La rassegna “Con le radici al cielo” torna a Roma dal 27 novembre al 13 dicembre, rinnovando l’invito a esplorare l’incontro tra culture, spiritualità e generazioni. Dislocata nei quartieri multiculturali di Tor Pignattara e Centocelle, questa manifestazione offre un ricco programma che include concerti, trekking urbani e laboratori nelle scuole. La musica diventa un potente strumento per connettere le diverse anime della città, con eventi che abbracciano tradizioni etniche e elementi contemporanei, trasformando luoghi non convenzionali in spazi di dialogo e inclusione.
Un viaggio culturale e spirituale nei quartieri romani
“Con le radici al cielo” non è solo una serie di eventi musicali, ma un vero e proprio viaggio culturale e spirituale attraverso i quartieri di Tor Pignattara e Centocelle, noti per la loro ricca diversità etnica. Gli eventi proposti non si limitano a concerti, ma includono trekking urbani che portano i partecipanti alla scoperta di luoghi sacri e spazi riscoperti sotto una nuova luce. Queste esplorazioni urbane sono curate in collaborazione con l’Università Sapienza e Roma Tre, inviti a osservare con attenzione e rispetto le tracce di diverse tradizioni religiose che coesistono in questi territori.
Il direttore artistico della rassegna, Domenico Coduto, sottolinea l’importanza di ascoltare e riconoscere le differenze come fonte di ricchezza reciproca. In un periodo storico in cui prevalgono la chiusura e l’intolleranza, “Con le radici al cielo” si propone di creare delle connessioni profonde tra le comunità attraverso la musica e l’arte, garantendo un dialogo aperto e costruttivo.
Concerti ed esperienze sonore uniche
Al cuore di questa iniziativa vi sono quattro concerti che si svolgeranno in spazi inusuali come chiese, templi e case famiglia. Ogni esibizione sarà un’occasione per sperimentare l’incontro tra i suoni tradizionali e le spinte innovative dell’arte contemporanea. Gli artisti coinvolti, come la BabelNova Orchestra e Namritha Nori, portano sul palco un caleidoscopio di suoni che attraversano e uniscono culture lontane.
I concerti si trasformeranno in un viaggio sonoro: da Hiram Salsano, che unisce serenate e canti di protesta in una fusione unica di tradizione campana e modernità, a Ra di Spina, che rivisita la musica popolare del sud Italia in chiave contemporanea. Queste performance pongono l’accento sull’importanza della memoria culturale e del contributo che queste diversità apportano al tessuto sociale.
La musica come strumento di coesione e dialogo
Oltre ai concerti, “Con le radici al cielo” promuove il dialogo tra le diverse generazioni attraverso attività nelle scuole, tra cui gli incontri della Piccola Orchestra di Tor Pignattara. Nato nel 2012, questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come la musica possa diventare uno strumento di integrazione, unendo le seconde generazioni e promuovendo il dialogo interculturale.
La manifestazione non solo celebra la diversità, ma anche la spiritualità come elemento di unione e comprensione tra differenti credenze e pratiche religiose. Gli spazi che ospitano questi eventi, dalle moschee ai templi, diventano scenari aperti in cui le differenze si trasformano in dialogo e condivisione, abbattendo barriere culturali e favorendo una spiritualità diffusa.
Info utili
Tutte le attività di “Con le radici al cielo” sono ad ingresso gratuito. Gli eventi si svolgeranno in diverse location tra Tor Pignattara e Centocelle a Roma dal 27 novembre al 13 dicembre. Tra i luoghi che ospiteranno i concerti ci sono Casa Scalabrini 634, Chiesa San Felice da Cantalice, Istituto bahá’í e Oratorio Padre Claudio Santoro.
(Foto: BabelNova Orchestra, ©Giovanni Canitano)
