Dal 25 ottobre 2025, i Musei Capitolini di Roma accoglieranno un’esposizione di straordinario valore culturale: “Antiche civiltà del Turkmenistan”. La mostra, prima nel suo genere in Italia, apre una finestra su civiltà millenarie del Turkmenistan, offrendo un raro sguardo su manufatti e tesori archeologici che, finora, non avevano mai oltrepassato i confini di questa affascinante nazione dell’Asia Centrale.
Scoperte inedite dalla Margiana e la Partia
La mostra raccoglie un vasto assortimento di reperti archeologici provenienti dalla Margiana protostorica, un antico insediamento risalente al III-II millennio a.C. Questo territorio, situato nel sud-est del Turkmenistan, è stato il cuore di una civiltà raffinata che ha segnato la storia dell’Asia Centrale. Opere di straordinaria fattura, come le collane in oro e pietre dure ritrovate a Gonur-tepe, testimoniano l’elevato grado di sviluppo artistico e tecnico raggiunto da queste popolazioni già in età del Bronzo.
Parallelamente, l’esposizione si concentra anche sugli straordinari risultati della civiltà partica, descritta come una delle più longeve e influenti dell’antichità. I capolavori in mostra derivano principalmente dal sito di Nisa, un antico centro di potere che ospitava il monumentale memoriale dei sovrani arsacidi. Ritraendo sovrani e guerrieri, le teste in argilla cruda e i rytha in avorio mostrano la complessità e la raffinatezza delle tecniche di lavorazione dei materiali preziosi implementate durante il periodo ellenistico.
Il ruolo strategico del Turkmenistan e il suo impatto storico
Il Turkmenistan, strategicamente posizionato al crocevia tra la Mesopotamia, l’altopiano iranico e la Valle dell’Indo, è stato un cruciale punto di convergenza lungo le grandi rotte commerciali che da millenni connettevano Oriente e Occidente. Questo fervente scambio non era limitato ai beni materiali: idee, tecniche di lavorazione e elementi culturali attraversavano queste linee di interconnessione, favorendo lo sviluppo e la prosperità delle civiltà locali.
Attraverso l’esibizione dei suoi tesori archeologici, l’esposizione ai Musei Capitolini restituisce al pubblico il complesso mosaico di influenze e interazioni che ha caratterizzato la storia del Turkmenistan. Un’opportunità unica per esplorare non solo l’evoluzione delle civiltà dell’Asia Centrale, ma anche per comprendere come queste abbiano contribuito alla formazione di un contesto globale di dialogo culturale.
L’importanza della collaborazione internazionale
Organizzata da Roma Capitale in collaborazione con diverse istituzioni italiane ed estere, la mostra è il frutto di una cooperazione intensiva tra organizzazioni culturali ed educative. Tra i partecipanti figurano il Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, il Ministero della Cultura del Turkmenistan e istituti universitari e di ricerca come ISMEO e CRAST. Curata da noti esperti come Claudio Parisi Presicce, Barbara Cerasetti, Carlo Lippolis e Mukhametdurdy Mamedov, l’esposizione è coordinata da Zètema Progetto Cultura, specializzata in progetti culturali di largo respiro.
La mostra rappresenta non solo un importante evento culturale, ma anche un esempio di cooperazione internazionale nella valorizzazione di patrimoni culturali, invitando visitatori da tutto il mondo a scoprire e apprezzare i legami secolari che uniscono popoli apparentemente distanti.
Info utili
“Antiche civiltà del Turkmenistan” sarà visibile presso i Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, in Piazza del Campidoglio, 1, Roma. L’esposizione resta aperta al pubblico dal 25 ottobre 2025 fino al 12 aprile 2026, con orari dalle 9.30 alle 19.30. L’ultimo ingresso è consentito un’ora prima della chiusura. Per ulteriori dettagli è possibile contattare il servizio informazioni al numero 060608, attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.
(in foto: Sigillo a comparti III-II millennio a.C., State museum of the State cultural centre of Turkmenistan)
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