- Cosa: Un mese di Astroincontri, spettacoli al planetario e osservazioni telescopiche.
- Dove e Quando: Parco astronomico “Livio Gratton”, Rocca di Papa (RM). Tutti i venerdì di dicembre.
- Perché: Per riscoprire il cielo invernale, dalla costellazione di Orione alla storia dell’astronautica italiana.
L’inverno è spesso considerato la stagione più difficile per le attività all’aperto, eppure, per gli amanti del cielo, rappresenta un momento magico. L’aria frizzante e tersa dei Castelli Romani offre spesso condizioni di visibilità eccezionali, trasformando la volta celeste in un palcoscenico di rara bellezza. È in questo contesto suggestivo che il Parco astronomico “Livio Gratton” di Rocca di Papa si prepara ad accogliere visitatori grandi e piccoli per un mese di dicembre all’insegna della scoperta scientifica e dell’emozione.
Lontano dall’inquinamento luminoso della capitale, l’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) ha ideato un calendario fitto di appuntamenti per i tradizionali Astroincontri del venerdì sera. L’obiettivo è duplice: da un lato, avvicinare il pubblico ai misteri del cosmo attraverso strumenti all’avanguardia; dall’altro, valorizzare la storia scientifica del nostro Paese. Tra cupole digitali, telescopi potenti e narrazioni appassionate, il Parco si conferma un polo d’eccellenza per la divulgazione scientifica nel Lazio.
Il Cacciatore d’inverno e le famiglie sotto le stelle
Il programma prende il via venerdì 5 dicembre con un evento che promette di catturare l’immaginazione di tutti: Stelle al planetario – Orione, il cacciatore. Questa costellazione, forse la più riconoscibile del cielo invernale, sarà la protagonista assoluta della serata. Sotto la cupola di 7 metri del planetario, un formidabile strumento di simulazione digitale, il divulgatore Salvatore Almaviva guiderà il pubblico in un viaggio tra mito e astronomia. Attraverso la proiezione di foto e video astronomici spettacolari, verranno svelati i segreti di questa regione celeste, preparando lo sguardo dei visitatori per l’osservazione diretta. L’esperienza, infatti, non si limita alla teoria: il momento più atteso rimane quello in cui si mettono gli occhi all’oculare del telescopio nel giardino astronomico, per cogliere dal vivo i dettagli di nebulose e ammassi stellari.
La settimana successiva, venerdì 12 dicembre, l’attenzione si sposta sulle nuove generazioni con l’appuntamento Serata in famiglia. Questo format è stato pensato specificamente per bambini dai sei anni in su, con l’intento di trasformarli, almeno per una notte, in piccoli esploratori del Cosmo. Gli esperti dell’ATA sanno bene che la scintilla della curiosità scientifica si accende spesso in tenera età. Per questo motivo, la serata è strutturata per stimolare domande e meraviglia: prima sotto la cupola del planetario, che riproduce fedelmente i movimenti della volta stellata, e poi all’aperto. Qui, sfidando il buio come veri astronomi, i più piccoli potranno osservare gli oggetti celesti più luminosi e spettacolari, guidati da esperti pronti a svelare i segreti dell’Universo in un linguaggio accessibile e coinvolgente.
L’orgoglio italiano: il progetto San Marco
Il mese si chiude con un appuntamento di alto profilo culturale e storico venerdì 19 dicembre, dedicato a una delle pagine più gloriose della scienza tricolore: il progetto San Marco. L’evento si aprirà con una conferenza tenuta da Rodolfo Ottino, esperto dell’Associazione, che ripercorrerà un’avventura iniziata oltre mezzo secolo fa. Era il 15 dicembre 1964 quando un razzo vettore lasciava la Terra, segnando ufficialmente l’ingresso dell’Italia nell’era spaziale. Quel lancio rappresentò il culmine del lavoro pionieristico del “padre” dell’astronautica italiana e portò il nostro Paese a essere la terza nazione al mondo, dopo le superpotenze USA e URSS, a lanciare autonomamente un satellite nello Spazio.
La serata non sarà solo un tributo alla memoria, ma un’occasione per comprendere come quell’evento abbia gettato le basi per la moderna tecnologia spaziale. Rodolfo Ottino illustrerà i dettagli tecnici e le sfide umane dietro al lancio del satellite San Marco, offrendo una prospettiva storica che arricchisce l’esperienza astronomica. Al termine della conferenza, come da tradizione, la serata proseguirà con la visita guidata alle strutture del Parco e l’osservazione del cielo. I visitatori potranno utilizzare il grande telescopio Dobson da 40 cm di diametro, uno strumento che permette di scrutare il profondo cielo con una nitidezza impressionante, chiudendo così il cerchio tra la storia delle conquiste spaziali e l’osservazione diretta dell’infinito.
Info utili
- Luogo: Parco astronomico “Livio Gratton”, via Lazio 14, località Vivaro, Rocca di Papa (RM).
- Prenotazioni: È necessario prenotare tramite il sito ufficiale dell’Associazione Tuscolana di Astronomia.
- Contatti: Per dettagli specifici consultare il sito ataonweb
