Il Teatro del Lido di Ostia ospiterà sabato 8 novembre alle ore 19 la prima assoluta di “Per questo mi chiamo Giovanni”, un’opera teatrale che rappresenta un viaggio emozionante attraverso la storia di Giovanni Falcone. La rappresentazione, diretta da Stefano Messina e interpretata da Stefano e Giacomo Messina, affonda le sue radici nel romanzo di Luigi Garlando, portando in scena un’analisi profonda e accessibile del fenomeno mafioso e del suo impatto sulla vita quotidiana.
L’importanza di raccontare la storia di Giovanni Falcone non risiede solo nel commemorarne la figura, ma anche e soprattutto nel fare luce sul sistema mafioso che egli ha combattuto strenuamente. L’opera esplora questi temi attraverso una prospettiva unica: quella di un dialogo tra un padre e un figlio, che diventa il filo conduttore di un racconto storico e morale.
Un viaggio tra storia e presente: la lotta alla mafia
Il racconto prende vita attraverso una gita speciale per il piccolo Giovanni, che nel giorno del suo decimo compleanno scopre il motivo dietro la scelta del suo nome. Un nome che evoca la memoria e il coraggio di Giovanni Falcone, magistrato vittima della mafia. Attraverso le tappe di questo viaggio, emergono i momenti più significativi della vita di Falcone: dalle sue prime intuizioni sulle dinamiche mafiose, alle vittorie, fino al tragico epilogo della sua esistenza.
Questa narrazione teatrale riesce a rendere tangibile la complessità della mafia, utilizzando un linguaggio semplice che coinvolge il pubblico di tutte le età. L’intento educativo dell’opera è rivolto non solo a ricostruire la figura di Falcone come eroe civico, ma anche a incoraggiare una riflessione su come la mafia si manifesta nella vita quotidiana. La normalizzazione della criminalità e il coraggio di opporsi ad essa diventano temi centrali che non perdono mai di rilevanza.
Il linguaggio teatrale per una nuova consapevolezza
La scelta del teatro come mezzo per raccontare questa storia testimonia la potenza espressiva del palcoscenico nel sensibilizzare e informare il pubblico. L’interpretazione di Stefano e Giacomo Messina infonde al testo un’umanità palpabile, rendendo il dialogo tra padre e figlio non solo un racconto di esperienze passate, ma anche un appello alla responsabilità individuale e collettiva.
Nella messa in scena, i momenti chiave della storia di Falcone vengono vividamente riprodotti, permettendo allo spettatore di immergersi nel clima teso ma speranzoso di quegli anni. Il teatro civico, rappresentando casi concreti e dolorosi come quelli legati alla mafia, diventa così un potente strumento di cambiamento. Attraverso la drammatizzazione e la riflessione, il pubblico è invitato a interrogarsi e a riconoscere le proprie responsabilità nell’opporsi a ogni forma di sopruso e ingiustizia.
Un’impresa culturale sostenuta da grandi progetti
“Per questo mi chiamo Giovanni” fa parte della rassegna “Teatri in Comune” di Roma Capitale, coordinata da Zètema Progetto Cultura, e finanziata dall’Unione Europea tramite il Next Generation EU e il PNRR. Questa iniziativa serve non solo a valorizzare il patrimonio culturale italiano ma anche a rilanciare il settore artistico nel contesto del Giubileo dei Pellegrini, favorendo la partecipazione turistica alla città di Roma.
La prima assoluta di quest’opera rappresenta non solo un evento culturale di grande rilevanza ma anche una testimonianza di come eventi artistici e culturali possano rientrare in progetti di più ampio respiro, come il restauro e la promozione delle bellezze italiane nel contesto internazionale. Infatti, le iniziative del PNRR mirano a coniugare l’arte con le strategie di sviluppo sostenibile e di inclusione sociale, di cui questo spettacolo è un esempio emblematico.
Info utili
Lo spettacolo “Per questo mi chiamo Giovanni” si terrà in prima assoluta il sabato 8 novembre alle ore 19 presso il Teatro del Lido di Ostia. L’opera è ispirata al romanzo di Luigi Garlando. I biglietti possono essere acquistati attraverso i consueti canali di vendita.
(Foto: Stefano Messina e Giacomo Messina – ph. Manuela Giusto)
