- Cosa: “Future Moves”, performance itinerante di danza e inclusione.
- Dove e Quando: Castel Sant’Angelo, Sala Paolina – 3 dicembre 2025 (ore 12:30 e 15:30).
- Perché: Un’esperienza unica che unisce patrimonio artistico, giovani e disabilità attraverso il linguaggio del corpo.
In una città come Roma, dove la storia trasuda da ogni pietra, è raro trovare eventi che riescano a far dialogare il passato monumentale con le istanze più urgenti e delicate del presente. Eppure, è proprio quello che accadrà tra le mura imponenti del Mausoleo di Adriano. In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, fissata per il 3 dicembre 2025, l’Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – sotto la direzione ad interim di Luca Mercuri – aprono le porte a un progetto coraggioso e visionario: Future Moves.
Curato da Anna Selvi e realizzato nell’ambito dell’iniziativa “I Musei e la Danza per i giovani”, l’evento non è una semplice esibizione, ma un ripensamento dello spazio museale. Lontano dalla staticità che spesso caratterizza le visite tradizionali, la Sala Paolina diventerà il palcoscenico di un dialogo vivo tra architettura rinascimentale e corpi in movimento, offrendo al pubblico una prospettiva inedita sulla fruizione dell’arte.
Un dialogo tra fragilità e bellezza monumentale
Il cuore pulsante di Future Moves risiede nei suoi protagonisti. Non si tratta di danzatori professionisti nel senso classico del termine, ma di un gruppo di adolescenti, alcuni dei quali convivono con fragilità psicologiche o condizioni di vulnerabilità. Questa scelta non è casuale, ma rappresenta il fulcro concettuale del progetto: trasformare ciò che la società spesso etichetta come limite in una risorsa espressiva potente.
I giovani interpreti, coordinati da un team di professionisti tra cui Simone Baldo e Vittoria Caneva, hanno lavorato per acquisire strumenti e competenze che vanno oltre la tecnica della danza contemporanea. Il movimento diventa qui un linguaggio universale capace di attivare corpo e immaginazione, permettendo ai ragazzi di appropriarsi di uno spazio aulico e intimidatorio come Castel Sant’Angelo. Le loro performance sono itinerari di scoperta, narrazioni fisiche che invitano i visitatori a guardare agli affreschi e alle architetture non come sfondi inerti, ma come interlocutori attivi. In questo contesto, la bellezza dell’arte e la verità del corpo fragile si incontrano, ridefinendo il concetto stesso di eccellenza.
La danza come strumento di benessere sociale
Future Moves si distingue per il suo approccio scientifico e multidisciplinare. Il progetto, promosso da e20danza e sostenuto da importanti fondazioni come Cariverona, si avvale del contributo di un team di esperti dedicati a esplorare l’impatto della danza sul benessere psicofisico. L’idea di fondo è che l’arte performativa, quando inserita in un contesto museale, possa fungere da catalizzatore per nuove dinamiche sociali.
Le attività condotte dagli artisti offrono ai ragazzi strumenti concreti per affrontare le complesse sfide della crescita. In un’epoca in cui il disagio giovanile è spesso invisibile o inascoltato, iniziative come questa creano nuove occasioni di partecipazione culturale. Non si tratta solo di terapia o di educazione motoria, ma di cittadinanza attiva: i ragazzi “abitano” il museo, lo trasformano con la loro presenza e, nel farlo, costruiscono la propria identità. Valorizzare i limiti come risorse significa promuovere definizioni plurali di bellezza, scardinando gli stereotipi che spesso ingabbiano sia il mondo della disabilità che quello dell’arte performativa.
Un’esperienza immersiva per il visitatore
Pur nascendo come spazio dedicato ai giovani interpreti, Future Moves coinvolge direttamente il pubblico. Chi visiterà Castel Sant’Angelo il 3 dicembre non sarà un semplice spettatore passivo. I visitatori sono invitati a lasciarsi sorprendere da nuovi modi di abitare lo spazio. Gli itinerari, proposti sia in italiano che in inglese, sono pensati come percorsi di scoperta che rompono la barriera invisibile tra opera d’arte e osservatore.
L’evento, della durata di circa 60 minuti, rappresenta un’occasione imperdibile per vedere la Sala Paolina sotto una luce diversa, filtrata attraverso l’energia e la sensibilità dei ragazzi. È un invito a rallentare, a osservare i dettagli e a lasciarsi guidare da immagini e visioni evocate dalla danza. L’ingresso all’evento è incluso nel biglietto del museo, una scelta che sottolinea la volontà di rendere questa esperienza accessibile a tutti, democratizzando l’accesso alla cultura contemporanea e celebrando l’inclusione nel luogo simbolo della storia romana.
Info utili
- Indirizzo: Castel Sant’Angelo, Lungotevere Castello 50, Roma.
- Data e Orari: 3 dicembre 2025, ore 12:30 e ore 15:30.
- Biglietti: L’evento è incluso nel costo del biglietto d’ingresso al Museo (Intero € 16,00; Ridotto € 2,00 per 18-25 anni; Gratuità di legge).
- Prenotazioni: Consigliata la prenotazione (posti limitati a 50 per replica). Call center: +39 06 399 671 00.
- Acquisto: Biglietti disponibili sul portale o app “Musei italiani”.
