Nel cuore di Roma, precisamente al Museo di Roma in Trastevere, sta per aprirsi una mostra che promette di attrarre un pubblico affascinato dall’arte grafica e dalla storia: “Cine de papel: Poster cubani di cinema italiano dalla collezione Bardellotto”. L’evento, che avrà inizio il 29 ottobre 2025 e si protrarrà fino al 22 febbraio, offre un punto di vista unico sui poster cinematografici cubani, mettendo in mostra circa 140 opere, tra poster, layout e bozzetti. Non si tratta di semplici locandine, ma di vere e proprie opere d’arte che incarnano l’estetica e l’ingegnosità di un’epoca.
L’importanza storica e artistica dei poster cubani
Negli anni Sessanta, durante il periodo della Guerra Fredda, Cuba divenne un terreno fertile per l’innovazione grafica, in particolare nei settori cinematografici. A seguito dell’embargo americano, l’importazione di poster stranieri fu bloccata, spingendo i creativi locali a reinventarsi. L’Istituto Cubano dell’Arte e dell’Industria Cinematografica (ICAIC) giocò un ruolo fondamentale, incoraggiando artisti e designer a creare locandine che non solo promuovessero i film, ma veicolassero anche messaggi politici e sociali.
Questi poster svilupparono uno stile inconfondibile che si distingue per l’uso audace dei colori e delle forme, talvolta anche surreali, che permettevano di trasmettere l’essenza dei film in chiave originale. Queste opere, spesso realizzate senza ricorrere alle immagini degli attori dei film, divennero sinonimo di creatività e ingegno, e ancora oggi rappresentano un patrimonio culturale e artistico significativo.
Un viaggio nella collezione Bardellotto
Curata da Luigino Bardellotto e Patrizio De Mattio, la mostra presenta una selezione di 96 poster, insieme ad altre tipologie di opere grafiche, tutte provenienti dalla collezione Bardellotto. Questi lavori esprimono la ricchezza e la diversità della produzione cubana, reinterpretando il cinema italiano non solo secondo la visione artistica cubana, ma anche come testimonianza di una dialogo culturale tra i due paesi.
Oltre alla valenza estetica, i poster cubani forniscono un’interessante chiave di lettura archeologica delle dinamiche politiche e sociali di quel tempo, poiché riescono a coniugare l’arte cinematografica con una forte componente propagandistica. Attraverso l’uso di immagini iconiche e simboliche, gli artisti cubani sono riusciti a comunicare efficacemente con il pubblico, stabilendo un dialogo che trascende il tempo e lo spazio.
La mostra al Museo di Roma in Trastevere
Il Museo di Roma in Trastevere è scenario ideale per ospitare una collezione così significativa. Questa istituzione, già nota per il suo impegno nella promozione di eventi culturali che esaminano le intersezioni tra diverse forme di arte e cultura, si presta perfettamente per una mostra di questo calibro. La presentazione include esempi di design innovativo e narrazione visiva che offrono una finestra sugli anni Sessanta cubani e sul modo in cui l’arte ha contribuito a plasmare e riflettere le evoluzioni culturali e politiche.
Uno non può che restare affascinato dalla capacità di questi poster di riscrivere la comunicazione visiva del cinema, rompendo con le convenzioni dell’epoca e offrendo interpretazioni rinfrescanti e provocatorie. L’allestimento della mostra stessa è un invito a scoprire e riscoprire il valore dell’arte cartellonistica cubana, facendoci rivivere una storia intrisa di colori e di emozioni.
Info utili
La mostra “Cine de papel: Poster cubani di cinema italiano dalla collezione Bardellotto” sarà aperta al pubblico dal 29 ottobre 2025 al 22 febbraio presso il Museo di Roma in Trastevere, situato in Piazza di S. Egidio 1/b. L’inaugurazione avverrà il 28 ottobre 2025 alle ore 18:00. Per ulteriori informazioni su orari e modalità di accesso, il pubblico è invitato a contattare direttamente il museo.
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