La mostra “Geography of Scrips”, in apertura il prossimo 8 novembre 2025, arriva a Rosso20sette Arte Contemporanea per offrire una nuova prospettiva sulla street art. Curata da Edoardo Marcenaro, riunisce alcuni tra i più noti street artist contemporanei, tra cui Alex Senna, Lula Goce, Iena Cruz, Laika e molti altri. Ogni artista presente in mostra utilizza il proprio stile unico per esplorare e commentare il contesto economico e geopolitico attuale, rendendo questa esposizione una riflessione collettiva sull’impatto del capitalismo e delle tensioni internazionali sul quotidiano.
Una nuova forma di scrip art
L’idea di trasformare lo scrip in espressione artistica rappresenta il cuore pulsante della mostra “Geography of Scrips”. Come spiegato da Edoardo Marcenaro, il percorso espositivo si sviluppa attraverso opere che operano un dialogo visivo fra i vecchi titoli di credito e l’arte urbana. La street art si evolve ad arte dello scrip, acquisendo una nuova dimensione e dignità estética. In questa esposizione, i titoli bancari e le cartine geografiche fungono da tela per i racconti visivi, trasformandosi in potenti strumenti di critica sociale.
Artisti come Laika e Daniele Tozzi utilizzano gli scrip per evidenziare le ingiustizie del capitalismo moderno. Laika denuncia l’impatto degli azionisti sui piccoli investitori, mentre Tozzi riflette sul valore intrinseco delle azioni umane rispetto a quello delle azioni bancarie. Entrambi gli artisti riescono a fondere l’elemento grafico con un profondo messaggio politico, rendendo l’arte accessibile ma anche riflessiva.
Riflessi della società moderna
Le opere presentate non solo comprendono critica politica e finanziaria, ma esplorano anche temi più ampi come identità e migrazione. Marco Rea, ad esempio, rappresenta il dilemma di un immigrato che vede il mare come fonte di pericolo e speranza, mentre Vera Bugatti esplora il concetto di azione sia come titolo di credito che come atto umano. Jana & JS si concentrano su ritratti che fondono architettura urbana ed esperienza umana, sfidando il concetto di spazio e appartenenza in un mondo sempre più urbanizzato.
Artisti come Samina, Rnst e Pixel Pancho sfruttano la loro arte per mettere in dubbio concetti tradizionali di valore e verità. Per Samina, lo scrip diventa un mezzo per riflettere sulla transitorietà del tempo, mentre Pixel Pancho trasforma le denominazioni sociali in evocazioni di schiavitù e oppressione, utilizzando la metafora del robot per simboleggiare la nostra dipendenza economica.
Un viaggio attraverso le espressioni artistiche
La varietà di tecniche utilizzate dai quattordici artisti, tra cui stencil, collage e graffiti, conferisce alla mostra un carattere dinamico e multisfaccettato. Alex Senna, ad esempio, impiega una linea essenziale e carica di emotività, mentre Lula Goce invita il pubblico a osservare attentamente gli spazi urbani che spesso sfuggono all’occhio distratto. Tabby ripropone i suoi murales su scrip per rafforzare il messaggio di denuncia contro il potere economico predominante.
La mostra converge infine sulla riflessione della VUCA economy, un acronimo che sta per Vulnerability, Uncertainty, Complexity, Ambiguity. Utilizzando questa lente, gli scrip non sono solo vittime del sistema economico mondiale, ma anche strumenti di trasformazione artistica e interpretazione della complessità globale.
Info utili
“Geography of Scrips” sarà visitabile presso la galleria Rosso20sette Arte Contemporanea, situata in Via del Sudario 39 a Roma, dall’8 novembre al 24 dicembre 2025. Le visite sono possibili dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 19.00. L’opening avverrà sabato 8 novembre alle ore 18.00.
(Foto: Alex Senna ‘L’ombra’ acrilico su carta)
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