- Cosa: Concerto della musicista italo-svizzera Kety Fusco.
- Dove e Quando: Valmontone, Salone del Principe di Palazzo Doria Pamphilj. Domenica 30 novembre, ore 18:30.
- Perché: Un’esperienza sonora immersiva che fonde l’arpa elettrica con l’elettronica organica, in una location storica d’eccezione.
La sperimentazione sonora contemporanea incontra il fasto del Barocco laziale in un appuntamento che promette di ridefinire i confini tra musica classica ed elettronica. Domenica 30 novembre, le sale affrescate di Palazzo Doria Pamphilj a Valmontone ospiteranno una performance unica nel suo genere: quella di Kety Fusco. Nota per il suo approccio rivoluzionario all’arpa, l’artista italo-svizzera trasformerà il Salone del Principe in una cassa di risonanza per vibrazioni che spaziano dall’ambient più etereo alle manipolazioni elettroniche più audaci. Non si tratta di un semplice concerto, ma di un tassello fondamentale all’interno della rassegna Valmontone Unplugged, un progetto che mira a recuperare la dimensione più intima e profonda dell’ascolto musicale.
L’evento rappresenta un’occasione rara per vedere all’opera un’artista che ha saputo sradicare uno degli strumenti più antichi e connotati della storia della musica, l’arpa, dal suo contesto tradizionale, proiettandolo violentemente e meravigliosamente nel futuro. In un’epoca dominata dalla fruizione veloce e distratta, la scelta di un luogo così carico di storia impone un rallentamento, invitando il pubblico a una connessione diretta e senza filtri con la materia sonora.
L’arpa come non l’avete mai sentita
Nell’immaginario collettivo, l’arpa è spesso associata a sonorità angeliche, delicate, quasi impalpabili. Kety Fusco distrugge e ricostruisce questo stereotipo con la precisione di un chirurgo sonoro. Definita come una delle voci più originali della scena internazionale, la musicista utilizza l’arpa elettrica non solo come strumento melodico, ma come un vero e proprio generatore di suoni, un dispositivo espressivo capace di tessere trame complesse di elettronica organica. La sua ricerca si muove nel territorio della sound art, dove il gesto fisico sulla corda diventa segnale elettrico, manipolato e distorto per creare paesaggi acustici immersivi.
La performance prevista nel Salone del Principe non sarà un’esecuzione passiva, ma un rituale acustico. L’acustica naturale della sala storica dialogherà con l’amplificazione moderna, creando un cortocircuito temporale affascinante. L’artista porta in scena un linguaggio che intreccia la purezza del suono analogico con le infinite possibilità del digitale, offrendo agli spettatori un’esperienza che è al contempo visiva e uditiva. È la dimostrazione di come la tecnologia, se guidata da una visione artistica solida, possa amplificare l’anima di uno strumento secolare anziché oscurarla.
Da Iggy Pop alle avanguardie europee
Il percorso artistico di Kety Fusco è costellato di riconoscimenti e collaborazioni che testimoniano il suo standing internazionale. Tra le tappe più significative della sua carriera recente spicca senza dubbio la collaborazione con l’icona del rock Iggy Pop. Il loro incontro artistico ha dato vita al singolo SHE, tratto dall’album BOHÈME, un lavoro che ha sancito la capacità della Fusco di dialogare con mondi apparentemente distanti. Portare l’arpa elettrica a confrontarsi con la voce graffiante e viscerale di una leggenda del punk rock non è solo un esercizio di stile, ma una dichiarazione di intenti: non esistono barriere di genere che non possano essere abbattute.
Questa apertura verso contaminazioni diverse è il cuore pulsante della sua produzione. L’album BOHÈME è un manifesto di questa libertà creativa, un viaggio onirico che ha consolidato la sua posizione come punto di riferimento nella scena dell’elettronica europea. A Valmontone, il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare dal vivo questa evoluzione, percependo la maturità di un’artista che ha saputo trasformare la propria formazione classica in un trampolino di lancio verso l’ignoto. La sua presenza nel cartellone del festival conferma la volontà degli organizzatori di offrire proposte di altissimo profilo, capaci di attrarre non solo gli appassionati del genere, ma chiunque sia alla ricerca di bellezza non convenzionale.
Il rito dell’ascolto a Palazzo Doria Pamphilj
Il contesto in cui si inserisce questo evento è tanto importante quanto l’artista stessa. Valmontone Unplugged non è un festival come gli altri; è un manifesto contro la frenesia moderna. Concepito per valorizzare l’intimità e la qualità dell’ascolto, il festival propone performance essenziali, ravvicinate, dove la barriera tra artista e pubblico si assottiglia fino quasi a scomparire. L’ingresso gratuito (seppur con prenotazione obbligatoria per via dei posti limitati) sottolinea la volontà di rendere la cultura accessibile, democratica, parte integrante della vita della comunità.
L’evento è curato dall’Hub Culturale di Valmontone, un progetto gestito da DiSCo Lazio che sta portando avanti un’importante opera di rigenerazione culturale. Trasformare luoghi storici in laboratori contemporanei significa mantenerli vivi, evitare che diventino semplici musei di se stessi. Nel corso dell’anno, Palazzo Doria Pamphilj ha visto alternarsi jazz, fumetto d’autore, mostre e residenze artistiche, dimostrando come il patrimonio storico-artistico del territorio possa diventare un palcoscenico vibrante per la creatività odierna. Il concerto di Kety Fusco è l’ennesima riprova di questa missione: far risuonare le pietre antiche con le frequenze del presente.
Info utili
- Ingresso: Gratuito (posti limitati).
- Prenotazione: Obbligatoria tramite Eventbrite o sito ufficiale.
- Indirizzo: Palazzo Doria Pamphilj, Valmontone (RM).
