Musei Capitolini

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Il restauro delle facciate di Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo rappresenta il primo passo di un progetto di valorizzazione del Campidoglio che culminerà nel 2026. Questo intervento, parte del programma PNRR – Caput Mundi, promette di preservare e valorizzare ulteriormente il patrimonio architettonico romano.

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La mostra “Antiche civiltà del Turkmenistan” esposta ai Musei Capitolini di Roma presenta, per la prima volta in Italia, preziosi reperti della Margiana e della Partia. Un’occasione imperdibile per immergersi nella storia del Turkmenistan, importante crocevia culturale, fino al 12 aprile 2026.

### Mostra di Maria Barosso alla Centrale Montemartini

Roma si appresta ad ospitare una straordinaria esposizione dedicata a Maria Barosso, un’artista e archeologa il cui lavoro ha avuto un impatto significativo sulla documentazione culturale e archeologica nella capitale italiana durante i primi decenni del XX secolo. La mostra è allestita presso i Musei Capitolini, Centrale Montemartini, e sarà accessibile al pubblico dal 17 ottobre 2025 fino al 22 febbraio 2026. Attraverso un’ampia selezione di opere, questa monografica esplora il contributo pionieristico di una figura poco conosciuta ma influente nel panorama artistico e archeologico italiano.

## La vita e le opere di Maria Barosso

Maria Barosso, nata nel 1879, ha lasciato un’impronta indelebile nel campo dell’archeologia e dell’arte grazie al suo talento e la sua determinazione. Durante i periodi di grandi trasformazioni urbanistiche a Roma, Barosso si distinse come unica disegnatrice donna impegnata nella documentazione degli scavi e dei cantieri attraverso dettagliati acquerelli. L’artista fuse abilmente accuratezza e interpretazione artistica, immortalando monumenti e scavi con una sensibilità unica che resta rilevante ancora oggi.

Il percorso espositivo dei Musei Capitolini si propone di svelare la vasta gamma delle opere di Barosso, evidenziando la sua collaborazione con la Soprintendenza di Roma e del Lazio, oltre al suo impegno nei numerosi progetti di restauro architettonico. I suoi acquerelli offrono uno sguardo affascinante sui cambiamenti architettonici di Roma, catturando lo spirito di un’epoca in cui la città stava riconfigurando il suo passato storico con il proprio futuro moderno.

## Dialoghi artistici e collaborazioni istituzionali

La mostra non si limita a presentare le opere di Barosso in isolamento. Al contrario, le sue creazioni saranno in dialogo con quelli di altri artisti suoi contemporanei, senza trascurare fotografie, documenti e manufatti storici che offriranno un contesto più ampio del quadro culturale dell’epoca. Ogni sezione dell’esposizione mira a intrecciare le vicende personali e professionali di Barosso con gli eventi storici di Roma, creando un ritratto tridimensionale del suo lavoro e della sua epoca.

Una delle sezioni più intriganti dell’esposizione comprende una serie di fogli che raffigurano affreschi e mosaici collocati in diverse chiese romane. Queste opere illustrano gli interventi di restauro che le chiese subirono nel corso del tempo, svelando al pubblico un ulteriore aspetto del vasto panorama artistico e culturale su cui Barosso lavorò. Il suo operato testimonia un viaggio attraverso la storia artistica di Roma, mettendo in luce un retaggio inatteso e ancor oggi vitale.

## Collaborazioni e promozioni

L’organizzazione della mostra è il frutto della sinergia tra numerose istituzioni culturali e accademiche. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e prodotta in collaborazione con la Sapienza Università di Roma, la mostra è curata da un team di esperti composto da Angela Maria D’Amelio, Maurizio Ficari, Manuela Gianandrea, Ilaria Miarelli Mariani e Domenico Palombi. L’organizzazione è stata affidata a Zètema Progetto Cultura, un attore chiave nella promozione degli eventi culturali a Roma.

Le opere in mostra provengono da prestigiose collezioni, tra cui il Museo di Roma a Palazzo Braschi e vari depositi della Sovrintendenza Capitolina. A queste si aggiungono contributi da collezioni private e istituzioni come l’Archivio Storico del Museo Nazionale Romano presso Palazzo Altemps, il Parco Archeologico del Colosseo, il Vicariato di Roma e la Fondazione Camillo Caetani. Ciascun prestito contribuisce a comporre un quadro complesso e affascinante dei contributi di Barosso alla cultura romana e nazionale.

## Info utili

La mostra “Maria Barosso, artista e archeologa nella Roma in trasformazione” si terrà presso i Musei Capitolini, Centrale Montemartini, situati in Via Ostiense 106, Roma. Sarà aperta al pubblico dal 17 ottobre 2025 fino al 22 febbraio 2026. Gli orari di apertura sono dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 19.00. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 060608, disponibile tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

#### Estratto

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I Musei Capitolini, Centrale Montemartini ospiteranno la prima mostra monografica dedicata a Maria Barosso, esplorando il suo ruolo di archeologa e artista durante le trasformazioni del XX secolo a Roma. Dal 17 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026, le opere della Barosso dialogheranno con lavori di contemporanei delineando un panorama culturale unico.

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Maria Barosso, Centrale Montemartini, arte e archeologia, Musei Capitolini, Roma antica, esposizione artistica, trasformazioni urbane, EZrome.

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I musei civici e le aree archeologiche di Roma Capitale apriranno gratuitamente le loro porte il 6 luglio. Una vasta gamma di collezioni permanenti, mostre temporanee e siti storici attendono i visitatori. L’iniziativa offre un’imperdibile occasione per esplorare l’arte e la storia della città senza alcun costo d’ingresso.

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Domenica 1° giugno, la capitale offre un accesso gratuito ai suoi più importanti musei e siti archeologici. La giornata rappresenta un’opportunità unica per riscoprire opere d’arte rinascimentali, capolavori del Novecento e esposizioni temporanee che esaltano la ricchezza storica e culturale di Roma. Iniziativa

Mostra ai Musei Capitolini: Tiziano e altri maestri #arte #cultura #Rinascimento #EZrome

In un’eccezionale mostra ai Musei Capitolini di Roma, la Pinacoteca Podesti di Ancona espone capolavori di Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino fino al 31 agosto 2025. L’evento, aperto in occasione del Giubileo, celebra il patrimonio artistico marchigiano con sei dipinti rinascimentali e barocchi. Scopri tutto su Ezrome.

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La mostra “Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino: Capolavori della Pinacoteca di Ancona” è stata prorogata fino al 4 maggio 2025, un evento che ha già attratto oltre 168 mila visitatori ai Musei Capitolini di Roma. Esposte opere importanti, tra cui la Pala Gozzi di Tiziano, rendono questa mostra un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte.

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La mostra “I Farnese nella Roma del Cinquecento” ai Musei Capitolini esplora la trasformazione di Roma sotto Paolo III Farnese e la collezione d’arte di una delle più importanti famiglie del Rinascimento. Aperta dall’11 febbraio al 18 maggio 2025, l’esposizione è articolata in sei sezioni e offre una riflessione sul rapporto tra collezione pubblica e privata.