Cosa: Riapertura del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – con una nuova stagione espositiva dedicata interamente alla Città Eterna.
Dove e Quando: MACRO, via Nizza 138, a Roma, dall’11 dicembre 2025.
Perché: Per celebrare la riapertura, l’ingresso è gratuito dal 12 al 14 dicembre per tutte le attività: mostre, cinema e incontri.
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – torna ad accogliere il pubblico dall’11 dicembre 2025 con un’intera stagione espositiva pensata come un omaggio alla Città Eterna. La riapertura segna l’inizio della nuova direzione artistica di Cristiana Perrella, che presenta un ricco palinsesto con quattro mostre e un programma multidisciplinare che spazia tra arti visive, musica, cinema e urbanistica. Dopo mesi di preparazione e ripristino degli spazi, il museo si ripropone come un luogo aperto, accessibile e culturalmente vitale, riflettendo la capacità di Roma di reinventarsi e l’energia creativa che ne attraversa il tessuto. La programmazione, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo, si estenderà fino ad aprile 2026 e vede il MACRO riaffermare la sua vocazione di spazio sperimentale e accogliente. Oltre alla riapertura degli spazi per la didattica, l’evento inaugura il nuovo cinema del MACRO come infrastruttura permanente e vede il ritorno del bar e del ristorante rinnovato, Materia. L’apertura è concepita come una grande festa per la città: per questo, da venerdì 12 a domenica 14 dicembre, l’ingresso sarà gratuito per tutte le attività.
Le quattro mostre che raccontano la capitale
La nuova stagione si apre simultaneamente con quattro mostre l’11 dicembre, componendo un racconto corale e stratificato che ben rappresenta l’approccio della nuova direzione artistica. Questa narrazione, che si estende fino ad aprile 2026, intreccia linguaggi differenti per raccontare la città come un laboratorio in costante trasformazione, unendo passato recente e futuro prossimo.
La collettiva UNAROMA, a cura di Cristiana Perrella e Luca Lo Pinto, è visibile fino al 6 aprile 2026. L’esposizione offre un’immagine della scena artistica romana ibrida e in continuo fermento, presentando opere e interventi di oltre 70 artisti di diverse generazioni e linguaggi, in un allestimento di Parasite2.0. La mostra è articolata in tre tempi (Set, Live, e Off) per alternare momenti di stasi e di azione. Live, ad esempio, accoglie a cadenza settimanale interventi dal vivo, concerti, dj set, conversazioni e laboratori. Inoltre, il progetto Off commissiona appuntamenti realizzati nelle loro sedi da spazi indipendenti romani, attivando progettualità autonome ma connesse alla mostra.
Parallelamente, One Day You’ll Understand. 25 anni da Dissonanze, a cura di Cristiana Perrella, è dedicata al celebre festival Dissonanze che ha animato Roma tra il 2000 e il 2010. Fino al 22 marzo 2026, la mostra restituisce, tramite un ampio archivio visivo e sonoro, lo spirito pionieristico di un’esperienza che ha trasformato Roma in un crocevia internazionale per la musica elettronica, la cultura digitale e l’arte. Il festival ha unito suono, immagine e architettura, occupando luoghi simbolo della città, come Pietralata, il Palazzo dei Congressi e la Cappa Mazzoniana della Stazione Termini.
Sguardi internazionali e riflessioni sull’abitare
Due ulteriori esposizioni completano il quadro, proponendo uno sguardo che va oltre i confini della Capitale. Jonathas de Andrade. Sorelle senza nome, a cura di Cristiana Perrella, è visibile fino al 6 aprile 2026. La mostra presenta un nuovo video dell’artista brasiliano, commissionato da Conciliazione 5 e prodotto da Fondazione In Between Art Film. Il video è frutto di una ricerca su una comunità di suore che negli anni Sessanta in Brasile intrecciò spiritualità e impegno politico. Minacciate dalla dittatura militare, queste donne si trasferirono a Roma, continuando come laiche la loro azione a favore degli oppressi. Attraverso materiali d’archivio e testimonianze dirette, de Andrade tesse un dialogo ideale tra Belo Horizonte e Roma, restituendo la forza poetica e politica di una pratica collettiva di libertà e resistenza.
Infine, Abitare le rovine del presente, a cura di Giulia Fiocca e Lorenzo Romito (Stalker), aperta fino al 22 marzo 2026, riflette sui processi di rigenerazione urbana che hanno rimodulato la struttura urbanistica di Roma. L’esposizione deriva da una parte del progetto Agency for Better Living, presentato al Padiglione Austria della Biennale di Architettura 2025, che mette a confronto le esperienze di Roma e Vienna sulle possibili forme di abitare nell’attuale contesto di crisi ambientale e sociale. La mostra parte dall’assunto che la Capitale si sia rinnovata nel tempo grazie a processi ciclici di rigenerazione nati “dal basso”, presentando pratiche spontanee di riutilizzo e spazi capaci di generare strategie di adattamento sociale ed ecologico.
Il MACRO tra cinema e public program
La riapertura del MACRO è anche l’occasione per inaugurare il suo nuovo cinema, una sala nel cuore della città con un ricco palinsesto di proiezioni e incontri. Fino al 6 aprile 2026, la prima rassegna del nuovo cinema MACRO, Cine-città, a cura di Sergio Sozzo e Sara Pirone in collaborazione con il CSC-Cineteca Nazionale, è dedicata interamente alla scena cinematografica romana. Ogni venerdì saranno presentati registi emergenti che introdurranno il loro ultimo film, offrendo uno sguardo sulla vivace scena capitolina. Inoltre, ogni domenica mattina il MACRO proporrà una visione di Roma attraverso film scelti e introdotti da noti registi, italiani e internazionali, attivi in città. La programmazione del cinema sarà gratuita fino al 4 gennaio 2026.
Tutte le mostre della stagione saranno affiancate da una ricca componente di eventi live, dando vita a un intenso e continuo public program. Concerti, performance, incontri e momenti di approfondimento si intrecceranno per tutta la durata della stagione, trasformando il museo in un luogo di esperienza collettiva, dove l’ascolto e la partecipazione diventano parte integrante della proposta culturale. Il MACRO inaugura così una nuova fase del suo percorso, fondata sul dialogo con la città e sulla capacità di trasformare le sue energie in visioni condivise, anche grazie al contributo dei Servizi educativi, formazione e didattica, che rendono tangibile l’idea di un museo aperto alla collettività.
Info utili
- Dove: MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, via Nizza, 138 – 00198 Roma.
- Quando: Il MACRO riapre dall’11 dicembre 2025.
- UNAROMA, Jonathas de Andrade. Sorelle senza nome, Cine-città: 11 dicembre 2025 – 6 aprile 2026.
- One Day You’ll Understand. 25 anni da Dissonanze, Abitare le rovine del presente: 11 dicembre 2025 – 22 marzo 2026.
- Apertura Straordinaria/Ingresso:
- OPENING: giovedì 11 dicembre 2025, ore 18.00-22.00.
- INGRESSO GRATUITO: venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 dicembre 2025 per tutte le attività.
- La programmazione del cinema sarà gratuita fino al 4 gennaio 2026.
- Ristorazione: Ristorante Materia (aperto dal martedì al sabato 12.00-16.00, venerdì e sabato anche 20.00-1.00, domenica 12.00-16.00).
(UNAROMA. Installation view of the exhibition at MACRO, Roma, 2025)
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