Il Teatro Sala Umberto di Roma accoglierà a partire dal 21 ottobre fino al 2 novembre 2025 la nuova edizione di uno dei capolavori teatrali più amati: “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde. Sotto la regia di Geppy Gleijeses, l’opera ritorna in scena promettendo di conquistare il pubblico con le sue brillanti dinamiche umoristiche e la sua satira senza tempo.
Una commedia senza età e senza tempo
La commedia “L’importanza di chiamarsi Ernesto” è un classico senza tempo che continua a risuonare nel cuore degli spettatori moderni. Originariamente scritta da Oscar Wilde, la pièce rappresenta un vivido esempio di teatro vittoriano caratterizzato da giochi di parole, equivoci e una raffinata critica sociale. Con un cast stellare guidato dalla straordinaria Lucia Poli, lo spettacolo mette in scena le avventure di personaggi intrappolati tra verità e menzogne, convenzioni sociali e desideri personali.
La regia di Geppy Gleijeses dona nuova vita a questa commedia, usando abilmente il testo originale per esporre i difetti e le peculiarità della società moderna, proprio come Wilde fece con quella vittoriana. Gli spettatori sono invitati a riflettere sulle convenzioni che ancora oggi influenzano le nostre vite, ridefinendo il significato di autenticità e identità personale.
Un cast eccezionale tra tradizione e innovazione
Il cast comprende attori di grande talento, ognuno dei quali contribuisce con interpretazioni uniche e coinvolgenti. Oltre alla veterana Lucia Poli nel ruolo di Lady Bracknell, sul palco si esibiranno Giorgio Lupano, Maria Alberta Navello e Luigi Tabita, affiancati da Giulia Paoletti, Bruno Crucitti, Gloria Sapio e Riccardo Feola. Questa combinazione di attori esperti e giovani talenti promette di offrire dinamiche recitative fresche e appassionanti.
La produzione è firmata da Dear Friends | Artisti Associati, noti per la loro capacità di fondere tradizione e innovazione all’interno delle loro rappresentazioni teatrali. Con costumi curati da Chiara Donato e scenografie di Roberto Crea, la messa in scena promette di essere vivace e visivamente accattivante, catturando l’essenza della commedia di Wilde con un tocco di modernità.
La magia della satira sociale di Wilde
Oscar Wilde, con il suo acuto senso dell’umorismo e la sua abilità nella critica sociale, rimane un autore capace di trattare temi universali che superano le barriere del tempo. In “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, Wilde esplora le contraddizioni dell’identità e del desiderio di appartenenza, utilizzando il teatro come lente di ingrandimento sulle ipocrisie sociali.
Lo spettacolo, con il suo intreccio di identità fittizie e situazioni comiche, ricorda al pubblico quanto sia attuale il messaggio di Wilde. Le convenzioni sociali, l’ossessione per l’apparenza e il significato di verità e menzogna sono tutti temi che risuonano ancora oggi. Geppy Gleijeses, attraverso la sua regia, riesce a trasporre queste dinamiche nel contesto contemporaneo, offrendo una rappresentazione che è al contempo fedele all’originale e innovativa.
Info utili
Lo spettacolo “L’importanza di chiamarsi Ernesto” andrà in scena al Teatro Sala Umberto, in Via delle Mercede n. 50 Roma, dal 21 ottobre al 2 novembre 2025. Gli orari delle rappresentazioni sono vari: martedì e mercoledì alle 20:30, giovedì alle 19:00, sabato e domenica alle 16:00. I biglietti sono in vendita con un costo compreso tra 22€ e 34€, disponibili presso il sito del teatro e su TicketOne.
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