diventa preghiera e condivisione. Mons. Frisina ha saputo costruire, anno dopo anno, un appuntamento che non è solo spettacolo, ma un percorso di catechesi attraverso la bellezza.
Un gesto concreto di speranza e sostenibilità
Al di là dei riflettori e delle celebrità, il cuore pulsante dell’evento rimangono loro: i poveri. Circa 3.000 fratelli indigenti, invitati attraverso il Dicastero per il Servizio della Carità, siederanno nelle prime file. Per loro, e per tutti gli 8.000 spettatori, l’ingresso è gratuito. La serata non terminerà con l’ultima nota: al termine del concerto verrà offerta una cena calda d’asporto per migliaia di persone, un gesto che trasforma la bellezza artistica in vicinanza concreta.
In linea con il Giubileo e l’attenzione alla custodia del creato, l’organizzazione di Nova Opera ha posto un forte accento sulla sostenibilità. Grazie alla collaborazione con AzzeroCO₂, le emissioni dell’evento saranno compensate tramite progetti ambientali in India, mentre un cipresso di San Francesco verrà donato al Vaticano come simbolo di continuità. Inoltre, in collaborazione con Treedom, verranno piantati 1.000 nuovi alberi tra Guatemala e Campania, questi ultimi su terreni confiscati alle mafie.
Un segnale forte che la musica può generare frutti buoni, non solo per lo spirito, ma anche per la terra e la società.
Info utili
- Data e Ora: Sabato 6 dicembre 2025, ore 17:30.
- Luogo: Aula Paolo VI, Città del Vaticano.
- Streaming: L’evento sarà trasmesso in diretta mondiale sul canale YouTube di Vatican News e sulle emittenti cattoliche internazionali.
- Accesso: L’evento è gratuito, con posti riservati prioritariamente agli ospiti delle associazioni caritative.
Crediti foto: Kiley Gray
