- Cosa: La nuova commedia scritta, diretta e interpretata da Carlo Buccirosso.
- Dove e Quando: Sala Umberto, dal 16 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026.
- Perché: Un’analisi esilarante e spietata delle ipocrisie familiari, perfetta per le festività natalizie.
Il ritorno di Carlo Buccirosso sui palcoscenici romani è sempre un appuntamento atteso con trepidazione dal pubblico della Capitale. Con la sua inconfondibile verve napoletana e quella capacità unica di trasformare le nevrosi quotidiane in materia comica di altissimo livello, l’attore e regista presenta la sua nuova fatica teatrale: Qualcosa è andato storto!. Lo spettacolo, prodotto da A.G. Spettacoli e Tradizione e Turismo, si preannuncia come uno degli eventi di punta della stagione invernale della Sala Umberto, accompagnando gli spettatori attraverso le festività natalizie e il Capodanno, fino a metà gennaio.
Al centro della narrazione troviamo una figura tragicomica e profondamente umana: Corrado Postiglione. Si tratta di un modesto avvocato di provincia, un uomo che naviga a vista tra una clientela popolare e le insidiose correnti delle dinamiche familiari. Non è il classico principe del foro, ma piuttosto un “artigiano” della legge costretto a fare di necessità virtù, barcamenandosi tra sotterfugi e piccoli espedienti per garantire non solo la sopravvivenza economica, ma anche una parvenza di rispetto da parte dei suoi stessi parenti. Buccirosso costruisce, come di consueto, un microcosmo sociale in cui lo spettatore non faticherà a riconoscere vizi e virtù della società contemporanea.
Il teatro delle apparenze familiari
La commedia affonda le radici nella tradizione del teatro di parola, dove il ritmo dei dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi sono fondamentali. Corrado Postiglione, interpretato dallo stesso Buccirosso, si è autoproclamato tutore delle vicissitudini dei propri familiari: una schiera di fratelli, sorelle, zii, nipoti e affini perennemente in conflitto. La famiglia, lungi dall’essere un porto sicuro, viene dipinta come un campo di battaglia dove liti di varia natura ed entità sono all’ordine del giorno. Il protagonista cerca disperatamente di riacquistare una stima persa in tempi remoti, ma ogni tentativo sembra scontrarsi con l’ingratitudine e il calcolo opportunistico dei suoi “cari”.
La scrittura di Buccirosso eccelle nel mostrare come dietro la facciata delle convenzioni sociali si nascondano interessi contrastanti. Postiglione, soprannominato “zio Dodò”, diventa l’avvocato delle cause perse, un uomo solo contro tutti, ma paradossalmente al centro di tutto. La sua missione di paciere e risolutore di problemi si trasforma presto in un percorso a ostacoli. Quando tutto sembra finalmente avviarsi verso una risoluzione positiva, l’imprevisto è dietro l’angolo. L’autore gioca sapientemente con il meccanismo della suspense comica: proprio nel momento in cui la quiete sembra raggiunta, l’imponderabile si abbatte sulla scena come un fulmine a ciel sereno, smontando i piani faticosamente costruiti dal protagonista.
Un imprevisto che cambia le carte in tavola
Il punto di svolta drammaturgico è rappresentato dalla malattia della madre, vera “patrona” della casa e burattinaia occulta delle vite dei figli. Questo evento drammatico funge da catalizzatore per le tensioni latenti, scoperchiando il vaso di Pandora delle recriminazioni e degli appetiti economici. L’unica che sembra sfuggire al controllo materno è la nipote, descritta come un’anima ribelle pronta a sfidare l’intero parentado pur di difendere le sue verità. Si crea così una contrapposizione generazionale e valoriale che arricchisce la trama di spunti di riflessione, andando oltre la semplice risata.
La prospettiva dell’eredità, legittima o testamentaria che sia, trasforma quella che dovrebbe essere una dolorosa circostanza familiare in una “combutta incivile”. Qui il genio satirico di Buccirosso si scatena: il triste fardello della malattia viene quasi oscurato dalla frenesia per la spartizione dei beni. La casa natale di Corrado diventa il palcoscenico di una guerra intestina dove cugini saccenti, zii logorati e genitori distratti mostrano il loro vero volto. “Zio Dodò” è chiamato a dirimere l’indifendibile, gestendo i clienti più rognosi della sua carriera: il suo stesso sangue.
Un cast d’eccezione per le feste
Per portare in scena questa complessa architettura di caratteri, Carlo Buccirosso si è circondato di una compagnia di alto livello. Accanto a lui vedremo Elvira Zingone, Peppe Miale, Fiorella Zullo, Stefania Aluzzi, Matteo Tugnoli e Fabrizio Miano, con la partecipazione di Tilde De Spirito nel ruolo chiave della nonna. La cura per i dettagli è evidente anche nel comparto tecnico e artistico, con le scene firmate da Gilda Cerullo, i costumi di Zaira De Vincentiis e le musiche di Cosimo Lombardi, elementi che contribuiscono a creare l’atmosfera perfetta per questa commedia agrodolce.
La programmazione alla Sala Umberto prevede anche un appuntamento imperdibile per la notte di San Silvestro. Il 31 dicembre, infatti, è previsto uno Speciale Capodanno: lo spettacolo avrà inizio alle 20:45, permettendo al pubblico di godersi la rappresentazione, fare un intervallo e concludere la serata con il cast per il brindisi di mezzanotte in teatro. Un modo diverso e culturalmente vivace per salutare il 2025 e accogliere il nuovo anno, affidandosi alla garanzia di divertimento che il nome di Buccirosso porta con sé da decenni.
Info utili
- Date e Orari:
- Dal 16 al 21 dicembre (vari orari serali e pomeridiani).
- 23, 26, 27, 28, 30 dicembre.
- Speciale Capodanno: 31 dicembre ore 20:45 (brindisi a mezzanotte).
- Dall’1 all’11 gennaio 2026.
- Consultare il sito ufficiale per il calendario dettagliato.
- Luogo: Sala Umberto, Via della Mercede 50, Roma.
- Biglietti: Prezzi variabili da 22 € a 34 € (escluso speciale Capodanno). Disponibili online e al botteghino.
