La Black Liquid Art Gallery di Roma ospita una mostra che racconta la Dolce Vita in una maniera del tutto nuova e affascinante. “La dolce vita africana”, curata da Antonella Pisilli, ci invita a esplorare la vibrante scena culturale di Bamako negli anni Sessanta e Settanta attraverso gli occhi del fotografo Malick Sidibé. Questa esposizione mette in dialogo due mondi apparentemente distanti, Roma e Bamako, mostrando sorprendente affinità tra le due città in un’epoca di rinascita culturale e sociale.
Un viaggio tra Roma e Bamako negli anni Sessanta
La mostra si rivolge agli spettatori proponendo un viaggio sensoriale e fotografico che attraversa due capitali in modo unico. Mentre Roma nei Sessanta brillava sotto i riflettori della Dolce Vita, Bamako viveva una propria rivoluzione culturale e sociale. Gli scatti di Malick Sidibé catturano la vitalità di una società maliana che, appena uscita dal colonialismo, cercava di costruire una nuova identità urbana. Come una Roma invasa dai paparazzi, Bamako trovava nei club e nello studio di Sidibé il suo palcoscenico. Rumba congolese, cha cha cha e twist riecheggiano tra le immagini, scandendo il ritmo di una nuova epoca.
L’opera di Sidibé racconta anche un desiderio di modernità e un’espressione di emancipazione, pur mantenendo un legame con le tradizioni. I suoi scatti non solo rappresentano la bellezza e la leggerezza di un’epoca ma testimoniano il dialogo costante tra passato e presente, tra il Mali che si vestiva all’occidentale ma allo stesso tempo restava radicato alle sue origini.
Un’esperienza immersiva tra fotografia e storia
La mostra alla Black Liquid Art Gallery non si limita a esporre le fotografie di Sidibé ma offre un’esperienza immersiva a 360 gradi. Gli spettatori potranno immergersi in una ricostruzione filologica e poetica dello Studio Malick, luogo che non era solo uno studio fotografico, ma anche un importante palcoscenico sociale. Qui, i giovani del Mali posavano con orgoglio, cercando la propria immagine migliore, e i visitatori potranno respirare la stessa atmosfera, tra tessuti a righe, una Lambretta d’epoca e musiche del periodo.
Tra le immagini esposte, spiccano fotografie inedite provenienti dalla collezione privata della celebre fotografa Françoise Huguier, accanto a scatti che raccontano la storia di una generazione in cerca di una nuova identità. La mostra diventa così un omaggio all’opera di Sidibé e alla sua abilità di catturare l’essenza di una gioventù in evoluzione continua.
Il valore universale delle opere di Malick Sidibé
Riconosciuto a livello internazionale, Sidibé è stato definito il “fotografo della notte africana”. La sua arte, premiata con il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2007, continua a essere apprezzata per la sua profondità e universalità. Sidibé stesso sosteneva che il bianco e nero, tecnica predominante nei suoi scatti, avesse un impatto più forte e duraturo.
Le sue immagini di giovani vestiti all’occidentale, di coppie che danzano e di feste lungo il fiume Niger, comunicano con forza non solo l’eleganza di quell’epoca ma anche le dinamiche sociali e le aspirazioni di una generazione. La mostra “La dolce vita africana” diventa quindi un’occasione per riflettere sul potere della fotografia come strumento di racconto e di memoria collettiva.
Info utili
La mostra “La dolce vita africana” si terrà presso la Black Liquid Art Gallery, situata in Via Piemonte 69 a Roma. Sarà inaugurata il 18 ottobre 2025 alle ore 17:30 e rimarrà aperta fino al 6 dicembre 2025. Gli orari di visita sono da mercoledì a sabato, dalle 12:00 alle 19:00. L’evento è organizzato in collaborazione con RAW – Roma Art Week e sostenuto dall’Ambasciata del Mali a Roma e dalla Association Art-Z Paris.
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