L’arte di Paolo Mayol, scultore di fama internazionale, è protagonista di una nuova esposizione dal titolo “I riti del tempo: la pace”. L’evento si terrà dal 9 al 21 settembre presso il Museo Tuscolano-Scuderie Aldobrandini di Frascati. Un viaggio tra sculture, incisioni e opere visionarie attende i visitatori, invitandoli a riflettere sul concetto di pace attraverso un linguaggio artistico profondamente evocativo.
Un viaggio attraverso la poetica di Paolo Mayol
L’esposizione “I riti del tempo: la pace” offre un’affascinante esplorazione della poetica di Paolo Mayol. Scultore napoletano dalla carriera internazionale, Mayol impiega la sua arte per indagare temi di grande rilevanza sociale ed esistenziale. La mostra si compone di 84 opere che spaziano tra sculture, dipinti, bassorilievi e incisioni, ciascuna sviluppata con un rigore formale e una profondità concettuale che invitano alla meditazione.
Particolare rilievo assume l’opera “Finestra sull’orizzonte”, una rappresentazione della guerra e della fragilità della vita umana, resa attraverso materiali come il piombo e il rame. Le sculture di Mayol sono una combinazione unica di forza e delicatezza, dove ogni elemento narrativo si intreccia con significati profondi e articolati. La mostra rappresenta un dialogo tra l’osservatore e l’artista, un invito a riflettere sulla complessità del mondo e sulla possibilità di trovare un equilibrio.
Il tempo e la pace: dialogo tra materia e significato
Il critico Franco Campegiani descrive l’opera di Mayol come un continuo dialogo tra forma e significato, dove il tempo e la pace assumono dimensioni osservabili e misurabili. In opere come “Metafora” e “Eternità”, l’artista esplora la storia dell’umanità e il ciclo della vita, proponendo la sua visione del mondo attraverso sculture che diventano strumenti di introspezione e dialogo.
I cinque Totem di Mayol, con i loro colori diversi ma armonici, esemplificano un concetto di unità e dialogo tra le culture. Ogni Totem è una metafora della continuità e del dinamismo del tempo, una celebrazione della diversità non come conflitto, ma come ricchezza. La centralità del tema della pace è ribadita anche nei bassorilievi in vetro di Murano e nelle incisioni, dove l’artista continua a indagare il mito e la memoria collettiva.
L’evoluzione artistica di Paolo Mayol
Paolo Mayol, nato nel 1952 a Napoli, è un artista dalla formazione variegata, che ha saputo combinare discipline diverse per creare un linguaggio unico. Dopo gli studi presso il Teatro San Carlo e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, Mayol ha arricchito il suo percorso formativo con esperienze internazionali, tra cui un periodo presso la Scuola Superiore d’Arte di Randwick in Australia.
La sua carriera è segnata da numerosi successi: ha presentato le sue opere in tutto il mondo e ha ricevuto importanti riconoscimenti. Le sue creazioni spaziano dall’uso di materiali come stagno, legno e metalli, fino all’incontro tra forma e concetto, unendo estetica e riflessione etica. Le sue opere più recenti, tra cui i bassorilievi e i trittici delle “Colombe della Pace”, continuano a sviluppare il dialogo tra arte e società.
Info utili
La mostra “I riti del tempo: la pace” di Paolo Mayol sarà visitabile al Museo Tuscolano-Scuderie Aldobrandini, situato in Piazza Marconi 6, Frascati, dal 9 al 21 settembre 2025. L’apertura al pubblico è prevista dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 19, con chiusura il lunedì. La cerimonia di inaugurazione avrà luogo martedì 9 settembre alle ore 17, con la partecipazione delle autorità locali e la presentazione critica di Franco Campegiani.
In questo spazio, l’arte di Mayol promette di coinvolgere ed emozionare, offrendo un’esperienza che va oltre la semplice contemplazione delle opere, spingendo il visitatore a una riflessione profonda e consapevole sui temi della pace e del tempo.
(Foto: Paolo Mayol – foto di Franco Alvino)