Il MedFilm Festival è tornato a Roma con un’intensa 31ª edizione che celebra la varietà e la ricchezza delle cinematografie del Mediterraneo. L’evento, in corso dal 6 al 16 novembre, ha riunito 83 film da 33 paesi, ospitando proiezioni, incontri e masterclass distribuiti in varie location della città eterna. Al centro dell’attenzione, come sempre, la promozione del dialogo culturale e l’esplorazione di temi tanto amati quanto complessi.
La magia del cinema mediterraneo
La serata di premiazione del MedFilm Festival si è svolta presso il The Space Cinema Moderno, offrendo una panoramica delle migliori produzioni cinematografiche provenienti dall’area mediterranea. Il festival ha visto la partecipazione di numerosi ospiti internazionali ed è stato arricchito da masterclass, incontri letterari e meeting industry, creando un vivace scambio di idee e culture.
Il tema centrale del festival è la capacità del cinema di superare confini geografici, politici e culturali, unendo spettatori attraverso emozioni universali come gioia, amore e dolore. Tarik Saleh, con il suo “Le aquile della Repubblica”, ha vinto il premio Amore e Psiche per il miglior film, mentre Cyril Aris ha ottenuto il premio speciale della giuria con “A Sad and Beautiful World”, dimostrando ancora una volta l’importanza del connubio tra satira e tragedia politica.
Premi e riconoscimenti
Il MedFilm Festival ha conferito numerosi premi, tra cui il prestigioso Premio Methexis per il miglior cortometraggio assegnato a “Walud” di Daood Alabdulaa e Louise Zenker, che ha raccontato con maestria la resilienza di una donna in una Siria martoriata dalla guerra. Al film “Melanochaita” di Niko Avgoustidi è stato invece assegnato il Premio Cervantes Roma per la creatività, grazie al suo ingegnoso escamotage narrativo che riflette sulla società contemporanea.
Gli onori non si sono fermati ai lungometraggi e ai cortometraggi. La giuria ha attribuito il Premio Ecumenico a “Promised Sky” di Erige Sehiri, una storia toccante di quattro donne africane in cerca di libertà in Tunisia, mentre “Ciudad sin sueño” di Guillermo Galoe ha vinto il WWF MedFilm Award, grazie alla sua potente rappresentazione delle problematiche ambientali e sociali.
Un ponte tra culture e nuove prospettive
Oltre ai premi ufficiali, il MedFilm Festival ha istituito riconoscimenti speciali, tra cui il Premio Diritti Umani di Amnesty International, conferito a “With Hasan in Gaza” di Kamal Al Jafari per la sua potente testimonianza delle difficoltà vissute dai palestinesi a Gaza.
Di particolare importanza è stato anche il conferimento del Premio Koiné 2025 ad Aya Ashour, Fatena Mohanna e Alhassan Selmi, tre giovani che hanno raccontato al mondo le difficoltà di vivere a Gaza, difendendo i diritti all’informazione e all’istruzione.
Il MedFilm Festival è un evento che riesce non solo a mettere in luce le eccellenze cinematografiche del Mediterraneo, ma anche a promuovere un dialogo interculturale che getta un ponte tra diverse realtà, offrendo opportunità uniche di crescita e condivisione per cineasti e spettatori.
Info utili
L’edizione 31 del MedFilm Festival si svolge dal 6 al 16 novembre 2023. Le proiezioni sono disponibili presso il Teatro Palladium e l’Archivio Flamigni, oltre che in streaming su MYmovies. La partecipazione è estesa anche a quattro città metropolitane di Roma Capitale. I film vincitori saranno proiettati nelle sale cinematografiche italiane nei prossimi mesi, con dettagli disponibili presso i distributori ufficiali Movies Inspired e Cineclub Internazionale Distribuzione.
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