La capitale si prepara ad accogliere “La rivolta di San Mauro Forte” presso il Teatro di Villa Lazzaroni, un’opera di e con Ulderico Pesce. Un evento culturale che torna a Roma dopo il successo degli scorsi anni teatrali, in programma per il 15 e 16 novembre 2025. La storia riportata in scena ricorda un episodio significativo della resistenza antifascista italiana del 1940, mettendo in luce le azioni coraggiose di figure come Maria Derin e i suoi figli, Etta e Checco, oltre ai contadini di San Mauro Forte. Questo spettacolo non è solo un viaggio nel passato, ma anche un’occasione per riflettere su temi attuali come la resistenza e la giustizia.
Un’epopea di ribellione contro il fascismo
“La rivolta di San Mauro Forte” racconta un episodio cruciale nella storia della resistenza italiana. Nel marzo del 1940, San Mauro Forte fu il teatro della prima rivolta popolare contro il regime fascista, scatenata da conti agrari errati che colpivano i contadini del luogo. Secondo quanto ricostruito, le bollette agrarie, che confondevano le are agricole con gli ettari, rappresentavano una minaccia concreta per la già precaria economia agricola del paese, costringendo i cittadini a reagire in massa. La figura di Maria Derin emerge come simbolo di resistenza, antisecessionista confinata a San Mauro Forte dalla sua Trieste natale. Insieme ai suoi figli fu tra i protagonisti di questa ribellione che sfidò il potere totalitario.
L’episodio culmine della rivolta vide i contadini radunarsi davanti al Comune, bruciare gli errati avvisi di pagamento e manifestare contro il Podestà. La risposta del regime fu brutale: i gendarmi fascisti arrestarono tredici manifestanti, scatenando ulteriori reazioni tra il popolo che cercò di liberare i propri compagni detenuti. La repressione fu feroce, con spari che provocarono morti e feriti tra i manifestanti.
Le protagoniste della storia
Maria Derin emerge come una figura centrale in “La rivolta di San Mauro Forte”. La sua storia di donna antifascista trapiantata a forza in un contesto rurale del sud Italia, esemplifica il coraggio e la determinazione che alimentarono la resistenza contro il fascismo. Lei e i suoi figli, Etta e Checco, divennero punti di riferimento per la comunità di San Mauro Forte durante quei giorni agitati di marzo 1940. La loro leadership si manifestò non solo nelle azioni di protesta simbolica, come l’incendio delle cartelle agrarie, ma anche nel coraggio di fronteggiare un apparato repressivo ben più organizzato e armato.
Non meno significativa è la figura di Antonia Miccio, una delle manifestanti arrestate, incinta al momento della rivolta. La sua detenzione, il parto in condizioni difficili e l’allevamento del figlio Pasquale durante un periodo di carcerazione, rappresentano una narrazione potente sulle ingiustizie sofferte dalle donne in un contesto sociale e politico oppressivo. La storia di Antonia diventa un simbolo di resilienza e speranza, un’eredità vivente di quella resistenza che si perpetua fino ai giorni nostri.
L’importanza dell’opera teatrale
Ulderico Pesce, portando sul palco “La rivolta di San Mauro Forte”, mira a rinvigorire la memoria storica di eventi troppo spesso dimenticati o sottovalutati. L’opera non è semplicemente un racconto del passato, ma un invito a riflettere sulle dinamiche sociali e politiche contemporanee. Attraverso la rappresentazione teatrale, Pesce offre al suo pubblico un’occasione unica per confrontarsi con temi di giustizia sociale, coraggio civile e la lotta per la libertà.
Lo spettacolo esercita la sua forza nel raccontare una storia che potrebbe facilmente perdersi nel tempo. Pesce, con la sua narrazione coinvolgente e appassionata, non solo educa, ma ispira. L’interesse non risiede solo nel recupero di una pagina di storia, ma nella capacità di quella storia di risuonare con le battaglie moderne per i diritti e le libertà individuali. In questo modo, il teatro diventa un luogo non solo di intrattenimento, ma di riflessione critica sulla nostra società.
Info utili
L’appuntamento con “La rivolta di San Mauro Forte” di Ulderico Pesce è al Teatro di Villa Lazzaroni, situato in via Appia Nuova, 522 – Via Tommaso Fortifiocca, 71 a Roma, per le giornate del 15 e 16 novembre 2025. Gli spettacoli si terranno sabato alle ore 21:00 e domenica alle ore 17:30. Il teatro offre anche la comodità di un parcheggio gratuito per i suoi visitatori. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 392 4406597.
(Immagine utilizzata a solo scopo informativo; tutti i diritti d’autore e di proprietà restano esclusivamente ai legittimi proprietari)
