- Cosa: Proiezione speciale del film Sirāt di Óliver Laxe, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2025, con incontro del pubblico con il regista e gli interpreti.
- Dove e Quando: Roma, Giovedì 18 Dicembre, al Cinema Troisi (ore 18.30) e al Cinema Quattro Fontane (ore 21.00).
- Perché: Un viaggio viscerale e acclamato dalla critica in un rave nel deserto marocchino, candidato spagnolo agli Oscar® 2026.
Il cinema, nella sua forma più audace, non si limita a narrare una storia, ma invita lo spettatore a un vero e proprio rito collettivo, a una danza tra immagine e suono che sfida le percezioni. È questa la promessa di Sirāt, l’ultima fatica cinematografica di Óliver Laxe, regista noto per la sua capacità di tessere trame al confine tra il mistico e il reale. Dopo aver conquistato il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2025, questo film si prepara ad approdare nelle sale italiane, distribuito da MUBI, con un’attesa particolare per le anteprime romane che vedranno il cineasta incontrare il pubblico. L’opera, già selezionata come candidato spagnolo per il Miglior Film Internazionale agli Academy Awards® 2026, si impone come uno degli eventi cinematografici più significativi dell’anno venturo.
Sirāt è più di un semplice film: è una meditazione sulla perdita, la ricerca e la trasformazione umana, ambientata in uno scenario tanto desolante quanto spirituale. La trama prende avvio da una disperata ricerca di una figlia scomparsa che conduce un padre e suo figlio da un rave nel cuore del deserto marocchino a un’odissea inimmaginabile, in cui i confini tra la civiltà e l’istinto primordiale si fanno labili. La critica internazionale ha già celebrato la pellicola, definendola un “road movie affascinante e ipnotico fino all’ultimo istante”, un richiamo che promette di lasciare il segno. L’appuntamento romano del 18 dicembre rappresenta una doppia occasione imperdibile per immergersi in questo viaggio viscerale e confrontarsi direttamente con l’autore e parte del cast, tra cui il celebre Sergi López e Stefania Gadda.
La Forza del Cast e la Visione Autoriale
La potenza emotiva di Sirāt è amplificata da un cast internazionale guidato da volti noti e nuove scoperte, capaci di incarnare la complessità dei personaggi in un contesto estremo. Sergi López, attore di grande esperienza e carisma, noto per la sua intensità e versatilità, si cala nel ruolo del padre, l’uomo la cui ricerca ossessiva dà il via all’intera vicenda. La sua interpretazione è stata riconosciuta con una nomination a Miglior Attore Europeo, a testimonianza della profondità con cui ha saputo rendere il travaglio interiore e la tenacia del suo personaggio. Al suo fianco, l’italiana Stefania Gadda e altri interpreti come Brúno Nuñez, Joshua Liam Henderson e Tonin Janvier contribuiscono a tessere il mosaico di umanità che popola il deserto.
L’approccio registico di Óliver Laxe è la vera cifra stilistica dell’opera. Laxe, già apprezzato per titoli come O que Arde e Mimosas, ha un talento distintivo nel fondere la narrazione documentaristica con elementi di finzione, creando un’esperienza sensoriale che va oltre la semplice trama. In Sirāt, questa visione si traduce in un linguaggio cinematografico che esalta la vastità e la crudeltà del paesaggio desertico, facendolo diventare un personaggio muto ma fondamentale. Il deserto non è solo uno sfondo, ma un catalizzatore che spinge i protagonisti ai limiti della loro resistenza fisica e psicologica, trasformando una semplice ricerca in un’indagine sull’essenza stessa dell’essere umano e sul suo rapporto con l’ignoto.
Riconoscimenti e l’Impatto Culturale
Il prestigioso Premio della Giuria ottenuto al Festival di Cannes 2025 non è solo un sigillo di qualità, ma conferma Sirāt come un’opera di rilevanza globale, capace di dialogare con un pubblico vasto e critico. La selezione del film come candidato spagnolo agli Oscar® 2026 per la categoria Miglior Film Internazionale pone ulteriormente l’accento sulla sua statura artistica e sull’ambizione del progetto. Questi riconoscimenti internazionali sono fondamentali per garantire al cinema d’autore la visibilità che merita, permettendo a registi con visioni uniche, come Laxe, di raggiungere sale in tutto il mondo.
Inoltre, il film ha ricevuto quattro candidature agli European Film Awards, tra cui Miglior Film Europeo, Miglior Regista Europeo e Miglior Sceneggiatore Europeo, per Laxe e Santiago Fillol. Queste nomination sottolineano come Sirāt sia un’opera che tocca corde universali, interrogandosi su temi come l’identità, la fede e il destino in un contesto contemporaneo ma ancestrale, quello del viaggio come metafora di vita. La sua presenza in concorsi così autorevoli ne fa un punto di riferimento per il dibattito culturale, stimolando riflessioni sulla direzione che sta prendendo il cinema d’autore contemporaneo. Il coinvolgimento nella produzione di figure di spicco come Pedro Almodóvar e Agustín Almodóvar per El Deseo, aggiunge un ulteriore strato di prestigio all’intera operazione, sottolineando la fiducia riposta in questa pellicola audace e sperimentale.
Il Viaggio Come Metafora e Sfida
Il concetto di “road movie” in Sirāt viene elevato a un livello quasi spirituale, trasformando il percorso fisico in un’introspezione profonda. Il viaggio dei protagonisti, inseguendo la figlia in un ambiente ostile come il deserto, diventa una metafora della ricerca di sé e della verità, un tema ricorrente nel cinema di Laxe. L’elemento del rave, una festa tribale e anonima nel cuore del nulla, funge da crocevia inaspettato, un luogo dove le convenzioni sociali si dissolvono e i personaggi devono confrontarsi con la propria vulnerabilità e i propri demoni interiori.
L’uso sapiente della fotografia e della colonna sonora, elementi cruciali in un film che fa della dimensione sensoriale uno dei suoi pilastri, contribuisce a creare quell’atmosfera ipnotica citata dalla critica. Laxe sfrutta il deserto non solo per la sua bellezza aspra, ma come uno specchio che riflette l’isolamento e la confusione dei protagonisti. La capacità del regista di mescolare l’ansia della ricerca con la catarsi liberatoria dell’esperienza nel deserto fa di Sirāt un’opera complessa e stratificata, un’esperienza cinematografica che chiede allo spettatore di abbandonare le certezze per abbracciare l’inaspettato e l’inimmaginabile.
Info utili
- Film: Sirāt di Óliver Laxe.
- Evento a Roma: Incontro con il regista Óliver Laxe e gli interpreti Sergi López e Stefania Gadda al termine delle proiezioni.
- Date e Orari a Roma: Giovedì 18 Dicembre 2025.
- Ore 18.30: Cinema Troisi, Via Girolamo Induno, 1.
- Ore 21.00: Cinema Quattro Fontane, Via delle Quattro Fontane, 23.
- Uscita Nazionale: Nelle sale italiane dall’8 gennaio 2026.
- Distribuzione: MUBI.
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