- Cosa: Una maratona di reportage, dibattiti, poesia performativa e concerti.
- Dove e Quando: Hacienda (Roma), Giovedì 11 Dicembre dalle 18:00.
- Perché: Per analizzare i conflitti odierni attraverso un approccio multidisciplinare e costruttivo.
In un momento storico caratterizzato da tensioni geopolitiche crescenti e da una narrazione mediatica spesso frammentata, diventa fondamentale creare spazi di aggregazione che permettano di fermarsi a riflettere. È con questo spirito che nasce l’evento Scenari di Pace, un appuntamento multidisciplinare organizzato da Oasi Culturale che trasformerà gli spazi di Hacienda, in via dei Cluniacensi a Roma, in un laboratorio di pensiero critico e partecipazione civile.
L’iniziativa, vincitrice dell’Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, si propone di indagare il presente internazionale non solo attraverso l’analisi politica, ma anche tramite il potere evocativo dell’espressione artistica. Dalle proiezioni di documentari ai talk istituzionali, fino alla poesia performativa e alla musica dal vivo, la serata è concepita come un percorso fluido che guida lo spettatore dalla presa di coscienza alla speranza di un cambiamento possibile. Non si tratta solo di osservare la guerra, ma di cercare attivamente, attraverso il dialogo e la cultura, le chiavi per costruire un futuro più equo.
Testimonianze dirette: il reportage come verità
La serata prenderà il via con un focus stringente sulla situazione in Medio Oriente, affidato allo sguardo attento di chi vive e documenta la realtà sul campo. La prima parte dell’evento sarà dedicata alla proiezione dei video-reportage curati da Velania Mesay, giornalista e documentarista italo-etiope già nota per i suoi lavori su Internazionale, e dalla ricercatrice e sociologa Micol Meghnagi. I loro lavori offrono una prospettiva documentata e priva di filtri sulle dinamiche che attraversano la Cisgiordania e la società israeliana.
Nello specifico, il pubblico potrà assistere a A Hebron i palestinesi resistono alla violenza dei coloni, un documento che racconta la difficile quotidianità di una città divisa, dove le restrizioni e le aggressioni sono aumentate drasticamente dopo il 7 ottobre 2023. Parallelamente, verrà mostrato Gli attivisti israeliani contro la guerra, un reportage che dà voce a quella parte della società civile israeliana — composta da giovani, anarchici e movimenti anti-occupazione — che rifiuta la logica del conflitto armato e persegue l’ideale di una convivenza pacifica. Questo segmento iniziale non serve solo a informare, ma a porre le basi emotive e conoscitive per il dibattito successivo, dimostrando come la resistenza nonviolenta sia una realtà viva e pulsante anche nei contesti più drammatici.
Diplomazia e Società Civile a confronto
A seguito delle proiezioni, il palco di Hacienda ospiterà il talk centrale della manifestazione, moderato da Cecilia Lavatore, docente e campionessa di Poetry Slam. Il dibattito intende esplorare le vie d’uscita diplomatiche e il ruolo che la società civile può e deve assumere di fronte alle crisi umanitarie. Non si tratterà di una semplice tavola rotonda teorica, ma di un confronto tra personalità attive sul campo dei diritti umani e rappresentanti delle istituzioni.
Tra gli ospiti figurano Don Mattia Ferrari, cappellano di bordo della ONG Mediterranea, la cui esperienza diretta nelle rotte migratorie offre uno spaccato crudo sulle conseguenze dei conflitti globali. Insieme a lui dialogheranno figure politiche come Arturo Scotto, membro della Flotilla per Gaza, e i consiglieri capitolini Valeria Baglio e Giovanni Zannola. L’obiettivo è superare la retorica della divisione per analizzare soluzioni concrete, interrogandosi su come la politica locale e internazionale possa interagire con l’attivismo per promuovere scenari di pace reali. La discussione mira a trasformare l’indignazione passiva in una riflessione costruttiva sulle responsabilità collettive e individuali.
La voce dell’arte: tra poesia e musica rock
La seconda parte della serata segnerà un cambio di registro, affidando il messaggio di pace al linguaggio universale dell’arte. Alle ore 20:00, Cecilia Lavatore tornerà in scena, questa volta in veste di performer, con lo spettacolo Amori e no. Accompagnata dalla cantautrice Marta La Noce, Lavatore porterà sul palco un atto unico che intreccia monologhi e musica strumentale. L’opera, vincitrice del bando SIAE “Per chi crea 2025”, indaga le relazioni umane e la frammentazione dell’identità femminile, trasformando l’intimità della scrittura in un rito collettivo di resistenza emotiva.
A chiudere l’evento sarà l’energia del concerto live del rapper 1989, artista noto per il suo sguardo lucido e disincantato sulla società contemporanea. Le sue liriche, descritte come semi-distopiche, raccontano le disuguaglianze e la vita negli spazi compressi della scala sociale. Sul palco sarà affiancato da una band completa e da ospiti d’eccezione, tra cui spicca Pierpaolo Capovilla, storica voce de Il Teatro degli Orrori. La presenza di Capovilla, figura di riferimento del rock alternativo italiano, sancisce l’importanza della musica come veicolo di denuncia sociale. Un finale potente che mira a trasformare la riflessione intellettuale accumulata durante la serata in pura energia partecipativa.
Info utili
- Ingresso: Gratuito (Prenotazione obbligatoria tramite i canali ufficiali dell’evento).
- Indirizzo: Hacienda, Via dei Cluniacensi 68, Roma.
- Orari: Apertura porte ore 18:00, chiusura evento ore 23:00.
- Accessibilità: La location è raggiungibile con i mezzi pubblici e dispone di spazi accessibili.
