Il palcoscenico romano si prepara ad accogliere un evento imperdibile: la ventesima edizione di Short Theatre. Dal 5 al 14 settembre, il festival internazionale di creazione contemporanea e performing arts ritorna con un programma ricco e diversificato. Le locations includono il Mattatoio di Roma, il Teatro India, il Teatro Vittoria e il Palazzo dei Congressi. Una celebrazione multiculturale che abbraccia artisti provenienti da diverse parti del mondo, focalizzandosi su nuovi immaginari e linguaggi.
Un ventennale di creatività e connessioni globali
Dal 2005, il festival Short Theatre è stato un punto di riferimento per la scena artistica contemporanea a Roma. Quest’anno segna un traguardo simbolico con la sua ventesima edizione che porta in primo piano un mosaico di artisti nazionali e internazionali. Il festival ospiterà oltre 35 compagnie e artisti da Italia, Spagna, Grecia, Filippine, Iran, Libano, e molti altri paesi, in un evento che punta a mappare le geografie meno esplorate del Sud ed Est Globale.
Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura di Roma Capitale, sottolinea l’importanza di Short Theatre: “Vent’anni sono un traguardo significativo che conferma il festival come un tassello fondamentale per la creazione contemporanea a Roma”. Il programma di quest’anno si compone di oltre 70 appuntamenti, offrendo un’opportunità unica per esplorare nuove pratiche artistiche e linguaggi. Le locations scelte non sono solo spazi espositivi, ma veri e propri punti di incontro tra arte, pensiero critico e comunità.
Innovazione, accessibilità e partecipazione
Short Theatre 2025 vede il debutto del nuovo gruppo curatoriale, composto da Silvia Bottiroli, Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Michele Di Stefano. Il festival si pone come uno spazio di creazione artistica che promuove la transdisciplinarietà e l’accessibilità. L’approccio partecipativo mira a coinvolgere le comunità locali e a promuovere l’inclusività, rendendo il festival un luogo di dialogo e innovazione culturale.
Nuove sinergie caratterizzano questa edizione, con collaborazioni che spaziano dalla media company Urban Vision alla casa di produzione cinematografica Grøenlandia. Un esempio è l’uso di maxi-led screen, attraverso cui Urban Vision trasmetterà le performance del festival, trasformando gli spazi urbani in un ponte tra spettacoli e città. Inoltre, nuove iniziative come “Ambienti” e “A Land in A Land” danno vita a spazi creativi che sfidano i confini convenzionali e invitano il pubblico a immergersi nella sperimentazione.
Un panorama di linguaggi e generazioni artistiche
Il programma di ST25 propone la co-Creazione di nuove pratiche artistiche e l’incontro tra generi diversi. Tra gli eventi di spicco vi sono “A little bit of the moon” di Anne Teresa De Keersmaeker e Rabih Mroué, e “U. (Un canto)” di Alessandro Sciarroni. La varietà e la molteplicità delle proposte mettono in luce il potere espressivo della performance contemporanea.
Da “We Came to Dance” di Ali Asghar Dashti&Nasim Ahmadpour alle riflessioni sul corpo e la danza di artisti come Vincent Giampino e Elena Antoniou, il festival abbraccia una vasta gamma di esperienze che stimolano la percezione e il pensiero. Dagli spettacoli più contemplativi che affrontano tematiche come la memoria ancestrale e l’immaginario queer, alle performance che celebrano l’identità e la musicalità locale, Short Theatre si riconferma come uno spazio di inclusione e innovazione.
Info utili
Short Theatre 2025 si terrà dal 5 al 14 settembre in diverse locations a Roma. Gli spazi includono il Mattatoio a Testaccio, il Teatro India, il Teatro Vittoria e il Palazzo dei Congressi. Grazie al supporto dei partner e delle istituzioni culturali, il festival offre anche accesso gratuito e formati partecipativi per tutte le età.
Per ulteriori dettagli su orari, biglietti e programmazione, gli spettatori possono consultare i canali ufficiali dedicati a Short Theatre.
(Foto: Clara Delorme_Le Repos_©Anouk_Maupu)