La collega della domenica

I giornali digitali del gennaio 2068 riportano un inquietante caso di cronaca: due persone sono morte in uno scontro a fuoco avvenuto nei musei capitolini. Con questa notizia di apertura, la scrittrice Rossella Cirigliano, nel suo ultimo romanzo La collega della domenica (Amazon Publisher) trasporta il lettore in una Roma del futuro, all'interno di un intricato giallo.
I musei, di proprietà della famiglia Dubois, vivono una profonda crisi economica, e sono al centro di una dibattuta proposta di acquisto  da parte del Comune di Roma. Il duplice omicidio sconvolge la città, dove le forze dell'ordine mettono i sigilli alla scena del crimine, bloccando per giorni ogni accesso da piazza Venezia e dai Fori Imperiali. All'improvviso, su piazza del Campidoglio, che solitamente pullula di invitati ai matrimoni celebrati nella Sala Rossa, cala il silenzio.
Le due vittime sono Laerte Dubois, uno dei proprietari, e Pancrazio, una guardia giurata appena assunta. Il caso appare subito particolarmente intricato anche agli investigatori. Perché l'allarme non ha suonato? Come mai è sparita la statuetta di Amore e Psiche, visto che le persone coinvolte nella sparatoria sono morte tutt'e due? C'era qualcun altro?  
Se Laerte era noto per essere un galantuomo, dal passato di Pancrazio emergono invece precedenti penali tenuti nascosti. A complicare le cose, vi sono poi le tormentate relazioni familiari e sentimentali delle vittime. Le sorelle di Laerte, Persefone e Diana, sono due molto diverse tra loro, ma entrambe coinvolte nella vicenda: dispotica e autoritaria la prima, per la quale i musei sono una ragione di vita, debole e in preda alle dipendenze la seconda, favorevole alla vendita della prestigiosa proprietà di famiglia. Il dubbio è, se a causa dei loro interessi personali, abbiano a che fare con gli omicidi. Sulla vicenda aleggiano rancori mai sopiti, invidie, una ruggine emotiva capace di intaccare i rapporti in profondità e di scatenare una potenziale vendetta.  Il mistero si infittisce con le rivelazioni di Teia ed Ecate, due libraie unite dall'amore per l'arte, ma divise da tanti segreti.  
Fa da sfondo alla vicenda, una Roma invasa da un'umanità esibizionista, “zombie digitali” che sembrano interessati solo a scattare l'ennesimo selfie. I musei rischiano così di trasformarsi in un luogo di divertimento, dove non si va per ammirare le opere ma per interagire digitalmente con esse. Gli uomini della seconda metà del millennio appaiono soli, con le mani piene di telefonini ma vuote di , poveri di passione e di parole. Eppure, questo deserto sentimentale ad un certo punto viene smosso dall'aria della primavera, con i suoi profumi e i suoi rumori. L'autrice fa intravedere un barlume di speranza, dove c'è posto per la vita e per i sentimenti. Saranno gli occhi della bellezza, attraverso un escamotage letterario, a gettare luce sulla vicenda, tra false piste e colpi di scena.
All'ennesimo rilancio dell'acquisizione dei musei da parte del sindaco della capitale, Persefone contrappone la ferma volontà di conservarne la proprietà, in un crescendo di tensione. Intanto, la soluzione sembra allontanarsi sempre di più. Soldi, passioni e gelosie, sono gli ingredienti di un caso che sembra irrisolvibile, moventi apparentemente non sufficienti per arrivare alla verità.  Inafferrabile, essa apparirà al lettore in un coup de théâtre finale, al cospetto di testimoni insospettabili.

Rossella Cirigliano è nata a Pinerolo (Torino), ma vive a Roma. Dopo essersi dedicata alla traduzione per molti anni, è diventata l'autrice prolifica di gialli e noir. La collega della domenica è il suo ultimo romanzo. Al momento sta lavorando a una nuova fatica letteraria.

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