Un nuovo e affascinante spettacolo si prepara a incantare il pubblico romano: “L’Oreste”, scritto da Francesco Niccolini e interpretato dall’attore Claudio Casadio, sarà in scena allo Spazio Diamante dal 24 al 26 ottobre. Questo unico evento teatrale, arricchito dalla regia di Giuseppe Marini, mescola poesia e dramma, creando un’esperienza visiva e narrativa attraverso l’uso di animazioni grafiche potenti e innovative.
Un viaggio tra poesia e drammaticità
“L’Oreste” affronta temi complessi e delicati legati alla malattia mentale, riuscendo a combinare momenti di struggente poesia con toni teneramente comici. La trama ruota attorno a Oreste, un uomo internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. Seguiamo la sua vita attraverso le sue vicende drammatiche e il modo in cui affronta il dolore e l’abbandono. Riceve la visita costante dei suoi fantasmi, interagendo in un universo che alterna il reale all’immaginario.
L’animazione gioca un ruolo chiave nella rappresentazione, elevando la scenografia a una narrativa vivente che trascende il teatro convenzionale. Grazie alla collaborazione con l’illustratore Andrea Bruno e il Festival Lucca Comics, l’interazione tra il fumetto animato e la performance teatrale sfocia in quella che si chiama “Graphic Novel Theater”. Così, lo spettacolo trasforma il viaggio dell’Oreste in una dimensione onirica e psicologica che include i suoi sogni, incubi e visioni.
La storia e la complessità dell’Oreste
La storia di Oreste è emblematica di una vita segnata da eventi tristi e traumatici: abbandonato da piccolo, sopravvive a numerosi istituti, e con il tempo il suo percorso si intreccia con la morte della sorella, le partenze del padre e la violenza della madre. Nonostante l’allegria apparente e il fare artistico che lo connota, revela sullo sfondo la triste realtà della società nei confronti delle malattie mentali e dell’abbandono emotivo. Parla con chiunque gli capiti a tiro, incluso Ermes, il suo compagno di stanza immaginario, illustrando una complessa rievocazione del passato.
La rappresentazione offre uno sguardo intimo sui legami affettivi mancati e sulle difficoltà che contraddistinguono i rapporti umani, mettendo in luce come spesso la vita sia impietosa e non riservi sconti. Questo viaggio emotivo dall’immenso potenziale visivo e psicologico incoraggia la riflessione sul significato di differenze e accettazione.
Il contributo artistico e il valore dello spettacolo
L’apporto artistico allo spettacolo è notevole: dalle musiche originali di Paolo Coletta al light design di Michele Lavanga, ogni elemento contribuisce a creare un’atmosfera immersiva. Virtuosismi visivi e narrativi convivono armoniosamente, grazie alla collaborazione di professionisti come Imaginarium Creative Studio, Helga Williams per i costumi e Francesco Cavessi per la fonica.
Claudio Casadio, oltre ad essere protagonista sulla scena, collabora anche alla drammaturgia, dimostrando una sensibilità attoriale che rende il personaggio di Oreste indimenticabile. Con la regia di Giuseppe Marini, lo spettacolo si afferma come un evento teatrale di grande impatto, capace di dialogare con linguaggi diversi e raggiungere un pubblico ampio e variegato.
Info utili
Lo spettacolo “L’Oreste” andrà in scena allo Spazio Diamante di Roma, situato in Via Prenestina 230/B, dal 24 al 26 ottobre. Sono previste tre rappresentazioni: venerdì alle 20:30, sabato alle 19:00 e domenica alle 17:00. I biglietti sono accessibili a tutti, con offerte che variano tra 18 e 10 euro, grazie alla formula del Biglietto Flessibile che include opzioni “Supporter”, “Standard” e “Agevolato”.
(Foto: credits ph Tommaso Le Pera )
