Nel cuore di un quartiere ricco di storia e intriso di memoria collettiva, si celebra il centenario della nascita di Clemente Scifoni, figura di spicco della Resistenza romana, presso l’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros. Un evento che non solo commemora un pasto dello straordinario passato di Tor Pignattara, ma ribadisce l’importanza storica di uomini che hanno combattuto per la libertà. Questo articolo esplora la vita e l’eredità di Scifoni, con uno sguardo alle iniziative promosse in sua memoria.
Un eroe della resistenza
Clemente Scifoni nacque a Roma il 17 ottobre 1925, nel quartiere Tor Pignattara, noto per l’attivismo antifascista della sua comunità. Fin dalla gioventù, Scifoni ha dimostrato una rara determinazione, scegliendo di aderire alla Resistenza a soli 18 anni. Le sue azioni si svolsero nei quartieri di Tor Pignattara, Centocelle, Quadraro e Villa Gordiani, aree vitali per la lotta contro il nazifascismo.
Il suo coinvolgimento nei Gruppi di Azione Patriottica (Gap) del Partito Comunista Italiano fu cruciale, specialmente nell’episodio che vide l’eliminazione di Armando Stampacchia, un collaboratore della polizia italiana che operava fianco a fianco con le SS naziste. Stampacchia fu responsabile dell’arresto e dell’uccisione di numerosi combattenti per la libertà e rappresentava una minaccia diretta per la popolazione civile. La sua eliminazione, seppure poco raccontata, è ora considerata un punto di svolta nella Resistenza di Roma.
Memoria e documentario
L’evento presso l’Ecomuseo Casilino include la proiezione del documentario “Memoria Resistente. Clemente Scifoni e i Gap dell’VIII Zona”, diretto da Massimo Pellegrinotti. Il film ha vinto il premio “25 Aprile-Anpi” al festival “Filmare la Storia”. Attraverso immagini d’archivio e testimonianze, il documentario racconta la vita di Scifoni, dalla sua adesione alla Resistenza fino agli eventi che ne segnarono l’esistenza nel dopoguerra.
Scifoni visse in silenzio gran parte della sua vita, portando con sé il peso di quelle esperienze tragiche. Solo in età avanzata, con il rischio che una generazione intera dimenticasse quei sacrifici, Scifoni iniziò a raccontare, spinto dalla necessità di sottolineare l’importanza della memoria storica soprattutto per i più giovani. La democrazia, per lui, non era un traguardo acquisito, ma un retaggio da proteggere e perpetuare.
Un lascito civile da proteggere
Sul piano personale, Clemente Scifoni incarnava semplicità e rispetto per coloro che avevano perso la vita durante la lotta di Liberazione. La sua vicenda personale risuona come un monito contro l’oblio, ricordandoci che il cammino verso la libertà è un processo continuo, sostenuto dal ricordo di chi ha sacrificato tutto per un domani di speranza e libertà.
L’evento organizzato dal Municipio Roma V, in collaborazione con il Museo della Liberazione di via Tasso e l’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti, sottolinea come l’eredità di Scifoni sia ancora viva. Rappresentanti delle istituzioni, famiglia, amici e abitanti del quartiere si riuniscono per onorare un uomo che con il suo coraggio ha contribuito a scolpire un pezzo fondamentale della nostra storia. L’incontro è arricchito da interventi e testimonianze che offrono uno sguardo a questo lascito senza tempo.
Info utili
L’evento si tiene il 25 ottobre alle ore 16 presso la Casa della Cultura e dello Sport “Silvio di Francia”, in via Casilina 655 a Roma. È un’opportunità unica per conoscere da vicino non solo la figura di Clemente Scifoni, ma anche per esplorare il contesto storico e sociale della Resistenza romana. Non sono previsti costi di ingresso e l’incontro è aperto a tutti gli interessati.
(Foto: Ecomuseo Casilino; courtesy by Memoria Resistente, Massimo Pellegrinotti)