- Cosa: Debutto del secondo episodio della serie teatrale ideata da Massimiliano Bruno.
- Dove e Quando: Teatro Parioli Costanzo, Roma – dal 4 al 14 dicembre 2025.
- Perché: Per vivere un format innovativo che unisce il ritmo della sitcom alla profondità del teatro dal vivo.
Roma torna a essere il palcoscenico di un esperimento narrativo audace e contemporaneo. Con il debutto del secondo capitolo di Life Is Life, il Teatro Parioli Costanzo conferma la sua nuova vocazione di spazio culturale fluido, capace di intercettare i linguaggi della modernità senza tradire la sacralità della scena. Dopo il successo del primo episodio, la saga teatrale ideata da Massimiliano Bruno riapre il sipario sulle vicende di Ofelia e del colorito gruppo di umani che la circonda, trasformando l’appuntamento a teatro in una consuetudine seriale tipica delle produzioni televisive, ma restituita al calore insostituibile della performance dal vivo.
Non si tratta semplicemente di uno spettacolo diviso in atti, ma di una vera e propria stagione a puntate che si dipana lungo l’arco di diversi mesi. L’intento della direzione artistica è chiaro: creare una comunità di spettatori che non si limita a consumare un evento sporadico, ma che si affeziona ai personaggi, ne segue l’evoluzione e attende con trepidazione lo svolgersi della trama. In un’epoca dominata dalla fruizione on-demand e solitaria, questa operazione culturale invita il pubblico a ritrovare il piacere dell’attesa condivisa e del rito collettivo.
La sitcom sale sul palcoscenico
Il cuore pulsante di Life Is Life risiede nella sua struttura ibrida. Massimiliano Bruno, affiancato da un team di giovani autori e registi, ha confezionato un prodotto che gioca sapientemente con i codici della sitcom: tempi comici serrati, personaggi ricorrenti e situazioni familiari che fanno sentire lo spettatore “a casa”, come se fosse seduto sul proprio divano. Tuttavia, la quarta parete non è uno schermo a cristalli liquidi, ma un confine permeabile che permette un dialogo energetico diretto tra attori e platea.
In questo secondo episodio, la regia è affidata a Filippo Gentile, che raccoglie il testimone per guidare un cast di giovanissimi talenti. L’obiettivo è esplorare la contaminazione tra generi, portando sotto i riflettori tematiche urgenti e contemporanee con la leggerezza della commedia, ma senza rinunciare a stoccate di riflessione profonda. La serialità diventa così uno strumento per costruire una “continuità emotiva”: ogni capitolo aggiunge un tassello, ogni replica svela una sfumatura, permettendo ai personaggi di crescere in tempo reale insieme al loro pubblico. È un teatro che chiede fedeltà e che, in cambio, offre un senso di appartenenza.
Ofelia e il paradosso dell’attore
Al centro della narrazione ritroviamo Ofelia, l’extraterrestre precipitata nel caos di Roma Sud, un contesto urbano vibrante e contraddittorio. La scelta di ambientare la storia in un’accademia di recitazione non è casuale, ma rappresenta una metafora potente della condizione umana. Ofelia, per capire gli esseri umani, studia per diventare uno di loro, iscrivendosi a una scuola dove si insegna, paradossalmente, l’arte della finzione per raggiungere la verità.
In questo secondo capitolo, le dinamiche all’interno dell’accademia si intensificano. Tra prove estenuanti, sogni di gloria e le inevitabili invidie tra compagni di corso, la nostra protagonista aliena continua la sua indagine antropologica. Il teatro diventa la lente d’ingrandimento attraverso cui osservare le fragilità della nostra specie: il bisogno disperato di approvazione, la ricerca di un’identità definita e la costante lotta contro la solitudine. L’arrivo di un nuovo, misterioso personaggio è destinato a sconvolgere gli equilibri precari del gruppo, innescando colpi di scena che oscillano tra il surreale e il drammaticamente reale. La domanda che Ofelia si pone – “Che razza di pianeta è questo?” – risuona come un invito allo spettatore a guardarsi allo specchio e ridere, con tenerezza, delle proprie assurdità.
Una commedia generazionale
Dietro l’apparente leggerezza di una trama che mescola fantascienza e vita quotidiana, Life Is Life si configura come un ritratto generazionale nitido e a tratti spietato. I protagonisti sono giovani ai margini, precari non solo nel lavoro ma anche nei sentimenti, che cercano di farsi strada in un mondo che spesso sembra non avere posto per loro. La scrittura, curata a più mani, garantisce una pluralità di voci e stili che arricchisce il racconto, passando dal registro comico a quello malinconico con grande fluidità.
L’operazione del Parioli è anche un investimento sul futuro del teatro italiano. Mettendo in scena un cast di attori emergenti e affidando la scrittura a nuove leve, si crea un laboratorio creativo vivo. Lo spettacolo affronta temi universali come il ruolo della donna, la fede e il senso di appartenenza, ma lo fa con il linguaggio fresco e disincantato dei ventenni e trentenni di oggi. Non è solo intrattenimento; è un tentativo di riavvicinare le nuove generazioni alla sala teatrale, parlando la loro lingua e raccontando le loro storie, in un mix di “politicamente scorretto” e poesia urbana che rende Life Is Life un appuntamento imperdibile per chi cerca un teatro capace di divertire e far pensare.
Info utili
- Luogo: Teatro Parioli Costanzo, Via Giosuè Borsi 20, Roma.
- Date e Orari:
- Dal 4 al 14 dicembre 2025.
- Spettacoli serali ore 21:00 (gio, ven, mar, mer).
- Sabato ore 19:00 (il 6/12) e ore 21:00 (il 13/12).
- Domenica ore 17:00.
- Prezzi Biglietti (Infrasettimanale):
- Poltronissima: € 32,00 (Ridotto € 29,00).
- Poltrona: € 30,00 (Ridotto € 27,00).
- Galleria: € 25,00 (Ridotto € 23,00).
- Prezzi Biglietti (Weekend e Festivi): Leggera maggiorazione (es. Poltronissima € 34,00).
- Riduzioni: Disponibili per under 26 e over 65 (esclusi weekend e festivi).
