- Cosa: Spettacolo teatrale “Raccontami Alessandro”.
- Dove e Quando: OFF/OFF Theatre (Via Giulia 20), sabato 6 e domenica 7 dicembre 2025.
- Perché: Un viaggio ironico e profondo nell’intimità dell’uomo dietro il mito letterario, attraverso una “seduta” psicanalitica basata su lettere reali.
L’immagine scolastica di Alessandro Manzoni, spesso associata a busti marmorei e a letture imposte tra i banchi di scuola, sta per essere radicalmente decostruita sul palcoscenico di uno dei teatri più vivaci della capitale. Nel cuore di Roma, l’OFF/OFF Theatre si prepara ad accogliere una produzione che promette di svelare il lato umano, fragile e sorprendentemente ironico del padre de I Promessi Sposi. Arriva direttamente da Lecco, la città manzoniana per eccellenza, lo spettacolo Raccontami Alessandro, una pièce che trasforma la biografia in un dialogo intimo e contemporaneo.
La compagnia StendhArt Teatro, sotto la direzione artistica di Silvano Spada, propone un esperimento drammaturgico affascinante: cosa accadrebbe se potessimo far sedere Alessandro Manzoni sul lettino di uno psicologo moderno? Non si tratta di una semplice lezione di storia, ma di un’operazione culturale che mira a scrostare la patina del tempo per restituirci un uomo in carne ed ossa, con le sue nevrosi, i suoi affetti e le sue geniali intuizioni, rendendolo incredibilmente vicino alla sensibilità dello spettatore del 2025.
L’uomo oltre il mito letterario
Al centro della narrazione scenica vi è l’intento preciso di esplorare “l’uomo prima dello scrittore”. Spesso, la grandezza delle opere finisce per oscurare la vita di chi le ha create, riducendo esistenze complesse a semplici note a margine nei libri di testo. Raccontami Alessandro inverte questa tendenza, portando in scena una seduta di psicoterapia surreale, ironica ma profondamente toccante. L’opera, già selezionata con successo al Festival Catania Fringe Off nel 2023, si distingue per la sua capacità di alternare narrazione e interpretazione, compiendo un continuo viaggio di andata e ritorno nel tempo.
Il testo scava nell’intimità della persona, ironizzando sui numerosi aneddoti e sulle testimonianze spesso controverse di chi ha conosciuto davvero l’autore milanese. Ne emerge un ritratto inedito, quasi buffo in certi tratti, ma di una profondità disarmante. Lo spettatore viene guidato attraverso le confessioni, le esperienze, le gioie e le paure che hanno costellato la vita di Manzoni. È un approccio che umanizza il genio, mostrando come dietro la stesura di un capolavoro portante della nostra cultura ci fosse un individuo alle prese con le sfide quotidiane, gli amori e le incertezze che accomunano ogni essere umano, indipendentemente dall’epoca in cui vive.
Una seduta psicanalitica tra musica e storia
La struttura drammaturgica dello spettacolo si fonda su un rigoroso lavoro di ricerca storica compiuto da Paola Panzeri, che garantisce la veridicità dei contenuti pur all’interno di una cornice di finzione scenica. L’elemento chiave è l’uso delle parole autentiche dello scrittore: il testo attinge a piene mani dallo scambio epistolare che Manzoni intrattenne con Claude Fauriel. Queste lettere, scritte nei primi anni dell’Ottocento, rappresentano un dialogo lungo una vita, un flusso di coscienza che, trasposto sulla scena, assume la valenza di una vera e propria confessione terapeutica.
Sul palco, Nicola Bizzarri veste i panni di un Alessandro Manzoni inedito, affiancato da Andrea Pellizzoni nel ruolo dello psicologo. Il confronto tra i due diventa il motore dell’azione, in uno studio arredato con pile di libri, pagine di appunti e tè caldo, elementi che evocano l’atmosfera dello studio dello scrittore ma che si fondono con il setting di una moderna terapia. A impreziosire l’atmosfera contribuisce il violino di Francesco Romeo, che con le sue note accompagna il flusso dei ricordi e delle emozioni, mentre le scenografie curate da Loredana Mazzoleni creano lo spazio fisico e mentale per questo incontro impossibile tra il XIX e il XXI secolo.
Un Manzoni contemporaneo e inedito
La forza di Raccontami Alessandro risiede nella sua capacità di rendere contemporanea la figura storica. Se nel 1800 Manzoni affidava i suoi pensieri alla carta da lettere per l’amico Fauriel, oggi, nel 2025, quegli stessi pensieri risuonano con una modernità sconcertante quando rivolti a un analista. Le parole utilizzate dall’attore in scena sono le stesse vergate due secoli fa, eppure sembrano parlare direttamente alle nevrosi e alla sensibilità del pubblico odierno.
I due interpreti riescono a raccontare un Manzoni “mai visto”, svelando l’uomo che si nasconde dietro l’immensa figura letteraria. L’operazione teatrale dimostra come le inquietudini dell’animo umano siano universali e senza tempo. In via Giulia, strada storica di Roma, il pubblico avrà l’occasione di assistere non solo a uno spettacolo teatrale, ma a un incontro ravvicinato con un “paziente” d’eccezione, scoprendo che le distanze temporali si annullano quando si parla il linguaggio delle emozioni e della verità interiore. Un appuntamento imperdibile per chi ama la letteratura, ma soprattutto per chi è curioso di conoscere le fragilità che spesso si celano dietro la grandezza.
Info utili
- Luogo: OFF/OFF Theatre, Via Giulia 20, Roma.
- Date: Sabato 6 e Domenica 7 Dicembre 2025.
- Orari: Sabato ore 21.00; Domenica ore 17.00.
- Biglietteria: Disponibile in loco o tramite i canali di prevendita online (Vivaticket).
- Contatti web: Sito ufficiale OFF/OFF Theatre.
