- Cosa: Anteprima del tour “Queendoms Unplugged”, un viaggio musicale tra archetipi femminili e sonorità acustiche.
- Dove e Quando: Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, il 18 dicembre.
- Perché: Un incontro unico tra la vocalità rituale di Agadez (Giada Colagrande) e il virtuosismo chitarristico di Antonio Forcione.
Roma si prepara ad accogliere un evento che trascende la semplice definizione di concerto per approdare nei territori del rito collettivo. Il prossimo 18 dicembre, le sale dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ospiteranno l’anteprima italiana del tour di Agadez e Antonio Forcione, impegnati nel progetto Queendoms Unplugged. Un’opera che promette di guidare gli spettatori attraverso un percorso sonoro dedicato alle divinità femminili arcaiche, unendo la ricerca spirituale alla maestria tecnica strumentale.
L’appuntamento capitolino segue il successo ottenuto al Fringe Festival di Edimburgo, dove il progetto è stato accolto con entusiasmo sia dalla critica che dal pubblico internazionale. La scelta di Roma non è casuale per Giada Colagrande – in arte Agadez – che nella Città Eterna ha consolidato parte del suo percorso artistico prima di espandersi verso orizzonti cosmopoliti tra New York e l’Italia rurale.
Un viaggio acustico tra mito e sciamanesimo
Il cuore pulsante di Queendoms Unplugged risiede nella sua natura essenziale e, al contempo, profondamente evocativa. L’album, disponibile in formato fisico e digitale dai primi di dicembre, rappresenta una rilettura in chiave acustica del precedente lavoro di Agadez, Queendoms. Se l’opera originale poneva le basi per un’esplorazione del Femminino Sacro, questa nuova veste “unplugged” spoglia le composizioni di ogni orpello elettronico per restituirle a una dimensione primordiale, quasi sciamanica.
Ogni brano è concepito come un’offerta, una dedica specifica a una Dea e al potere che essa incarna. Attraverso i millenni e le civiltà, il repertorio evoca figure mitologiche che hanno segnato la storia della spiritualità umana prima dell’avvento delle religioni patriarcali. La voce di Agadez, magnetica e profonda, si intreccia con i ritmi ipnotici dei tamburi a cornice, creando un tappeto sonoro su cui la chitarra di Antonio Forcione ricama melodie di rara complessità.
Non si tratta solo di arrangiamenti: la collaborazione ha dato vita a brani inediti come Nut, Tefnut e Beira, espandendo l’universo narrativo del progetto. Come sottolineato dagli stessi artisti, l’intento è quello di creare un filo diretto tra l’ascoltatore e l’energia primordiale, utilizzando la musica come veicolo di connessione e trasformazione interiore. La chitarra di Forcione non accompagna semplicemente, ma dialoga attivamente con il canto, amplificando la portata rituale di ogni esecuzione.
L’incontro tra due mondi artistici
Il progetto Queendoms Unplugged è il frutto della sinergia tra due personalità artistiche di spessore internazionale, ciascuna portatrice di un bagaglio culturale unico. Da un lato c’è Giada Colagrande, nota al grande pubblico principalmente per la sua carriera cinematografica. Regista e attrice dallo stile inconfondibile, ha collaborato con giganti dell’arte e del cinema come Marina Abramović, Willem Dafoe, Franco Battiato e Robert Wilson. La sua transizione verso la musica non è un capriccio, ma l’evoluzione naturale di una ricerca espressiva che ha sempre indagato i temi del sogno, della trasformazione e della spiritualità. Il suo alter ego musicale, Agadez (nome ispirato al simbolismo Tuareg), sintetizza anni di studi sull’archeomitologia e sulle pratiche rituali.
Dall’altro lato del palco troviamo Antonio Forcione, compositore e chitarrista considerato tra i più grandi virtuosi della scena mondiale. Con una carriera costellata di premi e collaborazioni con artisti del calibro di Charlie Haden e Trilok Gurtu, Forcione porta nel progetto una sensibilità musicale che fonde ritmi africani, gitani e mediorientali. Il suo approccio allo strumento è fisico e visionario: in questo contesto, la sua chitarra diventa una voce narrante, capace di interpretare il “non detto” dei testi e di tradurre in suono l’essenza mistica delle Dee evocate. La critica britannica ha definito la loro performance come una delle esperienze musicali più organiche e tribali, sottolineando la capacità dei due artisti di ipnotizzare la platea.
La cerimonia sonora dal vivo
Assistere a un concerto di Agadez e Forcione significa partecipare a una vera e propria cerimonia sonora. L’evento del 18 dicembre all’Auditorium si preannuncia come un’esperienza immersiva, dove la distinzione tra palco e platea sfuma nell’intensità dell’esecuzione. L’atmosfera che si crea durante i live di Queendoms Unplugged è densa, carica di un’energia che richiama i cerchi rituali antichi, pur mantenendo una sofisticatezza contemporanea.
La dimensione live permette di apprezzare appieno la dinamica tra i due musicisti: il gesto scenico, l’intenzione vocale e la perizia strumentale convergono verso un unico obiettivo, ovvero la celebrazione della vita, della morte e del mistero custoditi dalla Grande Dea Madre. In un’epoca dominata dalla velocità e dalla superficie, la proposta di Agadez e Forcione invita a rallentare, a porsi in ascolto e a riconnettersi con radici culturali profonde e spesso dimenticate.
Il concerto di Roma rappresenta l’occasione ideale per scoprire come il cinema, l’arte performativa e la world music possano fondersi in un linguaggio nuovo. Un linguaggio che, pur parlando di miti antichi, risuona con sorprendente attualità nel bisogno contemporaneo di riscoprire il sacro e il femminile come forze generatrici ed equilibratrici del mondo.
Info utili
- Data: 18 Dicembre 2025
- Luogo: Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Roma
- Biglietti: Disponibili in prevendita su TicketOne e sul sito ufficiale dell’Auditorium.
- Disponibilità album: CD e Vinile disponibili dal 5 dicembre, oltre che sulle piattaforme digitali.
