- Cosa: L’installazione site-specific Questa non è una luminaria di Fabrizio Cicero e relativo workshop.
- Dove e Quando: Piano Terra (Piazza Grecia 18, Roma), dal 27 novembre 2025 al 17 gennaio 2026.
- Perché: Un intervento che trasforma la tradizione delle luminarie in un linguaggio artistico concettuale visibile h24.
L’arte contemporanea torna a interrogare lo spazio urbano e la percezione quotidiana con un progetto che sfida le convenzioni della tradizione decorativa. Giovedì 27 novembre 2025, lo spazio espositivo Piano Terra inaugura il quinto appuntamento di Project Window, presentando al pubblico l’installazione Questa non è una luminaria dell’artista Fabrizio Cicero. Situato nel cuore del Villaggio Olimpico, in Piazza Grecia, questo intervento si inserisce in un ciclo espositivo pensato per essere fruibile senza barriere, visibile 24 ore su 24 dalla vetrina su strada. Non si tratta semplicemente di un allestimento natalizio, ma di una vera e propria indagine sul rapporto tra luce, spazio e comunità, che invita i passanti a fermarsi e a guardare oltre l’apparenza del bagliore festivo.
La poetica della negazione e della luce
Il titolo dell’opera, Questa non è una luminaria, evoca immediatamente il celebre paradosso surrealista di René Magritte, instaurando un gioco dialettico tra l’oggetto rappresentato e la sua essenza. Fabrizio Cicero utilizza la luce non come semplice orpello decorativo, tipico del periodo invernale, ma come materia scultorea ed espressiva. L’installazione si configura come un paesaggio di riflessi e bagliori effimeri che trasformano la vetrina in un dispositivo ottico complesso. In questo contesto, la luce si emancipa dalla sua funzione ornamentale per diventare linguaggio puro, capace di ridisegnare i confini dello spazio fisico e di alterare la percezione visiva di chi osserva dall’esterno.
L’operazione artistica si fonda su una riscrittura poetica dell’immaginario popolare legato alle luminarie. Questi elementi, profondamente radicati nella cultura visiva e nel folklore italiano, vengono qui decostruiti e riassemblati per assumere un nuovo valore simbolico e relazionale. L’artista nega ironicamente l’apparenza festosa dell’oggetto per spingere il pubblico verso una riflessione più profonda sul significato della festa e della presenza. Le forme luminose non si limitano a disegnare figure nello spazio, ma costruiscono una tensione continua tra realtà e finzione, trasformando la vetrina di Piano Terra in un palcoscenico dove la luce diventa protagonista di una narrazione silenziosa ma potente.
Project Window: l’arte in dialogo con la città
L’installazione di Cicero si inserisce perfettamente nella filosofia di Project Window, un programma curatoriali che intende mettere in dialogo l’arte contemporanea con il tessuto urbano in una modalità di fruizione quotidiana e diffusa. La scelta di utilizzare la vetrina come unico diaframma tra l’opera e la città permette di abbattere le barriere psicologiche che spesso allontanano il grande pubblico dai luoghi dell’arte istituzionale. In Piazza Grecia, l’arte non attende di essere visitata, ma si offre allo sguardo casuale del passante, creando un’interruzione poetica nel flusso della routine giornaliera e trasformando il marciapiede in una platea improvvisata.
Questa modalità espositiva, visibile h24, enfatizza il ruolo della luce come elemento vitale che muta col passare delle ore: se di giorno l’installazione dialoga con la luce naturale e i riflessi della piazza, è con il calare della sera che essa rivela la sua piena potenza suggestiva. La vetrina diventa un faro, un punto di riferimento visivo che ridefinisce l’atmosfera del quartiere. L’opera non è quindi un oggetto statico, ma un dispositivo relazionale che attiva connessioni tra i materiali utilizzati, tra l’interno e l’esterno, e soprattutto tra l’idea di luce e quella di “presenza”, intesa come esserci e condividere uno spazio comune nel qui e ora.
Un laboratorio per costruire sculture di luce
A completare e arricchire l’esperienza espositiva, il progetto prevede un momento fondamentale di partecipazione attiva. Prima dell’inaugurazione ufficiale, giovedì 27 novembre dalle 14.00 alle 18.00, si terrà un workshop condotto dallo stesso Fabrizio Cicero. Questo laboratorio non è pensato solo come un corso tecnico, ma come un’estensione concettuale dell’opera stessa. I partecipanti avranno l’opportunità di progettare e realizzare la propria scultura luminosa utilizzando materiali semplici e tecniche accessibili, entrando così nel processo creativo dell’artista e comprendendo dall’interno le dinamiche costruttive della luce.
L’aspetto più interessante di questa attività risiede nella sua finalità collettiva: gli elementi realizzati durante il pomeriggio non saranno semplici souvenir da portare a casa, ma verranno accesi al termine del laboratorio per continuare il percorso luminoso all’interno dello spazio di Piano Terra. In questo modo, il pubblico diventa co-autore dell’atmosfera che caratterizzerà l’opening serale. È un gesto che sottolinea il valore relazionale dell’arte: un momento di incontro e condivisione creativa che trasforma lo spettatore in attore, rendendo l’installazione un’opera corale e partecipata, capace di unire persone diverse sotto il segno comune della luce.
Info utili
- Titolo: Questa non è una luminaria di Fabrizio Cicero.
- Inaugurazione: Giovedì 27 novembre 2025, ore 18.30 – 21.00.
- Date: Dal 28 novembre 2025 al 17 gennaio 2026.
- Orari mostra: Visibile h24 dall’esterno (Project Window).
- Workshop: Giovedì 27 novembre, ore 14.00 – 18.00.
- Costo Workshop: € 50,00 (materiali inclusi). Età minima consigliata dagli 8 anni.
- Indirizzo: Piano Terra, Piazza Grecia 18, Roma (00196).
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