- Cosa: Un’intera giornata di performance, danza contemporanea e arti visive dedicata all’eredità intellettuale di Pier Paolo Pasolini.
- Dove e Quando: Roma, WDA Accademia Europea di Danza (Via della Magliana 63/E), sabato 29 novembre 2025.
- Perché: Per esplorare, attraverso il movimento e la corporeità, la poetica di uno dei più grandi intellettuali del Novecento, tra riflessioni sull’identità e dialogo tra generazioni.
Il rapporto tra Pier Paolo Pasolini e la corporeità è sempre stato viscerale, un nodo cruciale attorno al quale si è avvolta gran parte della sua produzione letteraria e cinematografica. A Roma, città che lo scrittore ha amato e narrato nelle sue contraddizioni più aspre, torna a vivere questo legame attraverso il progetto Il corpo danzante: omaggio a Pier Paolo Pasolini. Ideato dalla Mandala Dance Company sotto la direzione artistica di Paola Sorressa, l’evento si configura non come una semplice commemorazione, ma come una rilettura attiva e pulsante del pensiero pasoliniano. L’iniziativa, sostenuta dal Ministero della Cultura e vincitrice dell’avviso Roma Creativa 365, trasformerà gli spazi della WDA Accademia Europea di Danza in un laboratorio vivente dove il gesto atletico e artistico si fa portavoce di istanze sociali e poetiche.
L’appuntamento del 29 novembre si distingue per la sua natura multidisciplinare, mettendo in dialogo la danza con le arti visive e la filosofia. Non si tratta solo di assistere a uno spettacolo, ma di partecipare a un percorso che indaga la “carne” della cultura contemporanea, proprio come Pasolini indagava la carne della sua Roma. Attraverso linguaggi coreografici differenti, che spaziano dalla ricerca di autori emergenti alle firme di maestri affermati, il progetto mira a restituire la complessità dell’immaginario dell’intellettuale friulano, dimostrando quanto le sue intuizioni sulla diversità, sulla sacralità del corpo e sulla trasformazione sociale siano ancora, dolorosamente e magnificamente, attuali.
Lo spazio intimo e l’archetipo: il programma pomeridiano
Il sipario, metaforico e fisico, si alzerà nel pomeriggio con una serie di performance site specific pensate per dialogare direttamente con l’architettura e l’atmosfera del luogo. Alle 15:30, la WDA ospiterà tre lavori che esplorano dimensioni molto diverse dell’esperienza umana. Si parte con Locker_room di Giovanni Careccia, una produzione Lost Movement interpretata da Alessandro Bonacina. Qui l’indagine si sposta in un luogo liminale e spesso ignorato: lo spogliatoio. Questo spazio, solitamente di passaggio, diventa il palcoscenico emotivo dell’atleta, una “dimensione sospesa” dove la preparazione fisica cede il passo alla vulnerabilità interiore, mettendo a nudo l’uomo dietro la performance sportiva.
A seguire, il pubblico potrà assistere a Conclusioni Provvisorie di e con Camilla Montesi (produzione Scenario Pubblico). L’artista porta in scena una riflessione di matrice sartriana sull’identità, trasformando concetti filosofici in azione scenica. Il focus è sul rapporto ambivalente con l’applauso e il giudizio esterno, un tema che risuona potentemente nell’era dell’esposizione mediatica continua. Chiude la sessione pomeridiana Arca – Archè di Debora Renzi, interpretata dai danzatori della Mandala Dance Company. Vincitrice della call NVED 2025, questa pièce è un viaggio nella memoria fluida. L’acqua, elemento primordiale, diventa simbolo di trasformazione continua, mentre il corpo dei danzatori si fa “contenitore di tracce umane”, evocando un passato archetipico che continua a scorrere nel presente.
Visioni notturne: follia, coscienza e diversità
La serata, con inizio alle 20:30, alza il tiro sulla riflessione teorica pasoliniana attraverso due creazioni originali di grande impatto. Il tema della diversità come forma di lucidità estrema è al centro di Bisogna essere folli per essere chiari, opera firmata dal maestro Joseph Fontano. In scena, i danzatori dell’AED, affiancati dalla Mandala Dance Company e da Luca Di Paolo, daranno corpo alle parole di Pasolini, esplorando quel confine sottile dove la follia non è perdita di senno, ma acquisizione di una verità superiore, troppo accecante per essere compresa dalle convenzioni borghesi. È un lavoro che promette di scuotere, utilizzando il linguaggio della danza contemporanea per veicolare messaggi dirompenti.
Il culmine del progetto è rappresentato dal debutto di Il corpo danzante. Omaggio a Pier Paolo Pasolini, coreografia di Paola Sorressa su musiche originali di Sergio De Vito. Quest’opera si propone di rileggere in chiave contemporanea il libretto Vivo e Coscienza, uno dei testi meno frequentati ma più densi dell’autore. La Sorressa guida i danzatori della sua compagnia in un’indagine su identità e moto interiore, cercando di tradurre in movimento la tensione dialettica tra l’esistere biologicamente (il Vivo) e la consapevolezza morale (la Coscienza). La produzione sarà anticipata da una pièce corale, frutto della residenza laboratoriale settimanale, che vedrà tutti i partecipanti celebrare la potenza poetica dei corpi nella loro astrazione più assoluta.
Un dialogo aperto sulla cultura a Roma
Al termine delle rappresentazioni, il progetto non si chiude nel silenzio del “dopo spettacolo”, ma si apre al confronto attraverso una tavola rotonda con i protagonisti. È un momento fondamentale per culturalmente, il contenitore ideato dalla Mandala Dance Company, che mira a creare un ponte tra artisti e pubblico. Discutere di Pasolini oggi, in un contesto di danza, significa interrogarsi sul ruolo dell’arte nella società contemporanea: può il corpo danzante essere ancora strumento di critica sociale? Può la performance restituire quella “disperata vitalità” che Pasolini cercava nelle borgate romane e nei classici greci?
L’evento si inserisce in un quadro più ampio di valorizzazione culturale sostenuto dalle istituzioni, tra cui Roma Capitale e Zètema Progetto Cultura. La scelta di rendere l’ingresso gratuito (seppur con prenotazione) sottolinea la volontà di rendere questi contenuti accessibili, democratici, proprio come l’arte pubblica dovrebbe essere. In un periodo storico in cui la fruizione culturale rischia di diventare elitaria o puramente intrattenitiva, iniziative come questa, che uniscono la formazione (tramite i laboratori e le residenze) alla produzione artistica di alto livello, rappresentano un polmone vitale per il tessuto artistico della capitale.
Info utili
- Indirizzo: WDA Accademia Europea di Danza, Via della Magliana 63/E, Roma.
- Orari:
- Ore 15:30: Performance site specific.
- Ore 20:30: Spettacoli serali e tavola rotonda.
- Ingresso: Gratuito.
- Prenotazione: Obbligatoria tramite email.
- Come arrivare:
- Treno: Stazione Villa Bonelli (linea FL1), poi 300m a piedi.
- Bus: Linee 128, 780, 781 (fermata Magliana/Santa Passera).
- Ciclabile: Accessibile tramite la pista ciclabile del Tevere.

