- Cosa: La mostra “De Humana Mensura” e la performance di Linda Karshan.
- Dove e Quando: Roma, Palazzo della Cancelleria, dal 17 dicembre 2025 al 19 gennaio 2026.
- Perché: Un dialogo inedito tra il minimalismo performativo americano e l’architettura rinascimentale.
Dopo aver incantato il pubblico della Tate Modern e del British Museum, l’arte di Linda Karshan approda nel cuore pulsante della Città Eterna. Roma si prepara ad accogliere un evento che trascende la semplice esposizione artistica per diventare un vero e proprio atto di connessione temporale. Nelle sale cinquecentesche del Palazzo della Cancelleria, l’artista statunitense instaura un dialogo profondo con i maestri del passato, tessendo una trama invisibile che unisce la sensibilità contemporanea all’ordine armonico del Rinascimento.
La mostra, inserita nel contesto dell’Anno Giubilare della Speranza, rappresenta un omaggio alla capitale e alla sua storia millenaria. Per la prima volta, una selezione curata di opere provenienti da prestigiose collezioni italiane e internazionali viene riunita in un unico percorso narrativo. Non si tratta solo di osservare disegni o installazioni, ma di partecipare a un’esperienza in cui il segno grafico diventa la traccia tangibile di un respiro, di un movimento, di una presenza viva che interroga lo spazio circostante.
Geometrie dell’anima nel palazzo del Bramante
La scelta della location non è un semplice dettaglio logistico, ma parte integrante dell’opera stessa. Il Palazzo della Cancelleria, primo edificio costruito ex novo a Roma in stile rinascimentale, offre con il suo cortile bramantesco e le sue sale affrescate il palcoscenico ideale per la ricerca di Karshan. L’architettura del palazzo non funge da mero contenitore, ma agisce come partner silenzioso: le proporzioni auree e la solennità degli spazi storici risuonano con le griglie geometriche e le linee essenziali tracciate dall’artista americana.
Al piano nobile, nel Salone d’Onore, domina l’imponente ciclo di affreschi realizzato da Giorgio Vasari nel 1546. È qui che il contrasto si fa più vibrante: la ricchezza narrativa e la complessità manierista del Vasari, completata in soli cento giorni, si confronta con l’asciuttezza meditativa del segno di Karshan. La mostra, curata dall’architetto Laura Villani, si snoda principalmente nelle sale al piano terreno, ma l’energia del confronto permea l’intero edificio. Il visitatore è invitato a un attraversamento continuo tra la storia dell’arte codificata e l’immediatezza del gesto contemporaneo, in un percorso scandito dalle parole dell’artista che dialogano idealmente con Leonardo, Michelangelo, Platone e Alberti.
La coreografia interiore: il metodo Karshan
Al centro della produzione artistica di Linda Karshan vi è una pratica unica, che lei stessa definisce “coreografia interiore”. Sebbene i suoi esordi siano stati caratterizzati da composizioni espressive, dal 1994 l’artista ha sviluppato un metodo performativo rigoroso, in cui il disegno cessa di essere una mera rappresentazione per diventare la registrazione sismografica del corpo nello spazio. Ogni linea, ogni intersezione sulla carta è il risultato di un processo in cui il respiro, il movimento rotatorio e il conteggio ritmico del tempo si fondono in un unicum inscindibile.
Nutrita da approfonditi studi di psicologia e dalla convinzione platonica che l’universo sia ordinato numericamente, Karshan trasforma l’atto di disegnare in un rito. La carta ruota in senso antiorario, il corpo oscilla, e il segno grafico emerge come conseguenza naturale di questo stato di ascolto profondo. Le sue opere, che a un primo sguardo potrebbero apparire come astratte iterazioni geometriche, sono in realtà mappe di un’esperienza fisica e mentale. Sono la traduzione visiva di un ordine cosmico che l’artista percepisce e restituisce attraverso la semplicità del tratto, creando griglie che non imprigionano lo spazio, ma lo misurano e lo rivelano.
Un rituale sonoro per il Giubileo
L’apice di questo incontro tra antico e moderno si manifesterà durante l’inaugurazione, quando eccezionalmente verranno aperte al pubblico la Sala Vasari e il Salone Riario per ospitare un Walked Drawing. In questa performance, concepita appositamente per lo spazio storico romano, Linda Karshan utilizzerà il proprio corpo come strumento di disegno. Non ci saranno matite o pennelli, ma passi. I suoi spostamenti, guidati dal respiro e da un ritmo interiore, tracceranno linee invisibili sul pavimento, trasformando l’architettura in una cassa di risonanza.
Il “disegno camminato” genererà una misura sonora, un ponte uditivo tra la memoria delle pietre e la vitalità del presente. Il pubblico non sarà spettatore passivo, ma testimone di un atto che ribalta la prospettiva antropocentrica classica: non più l’uomo come misura di tutte le cose in senso di dominio, ma l’uomo in ascolto del cosmo, in sintonia con il messaggio del Giubileo della Speranza. Questa dimensione rituale restituisce all’arte la sua funzione originaria di connessione tra l’umano e l’universale, offrendo a Roma un’occasione rara per riflettere sul proprio ruolo nella storia e nel tempo presente.
Info utili
- Ingresso: Libero.
- Orari: Tutti i giorni (compresi i festivi) dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
- Indirizzo: Palazzo della Cancelleria, Piazza della Cancelleria 1, Roma.
- Aperture straordinarie: Sala Vasari e Salone Riario accessibili durante l’inaugurazione.
