- Cosa: XVIII Edizione del Roma Festival Barocco, rassegna internazionale di musica antica.
- Dove e Quando: Roma, varie location (Trinità dei Monti, S. Agnese in Agone, Camera dei Deputati), dal 30 novembre al 22 dicembre 2025.
- Perché: Un percorso musicale d’eccellenza che unisce la stravaganza barocca al tema universale della pace, con ospiti illustri come Jordi Savall.
Torna nella Capitale uno degli appuntamenti più attesi per gli amanti della musica colta: il Roma Festival Barocco. Giunto alla sua XVIII edizione, il festival si conferma non solo come una vetrina di eccellenza artistica, ma come un laboratorio di pensiero che, attraverso le note, indaga le complessità dell’animo umano. Quest’anno, la rassegna si svolge dal 30 novembre al 22 dicembre 2025, abitando alcuni dei luoghi più suggestivi della città eterna, dal Monastero di Trinità dei Monti alla splendida cornice di Sant’Agnese in Agone.
L’idea stessa di Barocco evoca da sempre immagini di stravaganza, bizzarria e complessità formale. È un’arte che sfida il prevedibile, dove l’ornamento eccessivo e il movimento incessante rispecchiano un immaginario in fermento. Tuttavia, in questa edizione 2025, la direzione artistica ha voluto andare oltre l’estetica, proponendo una chiave di lettura profonda e attualissima: la Musica per la pace. In un’epoca segnata da incertezze, il festival suggerisce come le “alterità radicali”, che nel Seicento come oggi nascondono conflitti, debbano trovare una compatibilità pacifica proprio attraverso un grado superiore di complessità e armonia.
L’armonia come risposta al conflitto
Il cuore concettuale di questa edizione risiede nella capacità della musica barocca di unire gli opposti. Le stravaganze delle azioni umane e le bizzarrie dell’immaginario trovano nel pentagramma, e in particolare nella solida struttura del basso continuo, quella coesione necessaria per dare un senso unitario alle avventure della vita. È un messaggio potente: la pace non è assenza di complessità, ma la sua armonizzazione. Questo tema è reso tangibile dalla scelta di dare un senso civile al rituale religioso e artistico, in linea con il cristianesimo universalistico della Controriforma.
Particolarmente significativa è la collaborazione internazionale con il Festival di Musica Barocca di Kiev. Un ponte culturale sostenuto dalle istituzioni italiane che vede unite le tradizioni musicali dei due paesi. Questo dialogo ha già dato frutti emozionanti, come l’esecuzione della Messa del Ss. Natale di Alessandro Scarlatti, che ha visto fianco a fianco cantanti ucraini e strumentisti italiani. Un preludio simbolico che troverà il suo compimento nella chiusura del festival romano, ribadendo come la musica corale ecclesiale possa rappresentare un veicolo di pacificazione collettiva, mescolando sacro e profano, esperienza individuale e destino comune.
I protagonisti: da Jordi Savall ai nuovi talenti
Il cartellone di quest’anno si presenta ricco e variegato, spaziando dai grandi maestri alle nuove promesse dell’esecuzione storicamente informata. Spicca senza dubbio l’evento del 12 dicembre presso la Camera dei Deputati, dove il maestro Jordi Savall, leggenda vivente della viola da gamba, dirigerà un programma intitolato Il giardino delle Esperidi. Dall’Antico al Nuovo Mondo, accompagnato da Xavier Diaz-Latorre e David Mayoral. La presenza di Savall eleva il prestigio della manifestazione, offrendo al pubblico romano un’occasione rara di ascoltare uno dei massimi interpreti mondiali del repertorio antico.
Ma il festival offre molto altro. Si inizia il 30 novembre con l’Ensemble Odhecaton diretto da Paolo da Col, impegnato nella Missa ‘Alla Palestrina’ di Alessandro Scarlatti, preceduta da una presentazione letteraria. Il programma prosegue con incursioni nella polifonia rinascimentale e barocca grazie ai Gesualdo Six (2 dicembre) e ai virtuosismi dell’ensemble I Bassifondi (4 dicembre) con una serenata a tre voci. Non mancano momenti di contaminazione e rilettura contemporanea, come lo spettacolo Who’s afraid of Baroque? di Soqquadro Italiano (6 dicembre), che promette di scardinare le convenzioni dell’ascolto tradizionale.
Un finale nel segno di Scarlatti e della tradizione
La chiusura del festival è affidata a un evento di straordinaria caratura simbolica e artistica. Lunedì 22 dicembre, nella chiesa di Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona, l’Ensemble Festina Lente diretto dal Maestro Michele Gasbarro eseguirà la Messa per la Notte del Ss. Natale (1707) di Alessandro Scarlatti. Questo concerto, che sarà ripreso dalla Rai, rappresenta la sintesi perfetta del percorso intrapreso: la magnificenza della musica romana che celebra il Natale, unendo idealmente gli ascoltatori in un messaggio di speranza e bellezza.
Prima del gran finale, il festival dedica spazio anche alla tradizione popolare e alla formazione. Il 18 dicembre, una festa speciale per i bambini vedrà protagoniste le zampogne di Monte Sant’Angelo, portando le musiche della tradizione natalizia tra la Chiesa di San Salvatore alle Coppelle e la piazza antistante. Inoltre, ampio spazio è dedicato agli strumenti a tastiera storici, con concerti di Ulrika Davidsson al clavicordo, Hans Davidsson all’organo e Kohei Tekeoka al clavicembalo, che esploreranno l’eredità di maestri come Frescobaldi e Bach, tracciando linee di connessione tra l’Italia e il nord Europa.
Info utili
Ecco i dettagli pratici per partecipare agli eventi del XVIII Roma Festival Barocco:
- Periodo: Dal 30 novembre al 22 dicembre 2025.
- Luoghi principali: Monastero di Trinità dei Monti (Refettorio dei Minimi), Chiesa di Sant’Agnese in Agone, Chiesa di Santa Maria dell’Anima, Camera dei Deputati.
- Biglietti:
- Ingresso a pagamento (€ 15,00) per la maggior parte dei concerti serali al Refettorio dei Minimi.
- Ingresso libero per l’evento inaugurale (30 novembre, ore 16:00), il concerto del 9 dicembre e la festa per i bambini del 18 dicembre.
- Ingresso su invito per il concerto alla Camera dei Deputati (12 dicembre).
- Prenotazioni: Disponibili dal 10 dicembre 2025 per l’evento finale a Sant’Agnese in Agone.

