- Cosa: La mostra “APPARIZIONI”, con 21 sculture di Claudio Palmieri.
- Dove e Quando: Case Romane del Celio, Roma. Dal 20 dicembre 2025 al 22 marzo 2026.
- Perché: Un incontro suggestivo tra l’archeologia sotterranea e la materia viva dell’arte contemporanea.
Nel cuore pulsante e nascosto di Roma, dove le stratificazioni della storia si sovrappongono creando labirinti di memoria, l’arte contemporanea trova una nuova e vibrante dimora. Le Case Romane del Celio, complesso archeologico di inestimabile valore situato sotto la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, si preparano ad accogliere un progetto espositivo che sfida il tempo e la percezione dello spazio. Si tratta di Apparizioni, la mostra personale del Maestro Claudio Palmieri, curata da Romina Guidelli e organizzata da CoopCulture.
L’evento, che aprirà i battenti al pubblico il prossimo 20 dicembre, non è una semplice esposizione, ma un’invasione rispettosa e potente. Ventuno sculture verticali abiteranno gli antichi ambienti affrescati, instaurando un dialogo serrato tra la materia plasmata oggi e le testimonianze di una vita quotidiana risalente a quasi due millenni fa. In questo scenario, l’arte di Palmieri non funge da mero ornamento, ma da catalizzatore capace di riattivare l’energia latente di uno dei luoghi più affascinanti della Roma sotterranea, trasformando la visita archeologica in un’esperienza estetica totalizzante.
Un dialogo tra i secoli: l’antico incontra il contemporaneo
L’idea alla base di Apparizioni è quella di creare un cortocircuito temporale. Le sculture di Palmieri, caratterizzate da forme organiche e una matericità “pulsante”, sembrano quasi essere cresciute spontaneamente tra le mura antiche, come concrezioni naturali o presenze ancestrali che ritornano alla luce. La scelta delle opere, che copre un arco temporale che va dal 1987 a oggi, permette di leggere l’evoluzione stilistica dell’artista in parallelo con la stratificazione storica del sito. Le Case Romane, nate come insula popolare e trasformate in elegante domus nel III secolo d.C., offrono uno sfondo eterogeneo che esalta la polimatericità delle sculture.
Il curatore e l’organizzazione hanno immaginato un percorso in cui le opere fungono da “identità” distinte. Non si tratta di occupare uno spazio vuoto, bensì di abitare uno spazio denso di significati. Le sculture verticali si ergono come totem moderni all’interno delle stanze che un tempo ospitavano botteghe, magazzini e poi ambienti residenziali e di culto. Questo accostamento genera una tensione visiva che costringe il visitatore a guardare con occhi nuovi sia l’opera d’arte che il reperto archeologico, in un continuo rimando tra passato remoto e presente. L’installazione diventa così una chiave di lettura per decifrare non solo la poetica dell’artista, ma anche la resilienza delle architetture che lo ospitano.
La materia che si fa storia: l’arte di Claudio Palmieri
Classe 1955, romano, Claudio Palmieri è una figura centrale nel panorama artistico italiano, protagonista della Nuova Scuola Romana (o Scuola di Via del Paradiso). La sua carriera, iniziata a metà degli anni Ottanta, è segnata da una costante sperimentazione tecnica e da una ricerca incessante sulla “materia viva”. Lontano da formalismi accademici, Palmieri tratta la scultura come un organismo biologico: le sue opere non rappresentano la natura, ma ne replicano i processi vitali, le tensioni, le esplosioni di energia. L’uso di materiali eterogenei e la contaminazione dei linguaggi – dalla pittura alla fotografia, fino alle performance sonore – rendono il suo lavoro difficilmente incasellabile e sempre sorprendente.
La selezione di 21 opere per le Case Romane del Celio è rappresentativa di questa versatilità. Le sculture scelte per l’occasione sono “apparizioni” nel senso più letterale del termine: entità che si manifestano nello spazio con una presenza fisica imponente. La verticalità delle forme suggerisce un’ascensione, un tentativo di connessione tra la terra (l’ambiente ipogeo delle case romane) e il cielo (la dimensione spirituale e artistica). Attraverso quarant’anni di carriera, Palmieri ha affinato una tecnica che gli permette di piegare la materia alla sua volontà espressiva, ottenendo superfici che sembrano respirare, piegarsi e reagire alla luce, creando un contrasto tattile con gli affreschi statici e le murature romane.
Lo scrigno sotterraneo e il ritorno alle origini
Per Claudio Palmieri, questa mostra rappresenta anche un ritorno alle origini, un cerchio che si chiude dopo oltre cinquant’anni. L’artista stesso racconta di aver esplorato questi luoghi durante la sua adolescenza, in un’epoca in cui l’accesso era un’avventura quasi carbonara, fatta di candele nel buio e incoscienza giovanile. Quella prima “esplorazione speleologica” tra le cave del tempio di Claudio e i passaggi stretti del Celio ha lasciato un’impronta indelebile nella sua memoria. Oggi, tornare in quegli stessi spazi non più come esploratore clandestino ma come Maestro che porta la sua arte, conferisce all’evento un sapore quasi magico e predestinato.
Le Case Romane del Celio non sono un contenitore neutro. Situate tra il Colosseo e il Circo Massimo, rappresentano una tappa fondamentale per comprendere il passaggio dal paganesimo al cristianesimo. La straordinarietà dello stato di conservazione degli affreschi tardo-antichi e la complessità architettonica rendono questo sito un unicum. Ospitare qui una mostra d’arte contemporanea significa accettare la sfida di non sovrastare la storia, ma di accompagnarla. Apparizioni riesce nell’intento di far convivere la sacralità del luogo – noto anche come la casa dei martiri Giovanni e Paolo – con la sacralità laica dell’atto creativo, offrendo al pubblico romano e internazionale un’opportunità rara di bellezza e riflessione.
Info utili
- Titolo Mostra: APPARIZIONI. 21 sculture di Claudio Palmieri
- Periodo: Dal 20 dicembre 2025 al 22 marzo 2026
- Inaugurazione: 19 dicembre 2025, ore 18.00 (ingresso gratuito per l’evento)
- Indirizzo: Clivo di Scauro, Roma (Case Romane del Celio)
- Orari: Tutti i giorni (lunedì – domenica) dalle 10:00 alle 16:00
- Biglietteria: Chiude un’ora prima della chiusura del sito
