L’apertura della nuova stagione teatrale dell’Altrove Teatro Studio di Roma vede come protagonista lo spettacolo “L’Amore, la morte e le tasse”. Diretto da Giorgio Latini e ispirato al soggetto di Zach Helm, l’opera torna sulla scena dal 7 al 9 novembre. Sul palco, un cast di attori di prim’ordine formato da Ottavia Bianchi, Roberto Fedele, Valentina Illuminati, Giorgio Latini e Martina Paiano prende parte a una messa in scena che esplora il confine tra commedia e tragedia.
Un dramma quotidiano tra numeri e solitudine
L’opera teatrale “L’Amore, la morte e le tasse”, tratta dal soggetto di Zach Helm, presente un protagonista avvinto tra numeri e solitudine. Harold vive una vita monotona da agente delle tasse, scandita da calcoli interminabili e una solitudine che minaccia di inghiottirlo. Tuttavia, l’apparente ripetitività del suo universo si spezza quando una misteriosa voce femminile lo informa della sua imminente morte. Questo avviso innesca una catena di eventi che trasporta Harold in un viaggio personale tra realtà e fantasia.
L’intero spettacolo è avvolto da una riflessione sulla natura della vita e della morte, incrementata dalle diverse figure che Harold incontra lungo il suo percorso. Da un eccentrico professore di letteratura a una fornaia affascinante, ogni personaggio espande e arricchisce il microcosmo di Harold, conducendolo a un punto di confronto con se stesso. Il cantante corposo che si apre tra le pagine della sua vita costringe il protagonista a riconsiderare la linea che separa tragedia e commedia.
La trasformazione teatrale del cinema
Giorgio Latini, regista dello spettacolo, si cimenta nel difficile compito di tradurre un’opera originariamente pensata per il cinema in una messa in scena teatrale. Il suo approccio non cerca di competere con il potere del mezzo cinematografico, ma piuttosto di esaltare la naturale teatralità del soggetto. Latini spiega come ha dovuto riscrivere alcune parti del testo e creare un nuovo impianto registico per adattare il materiale di partenza al teatro, mantenendo tuttavia l’acume originale dei dialoghi.
L’ambientazione scenica presenta uno studio di scrittura appartenente a Karen Eiffel, una scrittrice paralizzata dal blocco dello scrittore. Questo spazio è un riflesso della sua mente, un dualismo tra ordine e caos che mette in scena il processo creativo. La comparsa della personaggio di Harold diventa la chiave per sbloccare la narrazione di Karen, unitamente al suo assistente Penny Escher, che la sprona a oltrepassare i suoi limiti. Questo espediente narrativo crea un dialogo vivace tra carta e palco, che non manca di coinvolgere ed emozionare il pubblico.
I temi del libero arbitrio e del destino
“L’Amore, la morte e le tasse” esplora la complessa interazione tra destino e libero arbitrio attraverso una lente teatrale unica. Lo spettacolo spinge lo spettatore a riflettere su come questi concetti siano strettamente intrecciati nella trama della vita. Harold, una figura evocata dalla mente di Karen, diventa progressivamente consapevole della sua stessa esistenza. Riconoscendo il potere del suo creatore, cerca di ribaltare le carte in tavola e di modificare il proprio destino. Questa aspirazione di sfidare l’ineluttabile diventa il cuore pulsante dello spettacolo.
Con ogni colpo di scena, il pubblico è portato a sfumare la linea tra risata e lacrima, riconoscendo che spesso commedia e tragedia si mescolano nella quotidianità. Latini consente a ogni personaggio, e di riflesso a ogni spettatore, di confrontarsi con le dinamiche inerenti all’amore e alla morte, dimostrando una volta di più che la vita è una scena in continuo divenire.
Info utili
Lo spettacolo “L’Amore, la morte e le tasse” avrà luogo all’Altrove Teatro Studio di Roma, situato in Via Giorgio Scalia 53. Le rappresentazioni si terranno nei seguenti orari: venerdì e sabato alle 20, e domenica alle 17. I biglietti sono disponibili al prezzo intero di 15€ e ridotto di 10€. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero di telefono 3518700413.
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