- Cosa: Il gran finale della 27ª edizione del Festival Flautissimo con due prime d’eccezione tra narrazione e thriller.
- Dove e Quando: Teatro India (8 dicembre) e Teatro Torlonia (10-11 dicembre).
- Perché: Un’occasione unica per vedere due maestri della scena italiana esplorare l’intimità del mestiere attoriale e le inquietudini del contemporaneo.
La stagione culturale romana si arricchisce di un doppio appuntamento che promette di lasciare il segno nel panorama teatrale di fine anno. La ventisettesima edizione di Flautissimo, il festival diretto con lungimiranza da Stefano Cioffi e organizzato dall’Accademia Italiana del Flauto, si avvia verso la sua conclusione schierando due “pezzi da novanta” del teatro e del cinema italiano. Non si tratta di semplici repliche, ma di eventi che indagano la natura umana da prospettive diametralmente opposte: da un lato la riflessione meta-teatrale e intima di Fabrizio Bentivoglio, dall’altro la tensione psicologica e narrativa di Lucia Mascino.
Questi appuntamenti, inseriti nella prestigiosa sezione Parole, Teatro & Musica, confermano la vocazione multidisciplinare di un festival che, partito dalla musica, ha saputo abbracciare la letteratura e la performance a tutto tondo. Il pubblico capitolino avrà l’opportunità di vivere due esperienze immersive in due dei luoghi più suggestivi del circuito teatrale romano: il Teatro India e il Teatro Torlonia, spazi che per loro natura favoriscono un dialogo ravvicinato e vibrante tra spettatore e interprete.
L’arte di scomparire: il viaggio intimo di Bentivoglio
Lunedì 8 dicembre, il palcoscenico del Teatro India accoglierà il debutto romano di Piccolo almanacco dell’attore. Fabrizio Bentivoglio, volto iconico che ha attraversato decenni di cinema d’autore e teatro di ricerca, sceglie di spogliarsi di ogni maschera per compiere l’atto più difficile: raccontare se stesso attraverso la lente del proprio mestiere. Lo spettacolo, tratto dal suo omonimo libro edito da Baldini+Castoldi, non si configura come una lezione accademica o una celebrazione auto-referenziale, bensì come una confessione umile e ironica sulla vita “in prestito” dell’attore.
Bentivoglio guida la platea in un percorso che intreccia aneddoti personali e riflessioni universali sull’arte drammatica. Al centro della narrazione c’è il paradosso dell’invisibilità: la capacità dell’interprete di svanire per lasciare spazio al personaggio. Attraverso ricordi che spaziano dagli anni di formazione alla Civica Scuola d’Arte Drammatica fino ai set cinematografici condivisi con giganti come Gian Maria Volonté e Diego Abatantuono, o sotto la direzione di registi-“famiglia” come Gabriele Salvatores e Carlo Mazzacurati, Bentivoglio costruisce un mosaico emotivo. È un omaggio alla pazienza, allo studio dei dialetti, al rifiuto della scorciatoia dell’improvvisazione, ricordando al pubblico che il teatro è, prima di tutto, un luogo di ascolto sacro e di perenne ricominciamento.
Tra le ombre di Milano: il thriller psicologico della Mascino
L’atmosfera cambia radicalmente il 10 e 11 dicembre al Teatro Torlonia, dove andrà in scena in prima assoluta Teresa la notte. Qui, la luminosa presenza scenica di Lucia Mascino si immerge nelle tinte fosche di un thriller teatrale scritto da Paola Galassi e diretto da Giampiero Solari. La pièce ci trasporta in una Milano piovosa e livida, dove la quotidianità di una donna normale – madre e lavoratrice – viene improvvisamente incrinata da segnali inquietanti. La pioggia che scivola sui parabrezza diventa metafora di una visione offuscata, di una realtà che nasconde insidie invisibili.
La forza di questo monologo risiede nella sua capacità di trasformare elementi banali in vettori di angoscia: un collega troppo affascinante, un dettaglio fuori posto, lo schermo buio di un computer. La Mascino dà voce a Teresa, una donna che si trova a fronteggiare il “buco nero” della rete, un labirinto digitale dove le identità si confondono e le minacce diventano tangibili. Fondamentale nell’economia dello spettacolo è la colonna sonora originale composta da Stefano Fresi, che agisce non come semplice accompagnamento ma come una vera e propria scenografia sonora, amplificando i sospetti e trasformando la città in un dedalo di ombre e paure. È un’indagine sulla vulnerabilità contemporanea, che pone una domanda cruciale: cosa siamo disposti a fare per proteggere chi amiamo quando il pericolo non ha un volto definito?
Flautissimo 2025: un festival che legge il presente
La chiusura con Bentivoglio e Mascino sigilla un’edizione di Flautissimo che ha saputo, ancora una volta, intercettare le vibrazioni del presente. Sotto la direzione artistica di Stefano Cioffi, il festival si è confermato come un incubatore culturale capace di superare i confini di genere. La scelta di accostare un testo riflessivo e quasi saggistico come quello di Bentivoglio a una drammaturgia tesa e narrativa come quella della Galassi dimostra la volontà di esplorare tutte le sfumature della parola recitata.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e realizzato con il supporto della Regione Lazio, Flautissimo non è solo un contenitore di eventi, ma un progetto culturale che dialoga attivamente con le istituzioni e il territorio, avvalendosi della collaborazione di realtà come la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e il Teatro di Roma. In un momento storico in cui la fruizione culturale rischia di diventare frammentata, il festival riporta al centro l’esperienza collettiva del teatro, offrendo al pubblico romano storie potenti che, sia attraverso la grazia della memoria che attraverso il brivido della suspense, ci costringono a guardare dentro noi stessi.
Info utili
Ecco i dettagli per non perdere gli ultimi appuntamenti del festival:
- Fabrizio Bentivoglio in “Piccolo almanacco dell’attore”:
- Lunedì 8 dicembre, ore 18:00.
- Teatro India (Lungotevere Vittorio Gassman, 1).
- Biglietti: €18 intero, €15 ridotto.
- Lucia Mascino in “Teresa la notte”:
- Mercoledì 10 e Giovedì 11 dicembre, ore 20:30.
- Teatro Torlonia (Via Lazzaro Spallanzani, 1A).
- Biglietti: €15 intero, €10 ridotto.
- Organizzazione: Accademia Italiana del Flauto.
