Nel cuore di Roma, la Galleria Zema inaugura una mostra che esplora la memoria, il genealogico e il tempo attraverso la straordinaria visione di Juliette Wayenberg. In un viaggio tra passato e presente, l’artista propone un progetto fotografico che richiama alla memoria storie familiari e collettive, utilizzando la tecnica della cianotipia. La rassegna, curata da Bianca Ceriani, sarà visibile fino al 15 novembre 2025 e offre un’opportunità unica di riflessione sulle connessioni tra generazioni e sulla persistenza delle memorie storiche.
Un viaggio nel tempo attraverso la cianotipia
Juliette Wayenberg, archeologa di formazione e artista multidisciplinare, si immerge nelle profondità dei suoi archivi familiari per riportare alla luce immagini custodite dalla memoria. Questa personale scoperta è plasmata in “Grete (Wykofer)”, una successione di opere che combinano il recupero storico con la stampa in cianotipia. Tale tecnica, che produce immagini in particolari tonalità di blu, diventa quasi una metafora visiva del passato: un inchiostro che narra storie di lunghe genealogie familiari e memorie collettive.
Nelle mani di Wayenberg, le immagini d’epoca dei suoi avi sono più di semplici relitti del passato. Vengono rielaborate, manipolate e presentate con una sensibilità che oscilla tra toni tenui e contrasti intensi, rendendo la fotografia un mezzo di espressione capace di intrecciare narrative personali e storiche. Attraverso questo processo, l’artista riesce a fare della fotografia uno strumento di dialogo tra il passato e il presente, un ponte che unisce generazioni diverse.
L’eredità di una storia famigliare e collettiva
L’esposizione non si limita a un semplice sguardo nostalgico al passato, ma intreccia e confronta le esperienze di vita dei bambini ebrei perseguitati nella Germania nazista con quelle delle generazioni più recenti, nate in un mondo ancora scosso da tensioni e conflitti. La mostra rende omaggio alla trisnonna ebrea di Wayenberg, la cui saggezza e determinazione hanno protetto la sua famiglia da una storia pericolosa. Queste dinamiche sono rese con acutezza e sensibilità attraverso le immagini, che diventano vere e proprie testimonianze.
La Galleria Zema, luogo che accoglie e promuove le opere di artiste donne, diventa con “Grete (Wykofer)” un punto di ritrovo per la memoria e la riflessione. Sotto la guida della curatrice Bianca Ceriani, l’esposizione trascende il mero visuale per diventare un’esperienza che invita gli spettatori a riflettere sulla continuità storica e sulla capacità della memoria di resistere alle mareggiate del tempo.
Riflessi contemporanei di un passato mai sopito
Oltre alla componente storica, la mostra si proietta nel presente attraverso una questione quanto mai attuale: la paura e l’incertezza rispetto al futuro in un mondo attraversato da conflitti e cambiamenti climatici. Wayenberg riflette, attraverso le sue opere, sull’angoscia derivante dal mettere al mondo nuovi esseri umani in un contesto globale incerto e turbolento. L’artista trasmette un messaggio etico universale, un invito a considerare il ruolo della memoria e della storia nel nostro agire quotidiano.
La cianotipia, con le sue qualità alchemiche, diventa emblematica anche della ciclicità della vita: nasce, muore, si distrugge e si ricostruisce. L’acqua e la luce, componenti fondamentali di questa tecnica fotografica, evocano una rinascita costante e un rigenerarsi continuo, che l’artista utilizza per esprimere un senso di speranza e di resistenza.
Info utili
La mostra “Grete (Wykofer)” di Juliette Wayenberg è visitabile presso la Galleria Zema, situata in Via Giulia 201 a Roma, dal 26 settembre 2025 fino al 15 novembre 2025. Gli orari di apertura sono il martedì dalle ore 16:00 alle 19:30 e dal mercoledì al sabato dalle ore 15:00 alle 19:30.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la galleria al numero +39 0640067010.
(Immagine utilizzata a solo scopo informativo: tutti i diritti d’autore e di proprietà restano esclusivamente ai legittimi titolari)