- Cosa: I concerti dei vincitori della sesta edizione del Concorso Internazionale di Interpretazione di Musica Contemporanea.
- Dove e Quando: Roma, Auditorium del Goethe-Institut (Via Savoia, 15), il 24 e 25 novembre 2025.
- Perché: Un’occasione unica per ascoltare i migliori nuovi talenti mondiali selezionati da una giuria di maestri di fama internazionale.
L’autunno romano si arricchisce di un appuntamento imperdibile per gli amanti delle sonorità moderne e della ricerca musicale. La Capitale si prepara ad accogliere le eccellenze emerse dalla sesta edizione del Concorso Internazionale di Interpretazione di Musica Contemporanea, un evento promosso dalla Fondazione Flavio Vespasiano nell’ambito del Reate Festival. L’iniziativa conferma, anno dopo anno, la sua vocazione internazionale e la capacità di attrarre giovani virtuosi da ogni angolo del globo. Quest’anno, la competizione ha registrato numeri impressionanti che testimoniano la vitalità del settore: ben 145 video pervenuti e circa 400 musicisti coinvolti, provenienti da 31 paesi diversi, tra cui Albania, Argentina, Cina, Giappone, Stati Uniti e gran parte dell’Europa. Il palcoscenico scelto per queste esibizioni di alto profilo è l’Auditorium del Goethe-Institut, un luogo simbolo per il dialogo culturale a Roma.
Talenti emergenti tra voce e archi
La selezione dei vincitori ha portato alla ribalta artisti dalla formazione eclettica e prestigiosa, capaci di navigare con disinvoltura tra le complessità delle partiture del XX e XXI secolo. Per la sezione Canto, il riconoscimento è andato a Clara La Licata, mezzosoprano italiano che fa della fusione tra tradizione e contemporaneità la sua cifra stilistica. Il suo percorso accademico è un viaggio attraverso l’eccellenza europea: diplomata alla University of the Art London e laureata al Conservatorio G.B. Martini di Bologna, ha affinato la sua tecnica all’Accademia Verdiana di Parma. La Licata si distingue per una pratica artistica che spazia dal repertorio classico all’improvvisazione vocale, integrando linguaggi interdisciplinari che rendono le sue performance esperienze teatrali complete. La sua vittoria sottolinea l’importanza di una vocalità versatile, capace di rispondere alle sfide dei compositori odierni.
Sul fronte strumentale, la categoria Archi ha visto trionfare la violinista austriaca Judith Fliedl. Già membro residente del celebre Klangforum Wien, Fliedl rappresenta l’archetipo del musicista moderno: solista, camerista e ricercatrice. Attualmente impegnata in un dottorato presso l’Università delle Arti di Graz, lavora costantemente alla creazione di nuovi formati concertistici interdisciplinari. Il suo curriculum vanta collaborazioni con compositori del calibro di Beat Furrer e Georg Friedrich Haas, oltre a esibizioni in festival di risonanza mondiale come Salisburgo e il Wiener Festwochen. Il suono del suo violino, un prezioso Lorenzo Storioni del 1780, promette di regalare al pubblico romano momenti di intensa profondità espressiva, unendo la storicità dello strumento alla visione futuristica del repertorio proposto.
Virtuosismo tra fiati, fisarmonica e percussioni
La varietà timbrica è uno dei punti di forza di questa edizione, come dimostra la vittoria del Duo Crepitus Motus per la categoria Fiati. Composto dal flautista Nazar Kravchenko e dal pianista Dmytro Smyrnov, l’ensemble ucraino è nato tra le mura dell’Accademia Nazionale di Musica di Odessa. I due musicisti definiscono il loro progetto come “un viaggio in un mondo di sensibilità e profonda risonanza emotiva”, unendo la musica da camera di diverse epoche a un’espressività spiccatamente moderna. La loro presenza a Roma non è solo una testimonianza di eccellenza tecnica, ma anche un segno di resistenza culturale e passione artistica. Accanto a loro, per la categoria Fisarmonica, si esibirà l’italiano Pietro Paolo Antonucci. Docente e concertista pluripremiato, Antonucci vanta un repertorio che dialoga tra antico e contemporaneo, con incisioni significative dedicate a compositori come Mauricio Kagel, dimostrando come la fisarmonica possa essere strumento principe della sperimentazione sonora.
A completare il quadro dei vincitori troviamo il pianista Jacopo Petrucci e il percussionista Antonio Gaggiano, entrambi italiani. Petrucci, formatosi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è un profondo conoscitore della musica dei secoli recenti e membro del Parco della Musica Contemporanea Ensemble. La sua ricerca attuale si concentra sul rapporto tra pianoforte, performer ed elettronica, un tema di grande attualità. Gaggiano, classe 1999, ha invece perfezionato i suoi studi a Basilea e vanta collaborazioni con orchestre internazionali e icone come Martha Argerich. Da segnalare inoltre il conferimento del Premio Speciale Cathy Berberian, istituito nel centenario della nascita della grande artista: il riconoscimento è andato a Daniela Argentino (Svizzera), premiata per la migliore interpretazione di un brano legato al repertorio della leggendaria cantante, musa di tanti compositori d’avanguardia.
Una giuria d’eccezione per un respiro internazionale
Il livello altissimo della competizione è stato garantito da una commissione esaminatrice composta da concertisti di fama mondiale, la cui autorevolezza ha reso la selezione estremamente rigorosa. I video dei candidati sono stati valutati da personalità come Monica Bacelli per il canto, Andrea Lucchesini per il pianoforte, Francesco Gesualdi per la fisarmonica, Antonio Caggiano per le percussioni, Giovanni Sollima per gli archi e Alessandro Carbonare per i fiati. Nomi che non hanno bisogno di presentazioni e che rappresentano l’eccellenza musicale italiana nel mondo. La loro presenza in giuria non solo certifica la qualità dei vincitori, ma sottolinea anche il prestigio che il Reate Festival ha saputo costruire nel tempo, diventando un punto di riferimento per la musica colta contemporanea.
Oltre all’aspetto puramente concertistico, l’evento riveste un importante ruolo formativo e culturale. I vincitori, oltre a esibirsi nelle due giornate romane, hanno ricevuto borse di studio per un totale di 4.400 Euro, un sostegno concreto per il proseguimento delle loro carriere. I concerti prevedono inoltre la partecipazione attiva di studenti dei licei musicali, favorendo quel passaggio di testimone generazionale fondamentale per la sopravvivenza e l’evoluzione dell’arte musicale. L’intera manifestazione è resa possibile grazie a una rete di collaborazioni istituzionali e private, che include il Ministero della Cultura, la Regione Lazio, la Fondazione Alberto Sordi per i giovani e partner come Eni e Poste Italiane, dimostrando come la sinergia tra pubblico e privato sia essenziale per la promozione della cultura di qualità.
Info utili
Ecco i dettagli per assistere ai concerti dei vincitori a Roma:
- Date: 24 novembre (ore 11:00) e 25 novembre 2025 (ore 10:00 e ore 12:00).
- Luogo: Auditorium del Goethe-Institut, Via Savoia 15, Roma.
- Biglietti: Posto unico € 5.
- Note: I concerti sono aperti al pubblico.
(foto: Judith Fliedl)
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