In un mondo spesso dominato da eventi sconvolgenti, il Teatro di Documenti di Roma inaugura la sua stagione 2025-2026 focalizzata sul tema “Partecipare”. Questa nuova stagione non è solo un cartellone di performance, ma un faro di dialogo aperto e condivisione umana. Il teatro, per sua natura, è un luogo di partecipazione e confronto, e il Teatro di Documenti intende rafforzare questa funzione, riaffermando l’arte come strumento di espressione di idee e ideali.
L’arte dell’improvvisazione e la forza delle eroine
La stagione si apre con Drumedy, una performance che sperimenta l’improvvisazione teatral-musicale, portando sul palco strumenti e suoni inusuali. È uno spettacolo che invita il pubblico a un’interazione continua, rompendo le consuete barriere tra attori e spettatori. Il Teatro di Documenti continua poi con Capitan Who, un’opera realizzata in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, dove la musica e i testi originali si fondono in una narrazione innovativa e coinvolgente.
Una delle proposte più intriganti della stagione è Indovina chi canta stasera?, dove il pubblico è coinvolto in un gioco di riconoscimento delle grandi eroine del melodramma, permettendo ai partecipanti di esplorare le loro storie e percezioni. Alessandra Eva Modica con Love Kills rievoca la controversa storia di Sid Vicious e Nancy Spungen, personaggi iconici della scena punk, mentre Alma Daddario in Interplay ci invita a entrare nell’intimo delle ultime ore di vita di Charlie Parker, rappresentato con passione e intensità da Ennio Coltorti.
Classici rivisitati e nuove prospettive
La sezione Classico non Classico porta sul palco opere che sfidano la tradizionale interpretazione dei “classici”. Spettacoli come Trachinie di Walter Pagliaro mostrano come le opere antiche possano essere rivisitate in chiave moderna. Micaela Esdra, insieme a un cast affiatato, presenta uno spettacolo itinerante che affascina e sorprende il pubblico con una scenografia dinamica e partecipativa.
In Dysania, l’opera A porte chiuse di Jean-Paul Sartre prende vita con una nuova e ansiogena interpretazione, sottolineando la natura claustrofobica di un inferno che è spaventosamente simile al nostro mondo attuale. La donna del mare di Ibsen, con la regia di Rosario Tronnolone e l’interpretazione appassionata di Arianna Ninchi, affronta tematiche profondamente umane e universali, trascendendo l’opera originale e acquistando una nuova dimensione.
Narrazioni contemporanee e linguaggi innovativi
Per concludere, la stagione del Teatro di Documenti abbraccia le Voci del Presente, con opere di drammaturghi contemporanei che affrontano temi attuali e vitali. Clara Margani in Testimoni narra le storie di tre donne appartenenti ad epoche differenti, collegando ciascuna figura storica attraverso un filo narrativo potente e universale. Giuda di Aldo Tei, con la regia di Alessandro Sena, offre una lettura alternativa delle figure bibliche, introducendo nuove prospettive su temi consolidati ma eternamente affascinanti.
Marco Belocchi con Anno Omega di Maria Letizia Avato propone uno sguardo ironico sulla spiritualità, mentre L’ultimo Pasolini di Alfredo Traversa invita a riflettere sui misteri irrisolti della vita del famoso artista. La critica sociale si manifesta in Albanova di Benito Martino, un’opera che affronta temi di isolamento e vulnerabilità, e Purgatorio di Ilaria Palomba e Mariaelena Masetti, che racconta una storia di rinascita e desiderio di vivere. Concludiamo con Quando verrà la fin di vita (e questa storia è già finita)? di Stefania Porrino, che affronta la inevitabilità della vecchiaia e della morte con empatia e sensibilità.
Info utili
Il Teatro di Documenti si trova in via Nicola Zabaglia, 42, Roma. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero fisso 06/45548578 o il cellulare 328/8475891.
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