In breve
- Cosa: La mostra “Dialoghi tra storia e contemporaneità” presenta il ciclo Landscapes di Alessandra Porfidia.
- Dove e Quando: Aleph Rome Hotel (Roma), dal 12 dicembre 2025 al 9 aprile 2026.
- Perché: Un’occasione per vedere come la scultura si fa pittura, dialogando con le architetture storiche di un ex palazzo bancario.
L’arte contemporanea trova sempre più spesso casa in luoghi non convenzionali, trasformando spazi di transito e ospitalità in veri e propri laboratori culturali. È il caso dell’Aleph Rome Hotel, situato nel cuore della capitale, che prosegue il suo ambizioso progetto espositivo con una nuova protagonista d’eccezione. Dopo il successo della personale di Gianluca Murasecchi, le storiche mura di quello che un tempo fu la sede della Cassa di Risparmio si preparano ad accogliere le opere di Alessandra Maria Porfidia.
L’iniziativa, curata dalla storica e critica d’arte Brigida Mascitti, si inserisce nel ciclo annuale “Dialoghi tra storia e contemporaneità”. Non si tratta di una semplice esposizione, ma di un’operazione culturale che mira a creare un ponte tra il tessuto urbano storico di Roma e le nuove istanze dell’arte visiva, offrendo ai visitatori e agli ospiti dell’hotel un’esperienza immersiva dove il lusso dell’ospitalità incontra la profondità della ricerca estetica.
Paesaggi di luce e silenzio
Il cuore pulsante della mostra, visitabile fino al 9 aprile 2026, è costituito dal ciclo Landscapes. Silence of light, silence of shadow. L’artista presenta sei opere a tecnica mista su tela, realizzate appositamente per dialogare con le grandi boiseries della lobby dell’hotel. Sebbene Porfidia sia nota internazionalmente come scultrice, in queste tele dimostra una straordinaria capacità di tradurre la tridimensionalità nello spazio bidimensionale. I colori pastello dominano la scena, evocando visioni aeree che fluttuano in un vibrante flusso di luci e ombre.
La cifra stilistica che emerge è quella di una tensione costante, un’alternanza strutturale binaria tra bianco e nero che ritma la visione. Nonostante la natura pittorica delle opere, l’approccio rimane coerente con la visione della scultura ambientale tipica dell’artista: l’opera non è un oggetto statico, ma un’esperienza relazionale. Le tele non si limitano a decorare le pareti, ma interagiscono con il marmo verde cipollino dell’architettura circostante, creando quella che l’artista definisce una “sostenibilità estetica”, dove materia e visione si fondono in un unico orizzonte percettivo.
Un percorso tra dimensione individuale e collettiva
Alessandra Maria Porfidia, docente di Scultura e coordinatrice della Scuola presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, porta in questo progetto un bagaglio di esperienze internazionali di altissimo profilo. Dalle partecipazioni alla Quadriennale di Roma alle esposizioni in Giappone (dove ha vinto il prestigioso Suntory Prize) e negli Stati Uniti, la sua ricerca si è sempre distinta per l’indagine sul rapporto tra l’individuo e lo spazio. In questa mostra romana, il suo “verbo artistico” si adatta agli spazi storici dell’Aleph senza perdere la sua forza propulsiva.
La pratica artistica di Porfidia è profondamente radicata nella riflessione teorica. Il passaggio dalla scultura monumentale e dalle installazioni site-specific — come quelle realizzate per il Museo Laboratorio della Mente o per la Villa Reale di Monza — alla dimensione più raccolta della tela esposta in un hotel, non riduce la complessità del messaggio. Al contrario, amplifica il concetto di opera come luogo di trasformazione. In un contesto dove il pubblico è spesso di passaggio, le sue opere invitano a una sosta, offrendo un momento di contemplazione sul paesaggio, sia esso naturale o interiore.
Il dialogo tra i maestri dell’Accademia
L’esposizione di Porfidia rappresenta il secondo capitolo di un trittico curatoriale di grande spessore. Il progetto “Dialoghi tra storia e contemporaneità” coinvolge infatti tre storici docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma: Gianluca Murasecchi, Alessandra Porfidia e, prossimamente, Vincenzo Scolamiero. La scelta di questi tre artisti non è casuale: come sottolineato dalla curatrice Mascitti, pur avendo cifre stilistiche differenti per tecnica e materia, i tre condividono un linguaggio astratto senza tempo, capace di superare i confini della contemporaneità immediata per ancorarsi a una tradizione rinnovata.
Questo dialogo a più voci trasforma la lobby dell’Aleph in un museo diffuso e dinamico. Gli artisti chiamati a intervenire hanno tutti una solida esperienza nell’esporre in luoghi “altri” rispetto al comune contesto museale, da ville storiche a spazi pubblici. Questa abitudine al confronto con l’architettura preesistente è la chiave di volta dell’intero progetto: le opere non sovrastano lo spazio, ma lo rivelano sotto una nuova luce, dimostrando come l’arte contemporanea possa essere il mezzo ideale per rileggere e valorizzare il patrimonio storico della capitale.
Info utili
- Titolo Mostra: Murasecchi, Porfidia, Scolamiero. Dialoghi tra storia e contemporaneità
- Artista in esposizione: Alessandra Maria Porfidia
- Ingresso: Libero
- Indirizzo: Aleph Rome Hotel, Via di San Basilio 15, Roma
- Orari: Tutti i giorni, dalle 10.00 alle 20.00
- Curatela: Brigida Mascitti
