- Cosa: Inaugurazione del Servizio TOBIA (Team Operativo Bisogni Individuali Assistenziali), un supporto specializzato per pazienti oncologici con fragilità complesse.
- Dove e Quando: Presso gli IFO – Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e Istituto Dermatologico San Gallicano, a Roma, dal 12 dicembre 2025.
- Perché: Garantire l’accesso equo alle cure, accompagnando con attenzione chi somma alla diagnosi oncologica ulteriori fragilità cognitive, neuromotorie o relazionali.
La Risposta Istituzionale alla Fragilità Complessa in Oncologia
L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e l’Istituto Dermatologico San Gallicano (IFO) hanno compiuto un passo decisivo verso un’assistenza sanitaria più inclusiva e attenta alle necessità individuali, inaugurando il Servizio TOBIA (Team Operativo Bisogni Individuali Assistenziali). L’attivazione di questa unità all’interno di un IRCCS oncologico pubblico assume un rilievo cruciale, poiché mira a colmare un vuoto assistenziale per una categoria di pazienti particolarmente vulnerabili. Si tratta di persone che, oltre alla complessità intrinseca del percorso oncologico, devono affrontare anche fragilità cognitive, neuromotorie o relazionali. Questa doppia vulnerabilità rende l’esperienza di cura, dalla semplice visita all’orientamento in una struttura grande, un ostacolo spesso insormontabile.
Il Servizio TOBIA nasce proprio per semplificare e personalizzare l’approccio alla cura. Come sottolineato dal Direttore Generale IFO, Livio De Angelis, il dovere della struttura è “accompagnare le persone con ancora più attenzione e responsabilità, per non lasciare indietro nessuno”. Non si tratta solo di eccellenza clinica, ma della capacità di riconoscere e gestire le difficoltà aggiuntive, trasformandole in un punto di partenza per una riorganizzazione dei servizi che renda l’accoglienza davvero “totale”. L’iniziativa rientra pienamente nel percorso tracciato dalla Regione Lazio con l’adozione di specifiche Linee d’indirizzo regionali, puntando a costruire un sistema capace di “accogliere davvero la diversità dei bisogni”, come ha ribadito l’Assessore all’Inclusione Sociale e Servizi alla Persona della Regione Lazio, Massimiliano Maselli. L’obiettivo è diffondere una vera cultura di inclusione sociale e integrazione sociosanitaria.
Un Modello Multidisciplinare per l’Equità di Cura
Il cuore pulsante del Servizio TOBIA è il suo approccio multidisciplinare e altamente specializzato. L’équipe, composta da medici, infermieri, OSS e assistenti sociali, lavora in sinergia per adattare ogni fase del percorso di cura alle esigenze specifiche del paziente e del caregiver. Il Team, coordinato da Fabrizio Petrone della Direzione Infermieristica, Tecnica, Riabilitativa, Assistenza e Ricerca (DITRAR), si impegna a facilitare la comunicazione con i professionisti, migliorare l’aderenza alle terapie e rendere ogni passaggio più sicuro e comprensibile. L’essenza del servizio risiede nella capacità di effettuare una valutazione completa dei bisogni della persona, integrando gli aspetti fisici, cognitivi e sociali per una presa in carico globale.
L’adozione del modello TOBIA-DAMA (quest’ultimo attivo in Lombardia) da parte degli IFO, primo IRCCS nel Lazio in questo senso, rappresenta un esempio virtuoso di come le buone pratiche possano e debbano essere estese. Il Deputato e Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Luciano Ciocchetti, ha infatti evidenziato che la vera sfida nazionale è monitorare e implementare su tutto il territorio italiano questo tipo di assistenza multidisciplinare, affinché diventi disponibile in ogni ospedale. Questo sottolinea la centralità del progetto non solo a livello regionale, ma come potenziale standard nazionale per l’assistenza sociosanitaria dedicata alle persone con disabilità o fragilità complesse.
Dalla Diagnosi al Supporto Relazionale: Un Percorso a Lume Spento
L’esperienza del paziente oncologico con fragilità aggiuntive viene spesso paragonata a “muoversi in un labirinto con una torcia che si affievolisce”. TOBIA si propone di essere quella luce che rimane accesa. Il progetto va ben oltre la pura dimensione clinica, estendendosi alla prevenzione, all’educazione alla salute e, in modo fondamentale, al supporto relazionale. Il focus non è solo curare la malattia, ma prendersi cura della persona nella sua interezza, migliorando la qualità di vita non solo dei pazienti ma anche dei loro caregiver.
Attraverso percorsi personalizzati, il servizio affronta le barriere che sono spesso culturali oltre che assistenziali. L’uniformità delle linee guida regionali approvate in Giunta mira a garantire che l’approccio e le modalità operative siano coerenti in tutti i centri TOBIA. Questo sforzo organizzativo e formativo del personale riflette un impegno profondo a trasformare l’organizzazione dei servizi, mettendo la dignità e la continuità assistenziale al centro. Con l’avvio di TOBIA, gli IFO ribadiscono la loro missione: un’assistenza oncologica e dermatologica che unisce competenza scientifica e attenzione ai bisogni individuali, garantendo che anche il paziente più fragile possa affrontare il proprio cammino di cura in sicurezza e con piena dignità. L’apertura del Centro Tobia Dama è quindi un “passo fondamentale verso un modello di assistenza ancora più umano, competente e orientato alla persona”.
Info utili
- Indirizzo: IFO – Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e Istituto Dermatologico San Gallicano, Roma.
- Servizio: Servizio TOBIA (Team Operativo Bisogni Individuali Assistenziali).
- Finalità: Supporto specializzato per pazienti oncologici con fragilità cognitive, neuromotorie o relazionali.
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