Dancescreen in the Market ritorna al Mercato del Tufello di Roma per un’edizione che promette di innovare e sorprendere ancora una volta. Dopo il successo dell’edizione inaugurale del 2024, il festival multidisciplinare del 2025 posiziona la danza al centro di un dialogo interculturale che si snoda tra teatro, musica, arti visive e un impegno verso la sostenibilità urbana. In un contesto di crescente interesse per le comunità, l’edizione di quest’anno accoglie un omaggio significativo al cinquantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, trasformando lo spazio urbano in una platea d’arte e cittadinanza attiva.
Un festival di rigenerazione urbana e sociale
Dancescreen in the Market 2025 non è solo un evento artistico, ma un progetto di rigenerazione urbana che trasforma il Mercato del Tufello in una piattaforma di espressione comunitaria. Attraverso un approccio multidisciplinare, il festival abbraccia visioni innovative che mescolano teatro, danza, filosofia, musica ed educazione. L’obiettivo è chiaro: promuovere il dialogo interculturale e la sostenibilità ambientale, valorizzando spazi non convenzionali attraverso l’arte. Il mercato rionale diventa così un teatro sociale temporaneo, un simbolo di rinascita culturale e cittadinanza attiva.
L’edizione 2025 si inserisce inoltre in un contesto storico particolare, celebrando il cinquantesimo anniversario di Pier Paolo Pasolini. Il festival non si limita a rendere omaggio al poeta e regista, ma lo reinterpreta attraverso uno sguardo moderno e poliedrico, esaltando la sua visione del corpo, della città e delle periferie. Come nelle opere di Pasolini, anche qui il gesto danza diventa una narrazione politica e sociale, un racconto di umanità spesso invisibile e di spazi urbani che si trasformano in luoghi di poesia incarnata.
Dialoghi culturali e partecipazione attiva
Uno degli aspetti fondamentali di Dancescreen in the Market 2025 è la sua natura partecipativa. Non solo spettatori, i partecipanti sono chiamati a farsi parte attiva del processo creativo, attraverso laboratori, performance itineranti, installazioni interattive e proiezioni en plein air che ridisegnano il concetto di “platea”. Questo approccio non solo stimola la creatività, ma restituisce al pubblico un ruolo di co-autore, essenziale per il successo di una manifestazione che si fonda sulla comunità.
La danza, in quest’edizione, torna a essere un linguaggio di resistenza e riconciliazione, un corpo che ricorda, che lotta, che sogna. Attraverso immagini in movimento e gesti potenti, il festival rinnova la possibilità di un’arte che non si limita a rappresentare ma intende trasformare. Le performance programmate promettono di indagare la complessità delle relazioni umane e sociali, dagli archetipi cinematografici alle dinamiche delle relazioni tossiche, passando per l’estetica giapponese e il dualismo tra realtà e rappresentazione.
Eventi e progetti speciali in programma
Il programma di Dancescreen in the Market 2025 si articola in una serie di eventi che abbracciano diversi linguaggi espressivi. Si parte il 18 ottobre con un talk filosofico su “Pasolini e l’eresia della ragione”, seguiti da spettacoli di danza che esplorano le identità multiple e le maschere della società contemporanea. Tra le opere presentate, spiccano “Atelier Cinema” della Compagnia MP3 Dance Project e “Ardour” di Michele Pogliani, che affrontano temi di frammentazione personale e dinamiche relazionali complesse.
Il festival non si ferma alla sola danza, estendendosi alla musica e al teatro con il contributo del maestro Peppe Vessicchio e degli studenti del Liceo Artistico Donato Bramante. Importanti iniziative sono i laboratori di scenotecnica green e la proiezione del video “Comizi d’amore 2.0”, che coinvolgono attivamente la comunità locale. L’evento culminante è “L’ULTIMA CENA DI PASOLINI”, un’azione scenica tratta dall’Agamennone di Eschilo, che chiude la manifestazione con un omaggio corale alla visione pasoliniana.
Info utili
Il festival si svolge al Mercato del Tufello, in Piazza degli Euganei, III Municipio di Roma. L’accesso è facilitato dai trasporti pubblici con treni FL1, FL2, FL3, R, metropolitana B1 Jonio e autobus 90, N90, 336, 338, 341, C5. Per eventuali variazioni nel programma, è consigliato contattare gli organizzatori.
Concluso il processo creativo, il pubblico avrà l’opportunità di riflettere sulle tematiche proposte, stimolando un dialogo intergenerazionale e interculturale che perdura oltre la durata dell’evento.
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