- Cosa: Un ricco cartellone che spazia dal musical improvvisato al teatro civile e storico.
- Dove e Quando: Teatro Tor Bella Monaca, Roma. Dal 9 al 14 dicembre.
- Perché: Per vivere un viaggio emozionale che attraversa la risata intelligente, la memoria storica e la rivisitazione dei classici.
La programmazione culturale romana si arricchisce questa settimana di una serie di appuntamenti imperdibili presso il Teatro Tor Bella Monaca, confermandosi ancora una volta come uno dei poli più vivaci e variegati della capitale. Dal 9 al 14 dicembre, il palcoscenico vedrà alternarsi generi diametralmente opposti ma accomunati da un’altissima qualità artistica: dalla sfida adrenalinica del musical improvvisato alla profonda riflessione sui diritti civili, passando per la rilettura dissacrante dei classici della letteratura e l’approfondimento storico rinascimentale. Un’offerta pensata per soddisfare un pubblico eterogeneo, capace di passare dalla leggerezza dell’intrattenimento puro all’impegno della memoria collettiva.
La magia dell’imprevisto e il teatro della memoria
Ad aprire le danze, dal 9 all’11 dicembre, è l’energia travolgente de I Bugiardini con il loro spettacolo R.E.D. Il musical di Natale completamente improvvisato. Questa compagnia, ormai un punto di riferimento nel panorama dell’improvvisazione teatrale italiana, porta in scena un esperimento audace: un musical in stile Broadway creato ex novo ogni sera. L’atmosfera è quella delle grandi produzioni: il buio in sala, l’elettricità dell’attesa, la musica incalzante. Tuttavia, la sceneggiatura non esiste. Sono i suggerimenti del pubblico a determinare il luogo dell’azione e il titolo dell’opera, costringendo attori e musicisti a comporre istantaneamente storie, coreografie e canzoni. Il risultato è un evento unico e irripetibile, “out of the blue”, che celebra la creatività allo stato puro.
Parallelamente, il 9 dicembre, il tono cambia radicalmente con Non strappare le ali a una farfalla, scritto e diretto da Claudia Caoduro. Lo spettacolo ci trasporta nella Repubblica Dominicana degli anni Cinquanta, durante la feroce dittatura di Rafael Leónidas Trujillo. Al centro della narrazione troviamo le sorelle Mirabal: Patria, Dedé, Minerva e Mate. Attraverso le loro vicende personali, il pubblico assiste alla trasformazione di quattro donne da figlie e mogli a simboli della resistenza politica. La figura di Minerva, in particolare, emerge con forza: laureata in legge ma impossibilitata a esercitare dal regime, rifiuta il ruolo di “ornamento silenzioso” imposto dalla società patriarcale, guidando le sorelle verso un destino rivoluzionario che è oggi commemorato nella Giornata Internazionale della Lotta al Femminicidio.
Il Rinascimento toscano e l’arte del potere
Nella seconda parte della settimana, dal 12 al 14 dicembre, il teatro si trasforma in una finestra sul Rinascimento con Cosimo e i vasari, l’idea toscana, scritto e diretto da Caterina Casini. L’opera esplora il sodalizio intellettuale e politico tra Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari. Non si tratta solo di una rievocazione storica, ma di un’indagine su come l’arte e l’architettura siano state utilizzate come potenti strumenti di comunicazione politica e costruzione dell’identità territoriale.
Lo spettacolo mette in luce la sinergia tra il Duca, abile stratega e politico visionario, e l’artista aretino, narratore e costruttore dell’immagine medicea. Insieme, hanno plasmato l’idea stessa di Toscana, unendo intelligenza politica e divulgazione artistica. Un ruolo fondamentale in questa narrazione è affidato alla figura di Eleonora da Toledo, moglie di Cosimo. Donna colta e di respiro internazionale, figlia del viceré di Napoli, Eleonora portò alla corte fiorentina una visione più ampia, sostenendo progetti architettonici che celebravano il potere e la bellezza, dimostrando come le grandi imprese siano spesso frutto di collaborazioni complesse e visioni condivise.
Riletture dissacranti: il controcanto a De Amicis
Sempre dal 12 al 14 dicembre, il palco ospita una proposta decisamente controcorrente con Cuore: Franti aveva ragione di Lorenzo Degl’Innocenti. Chiunque abbia frequentato la scuola italiana conosce il libro Cuore di Edmondo De Amicis, spesso ricordato per la sua retorica patriottica e il suo sentimentalismo talvolta eccessivo. Questo spettacolo si propone di ribaltare completamente quella prospettiva, offrendo una rilettura irriverente, fisica e comicissima.
Dimenticate il buonismo e le “lacrime facili” che hanno accompagnato generazioni di lettori. In questa messa in scena, il testo viene smontato e trasformato in un vortice di energia teatrale che dà voce al lato più anarchico della narrazione. Il titolo stesso è una dichiarazione d’intenti: riabilitare la figura di Franti, l’antieroe per eccellenza, colui che rideva quando non si doveva, svelando le ipocrisie di una morale rigida e datata. Attraverso un ritmo incalzante e un’ironia tagliente, lo spettacolo invita il pubblico a riscoprire un classico odiato e amato, mostrandone un volto inaspettatamente comico e attuale.
Info utili
- Indirizzo: Teatro Tor Bella Monaca, Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti, Roma.
- Trasporti: Raggiungibile con Metro C o Linea Bus 20. Ampio parcheggio disponibile.
- Orari Botteghino: Dal martedì alla domenica, dalle 10:30 alle 21:30.
- Prezzi Biglietti:
- Intero: 12,00 Euro
- Ridotto: 10,00 Euro
- Giovani: 8,00 Euro
- Gift Card (10 ingressi): 78,00 Euro
- Prenotazioni: Telefono 062010579 (dalle 10:30 alle 19:30) o via WhatsApp al 3920650683.
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