Il Teatro di Documenti di Roma si prepara ad accogliere un’opera teatrale singolare che esplora la ciclicità dell’esistenza e i contrasti universali tra il Bene e il Male. Si tratta di “Anno Omega (quando tutto ebbe inizio)”, un dramma scritto da Maria Letizia Avato e diretto da Marco Belocchi. Dal 23 al 26 ottobre, gli spettatori avranno l’opportunità di immergersi in una narrazione che fonde elementi filosofici e surreali, il tutto accompagnato da una colonna sonora coinvolgente del M° Fabio Bianchini.
Un’opera che sfida i confini del teatro tradizionale
“Anno Omega” è composto da due atti unici che si sviluppano su una struttura a spirale, simboleggiando la continuità e la ripetitività dell’universo. L’importanza dello spazio scenico è centrale in questa rappresentazione, con il Teatro di Documenti che offre una cornice perfetta per una messa in scena onirica e suggestiva. Grazie alla visione del noto scenografo Luciano Damiani, il teatro permette una fuga dal realismo tipico dei palcoscenici tradizionali per entrare in un mondo dove l’inconscio si manifesta visibilmente.
Nel primo atto, intitolato “Tutti pensarono, tutti credettero”, assistiamo a un sorprendente dialogo tra Ambrosius, una rappresentazione di Dio, e Felice, un folle. Attraverso i loro battibecchi, emerge una critica alla creazione divina, vista come imperfetta e intrinsecamente legata al male. Marco Belocchi descrive questo incontro come uno scontro tra un dio arrogante e un folle che serve da specchio all’insipienza dell’Eterno. Una scenografia essenziale, composta da poche poltrone e un cavalletto, favorisce l’ascolto delle voci e permette al pubblico di immergersi completamente nel dialogo filosofico.
L’anima tra eternità e temporalità
Il secondo atto, “Anima sola”, presenta un risveglio poetico e musicale delle anime abbandonate alla ricerca della loro vera essenza. Questo atto mette in scena il conflitto tra luce divina e le tentazioni terrestri, incarnate nella poesia di Nazım Hikmet, che richiama le anime alla vita umana con la sua forza evocativa. Le anime, una volta votate all’illuminazione e alla fusione con l’Uno, si scoprono affascinate dai sentimenti umani e scambiano l’eternità con l’effimero. Grazia Rita Visconti interpreta magistralmente il ruolo centrale, incantando il pubblico con una performance che sfida l’atmosfera mistica imposta dalle note di Fabio Bianchini, il cui compito è definire un’aura al di là dei sensi.
Il regista Marco Belocchi utilizza abilmente le risorse audio e visive, frammentando intenzionalmente il flusso della narrazione e invitando gli spettatori a ricostruire mentalmente un mosaico di emozioni e intuizioni. L’approccio di Belocchi combina abilmente elementi lirici, musicali e visivi, trasformando la pièce in un’esperienza multisensoriale e un’esplorazione del potere evocativo della parola.
La dimensione esperienziale di “Anno Omega”
Il vero cuore dell’opera risiede nella sua capacità di affrontare temi universali e di sfidare lo spettatore a riflettere sulla natura stessa dell’esistenza. Attraverso la fusione di linguaggio narrativo e simbolismo onirico, Maria Letizia Avato invita il pubblico ad abbandonarsi a un viaggio nell’inconscio. Le grandi forze universali, come l’Amore e il Male, si confrontano per dominare la materia, e l’esperienza dello spettatore diventa un passo verso la comprensione di queste dinamiche fondamentali della vita.
La regia si rivela uno sforzo audace e stimolante, che implica la frammentazione del racconto e il coinvolgimento emotivo degli spettatori, schiudendo porte verso dimensioni spesso nascoste del nostro subconscio. La narrazione incalzante, accentuata dalla musica e dalla poesia, ribadisce il potere di trasformazione insito nel teatro.
Info utili
Lo spettacolo si terrà al Teatro di Documenti in Via Nicola Zabaglia 42, Roma. Le rappresentazioni avranno luogo il 23, 24 e 25 ottobre alle ore 21:00 e il 26 ottobre alle ore 18:00. Una meravigliosa opportunità per vivere un’esperienza teatrale cresciuta nell’intensità e profondità delle sue tematiche.
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