- Cosa: La 19esima edizione del festival Teatri di Vetro.
- Dove e Quando: Teatro India (16-18 dicembre), con anteprime al Teatro del Lido e Spazio Rossellini (6-13 dicembre).
- Perché: Un atto politico di resistenza culturale a ingresso gratuito che trasforma la scena in laboratorio.
Raggiungere il traguardo della diciannovesima edizione non è mai un fatto scontato per una realtà culturale, specialmente in un panorama che spesso predilige la velocità di consumo alla sedimentazione del pensiero. Teatri di Vetro, sotto la direzione artistica di Roberta Nicolai, torna a Roma affermando con forza la propria identità non solo come vetrina di spettacoli, ma come vero e proprio “Presidio di pratiche e di pensiero”.
Quest’anno il festival si presenta con una consapevolezza rinnovata, forte anche del recente riconoscimento come finalista per il Premio Ubu nella sezione Premi speciali. Un attestato che la comunità teatrale ha voluto conferire a una realtà che, nonostante le difficoltà e le incertezze sistemiche, ha scelto di difendere strenuamente il “tempo lungo” della creazione artistica. La manifestazione si configura come un atto politico: una risposta alla frenesia produttiva attraverso la creazione di comunità temporanee, dove la scena diventa officina, assemblea e terreno di sperimentazione radicale.
Oscillazioni: il cuore pulsante al Teatro India
Il nucleo centrale del festival, denominato Oscillazioni, prenderà vita dal 16 al 18 dicembre negli spazi del Teatro India. In queste tre giornate, il concetto di spettacolo finito viene messo in discussione per lasciare spazio alla condivisione di materiali di lavoro, diari e frammenti di ricerca. Gli artisti sono chiamati a un’operazione di smontaggio e decostruzione delle proprie opere, offrendo al pubblico non una superficie levigata, ma l’intimità del processo creativo.
Tra i protagonisti di questa sezione spiccano nomi rilevanti del panorama contemporaneo. Fabiana Iacozzilli e Linda Dalisi apriranno i loro quaderni di regia con Oltre, condividendo le scelte dolorose e le testimonianze rimaste fuori dalla creazione finale. Lucia Guarino, con Contengo Moltitudini, lavorerà sulla figura archetipica di Pulcinella, presentandolo come un corpo outsider capace di scardinare i codici precostituiti. Non mancherà l’ironia dissacrante di Andrea Cosentino, che proporrà un happening-conferenza in cui l’intelligenza artificiale diventa strumento per “depensare” la realtà, trasformando gli spettatori in complici di un crash test creativo.
La programmazione al Teatro India esplorerà anche formati ibridi e interdisciplinari. Il duo Celia/Macera indagherà il rapporto tra organico e meccanico attraverso installazioni sonore, mentre Bartolini/Baronio renderanno omaggio alla poetessa iraniana Forough Farrokhzad. La danza e la memoria corporea saranno al centro dei lavori di Paola Bianchi e di Alessandra Cristiani, quest’ultima impegnata in un percorso sulle rovine di Sarajevo. A chiudere il cerchio, le sperimentazioni di Menoventi, Simona Lobefaro, Lorenzo Giansante, Carullo/Minasi, Michael Incarbone e Operabianco, ognuno impegnato a trasformare lo spazio scenico in un dispositivo di relazione.
Anteprime diffuse: dal litorale al digitale
Prima di approdare al Teatro India, Teatri di Vetro diffonderà le sue “Composizioni” sul territorio, iniziando il 6 dicembre al Teatro del Lido di Ostia. Questa sezione è dedicata all’incontro tra la creazione scenica e il tessuto urbano. Un esempio emblematico è Pratica su A Human Song di Chiara Frigo, una performance partecipata che trasformerà decine di cittadini in una marea umana in movimento, ridisegnando le geografie emotive della città.
Sempre a Ostia, la ricerca si farà intima e collettiva con Teodora Grano e il progetto di Spartenza Teatro sui segni incisi nel tempo sui muri della città. La dimensione partecipativa si estenderà anche allo Spazio Rossellini, Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio. Qui, l’11 dicembre, si terrà Open Feedback, una restituzione pubblica di un percorso di scrittura orizzontale che ha coinvolto oltre trenta autori da tutta Italia, invitando ora la cittadinanza a prendere parte a questa pratica comunitaria.
Il 13 dicembre sarà la volta delle Residenze Digitali, un progetto di rete che mette in dialogo le arti performative con le nuove tecnologie. Verranno presentati i lavori vincitori della sesta edizione del bando, che spaziano dalla reinvenzione del folklore online alla critica del voyeurismo digitale, fino alla performatività del desktop e all’uso narrativo dell’intelligenza artificiale. Progetti come Spooky Internet di Mara Oscar Cassiani o Screenvestigation di Albert Figurt dimostrano come il teatro possa abitare e interrogare anche gli spazi virtuali.
Una cultura accessibile e necessaria
Uno degli aspetti più significativi di questa diciannovesima edizione è la scelta radicale sull’accessibilità: l’intera programmazione sarà fruibile senza alcun costo per il pubblico. Come sottolineato dagli organizzatori, si tratta di una “scelta consapevole” per ribadire che il valore della cultura non si misura attraverso i risultati del botteghino. In un momento storico complesso, Teatri di Vetro decide di abbattere le barriere economiche per favorire la massima partecipazione e inclusione.
Questa decisione si allinea perfettamente con la filosofia del “Presidio”: difendere la ricerca artistica significa anche renderla disponibile a tutti, creando spazi di “collisione” tra linguaggi e persone. Che si tratti di installazioni sonore, conferenze performative, danza o teatro digitale, l’obiettivo resta quello di aprire varchi di pensiero per affrontare la complessità del presente. Il festival, sostenuto da istituzioni come Regione Lazio e Roma Capitale, si conferma così un organismo vivo, capace di reinventarsi e di trasformare la crisi in un’opportunità di rifondazione del rapporto tra arte e spettatore.
Info utili
- Date:
- Anteprime: dal 6 al 13 dicembre 2024.
- Focus centrale (Oscillazioni): dal 16 al 18 dicembre 2024.
- Luoghi:
- Teatro India (Lungotevere Vittorio Gassman 1, Roma).
- Teatro del Lido (Via delle Sirene 22, Lido di Ostia).
- Spazio Rossellini (Via della Vasca Navale 58, Roma).
- Biglietti: Ingresso gratuito per tutti gli eventi.
- Modalità di accesso: Si consiglia la prenotazione
Immagine: Simona Lobefaroe Lorenzo Giansante BOOMERANG. Crediti: Marco Lobefaro
